Mi manca salire sulle ginocchia.
indossare
la tua giacca,
l'odore
di quelle odiate sigarette.
Prenderti per mano,
essere abbracciata.
Una carezza sul viso,
esser rincorsa per gioco,
rimproverata per tutti gli errori.
Non ricordo in dei momenti
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Trascinato odore
che trasuda quel volto
giallo paglierino.
Parlato,
e non conosciuto,
gira come corvo.
Aspetta sicuro,
che sia già suo.
Lascia la scia,
non si accorge che si sente.
Suonano campane rumorose
che lo risvegliano.
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Saltando
con l'odio e l'inganno,
in un ballo senza fine.
Il sorriso numero 6
fa figura,
ma diventa smorfia verso sera.
Con la rabbia sotto braccio
arrivo dove non c'è verde.
Sgusciando come anguilla,
non fuggo.
Scrivo con le lacrime
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Occhi belli
respiro nell'aria verso sera,
mettendo le ali al pensiero.
Piccolo amore,
prendi una carezza,
che sia la culla dei tuoi sogni.
Che la mia dolcezza sia la tua ninna nanna.
Non passi giorno
che non ti dica amore.
Ci ritroveremo ogni
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Poggiate le mani
su quella valigia di cartone colorato,
grinzosa al tatto.
Riempita
di lacrime versate per amore,
sorrisi e occhi lucenti,
frasi scritte,
parole non dette.
Baci saporosi,
abbracci mai dimenticati.
Sguardi sognanti,
mani
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Ginocchia sbucciate,
non piangono dolore,
proseguono sul selciato,
che sia notte oppure no.
Scrivendo ciò che è stato,
nel silenzio intimo
che circonda l'animo.
Marmoreo,
delicato,
il tuo cucito giornaliero,
ricamato con fil di
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Come richiamo sopito,
ne sento il profumo fruttato.
Soave sinfonia
risuona e cura,
il volto serio.
Nascosto,
sotto la coperta di foglie
rimane spasimante.
Non un cenno,
eppur si sente focoso.
Rimasto assente
ma intimo.
Aspetto
ciò
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Sospinta
in quel ricordo ancora fresco.
Percepito
quel dolore mai dimenticato,
trasformato
sopito,
riappare
lacerante.
Bolla di sapone,
spesso dissolta.
Torni ragazza,
insicura,
piena di paure.
Disegnano sul volto
una novella di bimba
mai
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Immagine nello specchio
senza quasi più un'ombra,
non riflette nessuna luce.
Sbiadita
inerme,
quasi invisibile,
osservi mai contenta.
Nelle orecchie
ancora gli echi degli scherzi,
e gli sghignazzi degli "amici".
Come piuma
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Danzando
sinuosi nel buio,
seguendo
il ritmo dei gemiti.
Corpi roventi
strusciano con la seta.
Inspirando
profumi segreti
delle voglie.
Esplorando ogni anfratto,
sfiorando,
ondeggiando
inarco i sensi
arrivando al picco,
assaporando
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Sarà desiderio
immaginarne il profumo,
veder passare
con andar lento,
mentre ascolti il frusciare della gonna
sulle lunghe gambe.
Sarà nostalgia
nuotare in quegli occhi
di mare impetuoso,
andandoci a fondo.
Ascoltarne i
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Pulsa,
incontrollato
non vede
ciò che vedono gli occhi,
sente.
No!
Pulsa,
con forza
comprime il petto,
chiude lo stomaco.
Fa sì che il volto arrossisca
al tuo dire,
il corpo tremi al tuo volere.
Pulsa,
senza
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Vestita a festa
come ogni sera.
Accompagnata
dalla tua fidata amica
che ti illumina la via.
Con il tuo mantello pieno di stelle
avvolgi chiunque incontri.
Racconti sogni,
nascondi i segreti,
affascinante
trascorri il tempo,
carezzando
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Musica intensa
negli occhi,
gesti garbati
racchiudono ciò che sei
senza nascondere niente.
Percorri la tua strada
senza mai gridare,
racchiudi nel cuore
uno scrigno pieno di amore.
Non è difficile leggerti dentro,
ed è per
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Vestita,
di carta velina,
linee sottili
tra le trasparenze delle pieghe.
Coperto il volto,
imbastite sull'orlo
scritte nere e rigide.
Scalza,
sulla pelle candida
non c'è un segno.
Coperta di cera liquida
non si può
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Quel segreto
che nessuno svela,
non una ricetta,
non una mappa.
Tanto tempo sprecato
a cercare ciò che era lì davanti
ma che non si vedeva.
Arresa,
nel luogo più buio
ti ho vista.
Tranquilla sorridevi,
porgendomi le
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Indirizzo personale di Manola Gini: manolagini.scrivere.info
Dedicato
ogni angolo,
ogni lembo di pelle.
Sempre cercato,
a gran voce chiamato.
Vestito di rosso,
lasciato poi lì
non viene dimenticato.
Lacerato,
impolverato di tristezza
lacrima amaro,
In bianco e nero guardato.
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Perché l'amore
non sia una foto sbiadita
con la cornice di nostalgia,
perché non sia solo
labbra serrate
sorrisi a denti stretti,
perché non sia dolore
non sentito.
Perché l'amore
non sia rinchiuso,
stretto in
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Ti alzi,
svolgendo il tuo lavoro
a testa bassa.
Spesso invisibile
agli occhi degli altri,
non è importante.
Porti avanti ciò
che devi,
consapevole
di ciò che sei.
Ben felice
arrivi a fine giornata,
fiera,
di quel che la
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Amica mia,
mi rivolgo spesso a te,
aspettando,
che scrivi al posto mio.
Urlando spesso
la tua forza,
la luce della tua essenza.
Mi ritrovo
a chiamarti,
ad amarti,
a lasciarti libera
di mettere in versi
ciò che sei,
perché a
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Distanti,
diverse,
da piccole indivisibili.
Il dolore,
invece di unire,
ci ha divise completamente,
solo ora più vicine.
Non mi conosci affatto,
però sei convinta del contrario.
Non hai tempo per leggere.
Ogni tanto
si gira una
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Germoglia il pensiero,
su quelle mani scarne.
Tolto il fango,
dal cuore infranto,
rifugiando lo sguardo
sconosciuto
l'odore amato.
Cercando,
in ogni angolo,
nutro,
non sperando
accosto,
ciò che vedo,
ma non sento,
non
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Caduto rinnegando,
l'ultimo petalo.
Lo stelo piccolo e scarno,
non c'è foglia.
Asciutti gli occhi,
ferme le palpebre
fissano
ma non cercano.
Rimasta
senza corolla,
vedo in bianco e nero.
Radicata aspetto,
arriverà la
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Ti allontano,
osservandoti,
odorandoti,
ti allontano,
adorando il colore
scuro.
Poso di nuovo lo sguardo,
sento che mi chiami,
ti allontano.
Continuo ad ignorare
la voglia di te.
Mi soffermo,
ti accarezzo,
finché le mie labbra
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Delle lacrime
ne farò ricami di argento.
Curerò
le ferite profonde,
trasformando
sospiri
in sorrisi.
Racconterò
una favola
per coprire i lamenti,
ascolterò i tuoi silenzi,
condividendo
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Attraversata,
dal ricordo di quel vento caldo
trascorro,
contando i granelli passati
che scivolano lenti.
Graffiate le mani,
scrivono porpora le emozioni.
Taciute le parole,
faccio scudo con le mie braccia.
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Ogni tassello
unito con un'insieme
di valori.
Indissolubile,
una forza che rimane,
anche senza la presenza,
ci tiene unite,
per mano ci accompagna.
Si accende nel mio essere,
niente può sconfiggere
ciò che siamo
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Fatto il giro,
poi di nuovo,
dando le spalle.
Non regalando lo sguardo.
Steso il telo,
si è fatto buio.
Non cantano le stelle
in questa notte,
Non scalda il sole
su quel prato.
Persa,
nel bicchiere mezzo pieno,
affoga
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Si insinua,
bastardo nella mente.
Vaga strisciando,
mordendo l'anima.
Nè forma,
né colore.
Un fiume di parole,
non dette,
non sentite.
Stretto,
soffoca il pensiero,
costruendo mura di cemento.
Senza ascoltare,
senza guardare
al
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Silenzio
è notte.
Tutto tace,
tutti dormono.
La terra no,
ad un tratto ha urlato,
un grido forte,
straziante,
aggressivo,
feroce.
Cosa è stato?
Ti sei svegliato?
Non c'è tempo,
non ti sei accorto,
Qualcuno ha
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