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Avevo fatto una promessa:
è tra le tante cose oscure
che ho dimenticato,
non per malizia
né per la mancata volontà
di farti felice
ma solo perché
non ero abbastanza forte.
Avevo detto troppe parole
però ascoltavo le tue
e fra le tante
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Odora la vedemmia
sui colli e in valle
carichi di grappoli
passano i carri
non venti volano
ma profumi di vini
la lingua già gusta
l’atteso novello
la festa è pronta
fuori le tavole
in alto i cuori
sotto la fronte
luminosi gli occhi
sui visi
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cantano le rondini in fondo al cielo e lo fanno in sincerità
prendimi e non concedermi alcuna replica alle tue fatalità
mi hai lasciato da solo davanti al cielo stasera io viso pieno di schiaffi occhi pieni di te
mi viene da piangere quando sbocciano i
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| Segno il mio tempo
come tutti,
traversando gli altri,
venendone segnato.
Parole lascio
che dopo,
forse,
flebili,
a tratti affioreranno
per
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| Nell’imponente nostalgia
ti ritrovo...
è preponderante presenza
la tua assenza
è un fotogramma imperfetto
che scorre al mio cospetto.
Grande maestro!
ad ogni millimetro del tempo
hai strappato solo il bello ogni momento.
Come fucina in
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| Aspettando l’età adulta
il tempo sembra un nemico insormontabile
proprio come se volesse tirare a sé le redini
geloso e non poco s’intromette tra due fuochi
verrà pure quel fatidico momento
quando prendendo in mano la situazione
saluteremo con la
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Gli occhi verdi
e il sorriso triste
di chi sa
che presto andrà
verso il tramonto
e non sarà il giorno
che potrà portare
nuove lune al cuore.
La pelle pallida
e le ciglia sconfitte
da molte lacrime
cadute al vento
di qualche
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| È sera, basso in cielo
resta sospeso un ultimo rossore
mentre su tutto si distende il velo
d’un vapor lieve, un flebile umidore.
La notte s’avvicina
sugli ignoti sentieri dell’azzurro
col suo manto di stelle e la regina
che accende i sogni dentro
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| Con l’anima trasportata da leggera brezza
Esprimo me stessa per cercare l’ebbrezza
Riscatto nuove emozioni tra stati d’animo transitori
Coltivo assopiti germogli tra squarci di luce che donano emozioni
Aspiro armonia nei giorni parchi d’allegria
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| Trangugiando quanto ogni giorno mettiamo sotto i denti
non sempre di nostro gradimento
volendo in qualche modo essere d’aiuto
verso chi con fare deciso assiste al nostro iter quotidiano
sopravvalutiamo quanto noi stessi possiamo fare
rischiando
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Ancora per poco
il profumo, la nebbia
e le ombre che passano
senza lasciare traccia
di quel che eravamo
e delle parole
appese ai muri
delle stanze in silenzio.
Ancora pochi respiri
dove amavamo
stare senza parlare
per le ore che
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‘A vita ‘a può ‘mpara’ na vota sola
pe’ tutt’ ‘a vita n’attimo o cient’anne
e ogne juorno essa te fa scola
e t’apprepara ‘e passe e pure ‘e panne...
Cammina ‘nnante areto ê vote ‘nzino
facenno ‘ncoppa â terra ‘o pellegrino
ma nun t’aspetta manco
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Dipingo la giornata di poesia
con tocchi pregni di magia,
espongo canticchiando lo stupore
dei momenti trascorsi in compagnia.
Il colore del sole fa sbocciare le viole,
il vento scompiglia le fronde degli ulivi,
danzano i rami delle querce
tra il
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Ridipingo il crepuscolo
respingendo il dolore
è nuovo fulgore
di boccioli in fiore
lontani pensieri
sul giaciglio del pianto
ora indifferenti
intonano un canto
la cortina di gelo
è un sottile velo
ricamato ora
da vivace flora
un limpido
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Basta un niente per entrare in subbuglio
in particolare quando occhi sembrano voler divorare
motivi inconcepibili aspirano ad estraniarsi da chi
con violenza fa di tutto per essere d’intralcio
a situazioni che senza ritegno si accaniscono
onde
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L’aria è più fresca stamane
e il vento scuote le foglie
che lente cadono a terra
per nuova linfa vitale.
Una rondine è partita
ed un’altra è quasi pronta
per andare in altri lidi
con più sole e più calore.
Anche tu dovrai andare
e i
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È per questo
che vuoi morire?
Dopo tutte le ansie
i dolori taciuti
e le risposte
mai date alla nebbia
che l’alba ignorava
come fosse tramonto.
È per questo
che vuoi svanire?
Per un amore
gettato via
da chi non sa amare
nulla se non
le
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Mi parla oggi, il vento,
mi accarezza,
mi spettina i capelli
li colma di baci.
Come farfalla al primo volo
danzo colori tra i colori della primavera.
Spensierata, nel mio abito di sgargianti colori
traccio nell’aria il mio tango d’amore.
Nel
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Ecco, ho di nuovo
alzato la voce,
adesso siamo qui
uno accanto all’altro
in silenzio,
io guido e guardo avanti
tu con l’animo affranto
fai finta di controllare
il cellulare,
mentre fuori, piove.
Sbatte la pioggia
sul parabrezza, che
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| Oh, Dio Quattrino amico mio sincero
te trovo ovunque, sei proprio un mistero,
te cerco ar giorno e pure a la sera
sei la speranza, la gioia vera.
Co’ te se compra tutto, pure l’amore
ma senza te, la vita è ‘n dolore,
sei ‘na moneta, ‘na
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| Arriva come un tuono,
accosta mare e tempesta
di un giorno finire, è un frastuono
di voci e di pensieri nella testa
si accosta all’onda che allontana
respiri d’aria e fresco ondeggiare
come un autunno giunge piano
e una foglia ferma ad
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| Guizza lì lieto con sinuoso volteggio
tra l’erbe verdi del Naviglio di Pavia
e dall’onda dolcemente mosse un argenteo
pesciolino una arborellina un amo scende
e con la sua esca traditrice la prende la cattura,
nell’aria un gorgheggio melodioso è
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| Cinto da monti
alti e maestosi
al Pian del Sole
gitani numerosi.
Attratti sono
dalle cime elevate
belle, incantevoli,
spesso innevate.
Il sole li accarezza
coi raggi che scaldano
l’anima e il cuore
di chi conosce
la gioia e l’amore.
Di
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Un soffio ed un sospir di vento e fugge l’estate,
strade desolate, impervie a profumar di terra tiepida,
rugiada a rinfrescar strade ed alberi, erba dai colori nuovi.
Settembre matura uva, fichi e noci a cader su terra brulla,
t’aspettai e rubai i
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Permesso posso entrare
così un gattino si affacciò alla porta
curiosando qua e là
piccoletti alzando le braccia dalla gioia
s’inchinarono all’ospite inaspettato
non avevano paura circondandolo
come se volessero invitarlo
al loro gioco
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Ombre nude e spoglie, nel giorno di pioggia,
si seguon mentre fanno l’amor
dopo il viaggio d’andata senza ritorno
d’un eccelso Cupido senza fondo.
Ogni colpo è un fulmine, rubato alla tempesta,
che al contatto di labbra su labbra
assapora quel
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Se ti sentirai sola
dovrai ripensare
alle sere silenziose
in cui ci amavamo
e alle carezze timide
che non finivano
mai nel tramonto
e con la pioggia.
Se ti sentirai persa
dovrai trovarmi
sempre con te
perché il mio cuore
non ti
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Un cor gentil m’apparve ieri
che al parlar suo tutto tacea
e’l suo bel sorriso le nubi distoglieva,
n’eran i pensieri più seri
Allorché la si vede,
da raggio si vien colpiti
che non più in lume ci si ravvede,
ché tutti ragionamenti paion spariti
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Sogno non è un sogno
se non lo si può urlare, gridare,
all’oceano in parallelo con i monti
nelle pieghe lievi del palco della verità.
L’inno del silenzio, in ogni goccia del cuor dell’incanto,
è vinto da un vicino assillo di profondi tal sospiri
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Nell’impronta dell’alba
Assetate candide corolle
Vagheggiano
In attesa di perle di rugiada
Gioioso è navigare
A pelo
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C’è un pianto in primo piano
con lacrime a sfacelo
a strangosciare il cielo
così convulsamente in copertina
che il sole non ha pace la mattina
e in questa celestiale azzurrità
la vita non alberga giù in città
e tra la gente sorda
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| Chiedi alla siepe,
se superato il confine potremmo
ancora sentire il profumo
pungente del mirto
indugiare,
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| Quando il bisogno di rilassarsi bussa alla porta
bisogna prenderne atto ed inchinarsi al suo volere
inutile pigiare l’acceleratore niente di buono uscirà
dire che tutto va al contrario non è una barzelletta
bensì verità che fa male in
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Se troverai il mio cuore
gettalo alla luna
e parlagli d’amore
digli le parole
più dolci del buio
cosicché possa amare
l’ombra come la luce
la bellezza e l’imperfezione.
Se troverai i miei occhi
chiudili per sempre
perché è ora di andare
e
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Di Moncalieri ho veduto le colline
e’l bel castel che sovrasta,
e ho pensato a te,
mia dolce amica
Tu, al bel sguardo affine
che mai si guasta,
che s’avvezza di te,
che a te ammicca
O lieto pensiero sì sovviene,
al tuo gaio sorriso,
che
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Lascio il buon vino
a bollir nel tino
sorseggio la rugiada
di buon mattino
solo mi sento
nella valle dei miti
miti lavoratori
delle dure terre
figli di una luna
che li chiamava
alle semine
e ai raccolti.
Terra, madre mia
la tua mano
ancora
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Serbo per te in petto
un amore speciale
che mi rinfranca
è un balsamo per il mio male
bramo la tua allegria
nei giorni grigi di malinconia
la tua travolgente ironia
è una impagabile compagnia
sei il mio adorato mago
che tutto risana...
anche
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Quando il mal sovviene
e l’oscuro perviene,
buio l’animo diviene,
ché tempo tristo avviene
Allor de l’amici v’è il conforto,
ché la via non piglia storto
e’l buon Dio s’è accorto
di sto mal ben ritorto
E par d’essere smorto
e quasi lo spirito
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Come orchidea farfalla
di brillantezza nivea
sei sfuggente, impalpabile
cerbiatto diffidente
porgi la tua foggia
ai miei occhi in meraviglia
ridesti i i miei pensieri
tra le cromie dell’alba.
Sei limpida fonte
lenisci la mia arsura
scandisci
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Grigia cenere è quel che rimane
d’una Luna arresa e disillusa
che cerca l’amore del mare
sul suo trono immortale?
Oppur resta un falò con vista d’accese stelle
che contempla giorni,
d’ambasceria e messaggeria,
affianco a un sottofondo accentuale
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Vuota è la spiaggia
nessuna anima suda
nemmeno il vento
s’alza sabbioso
il cuore ghiacciato
annusa l’aria
dal mezzo bicchiere
nessuno beve,
la vita è un cocktail
che perde piacere
dell’ignoto...
Vuoto è l’orizzonte
in nuvole
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Oggi vecchio cespuglio di giallo- verdi prugne asprigne
più non ti mostri come un tempo festante fiero
nel parco di binasco,
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Aprire anta per realizzare un desiderio
certa di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo
implica saper attendere il momento esatto
per trovare ristoro traguardo movimentato
a causa d’impazienza sempre all’erta
classificando ogni istante parere
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Già sapevo
di poter tornare
e prometto di vincere
le ombre dell’insonnia
con un solo respiro
che come vento
spazzi via
le tracce nere di morte.
Già ora temo
il tempo dell’oblio
e se qualcuno
sa come udire
un silenzio profondo
allora
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Porto tra le mani
un po’ d’azzurro e di mare,
raccolgo un po’ di sabbia e di sale.
Cerco tra gocce d’acqua e scintille colorate
i frammenti di un amore
che accarezzava il cuore.
Una pioggia di stelle cadenti
come farfalle sparpagliate
nei
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sento le sembianze sfatte di un volto di lacrime
inverno insopportabile impaginato di un silenzio smargiasso di parole
ho lasciato il cielo in disordine tra cirri di nuvole ed un tramonto illibato di angeli
voglio resistere come un giglio bianco
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Era lei il pezzo forte di una volta
oggi ormai lontana riesce a far tremare il pensiero
quando difese ebbero la meglio
su chi nipotina aveva nel cuore
un grazie nel ricordo capace soltanto ora
di comprendere un amore implacabile
seppure sangue non
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Non ti conobbi
è vero, in vita non ti conobbi
ma ogni cosa so di te,
ti ho conosciuta, vissuta
tramite le parole di babbo
che ogni tanto mi parla di te,
dapprima saltuariamente
forse per pudore
poi man mano che crescevo
con descrizioni più
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La notte è uscita dalla porta
sta nel silenzio la luce fioca
e la claustrale in preghiera assorta
misericordia ancora invoca
Fuori c’è il gallo chicchi... ri... chi
dall’occhio vispo sbatte le ali
apre il becco non ha eguali
riprende fiato per
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| Ci siamo stretti le gambe per ore ed ore
ma ora pare mancare l’appoggio caldo
ora che mille medaglie vinte alla fiera della gioventù
al confine d’una povera vanità
brillano di rosso sul petto.
Noi ormai silenziosi nemmeno ci guardiamo.
La mia
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| Mi lascio fiorire
un bocciolo appena nato,
che non conosco.
Lo spirito mio lo vuove,
le farà da mamma
e un grazie dal vento
forse mi arriverà.
Nel tormento
delle mie notti:
adorerò la sua bellezza
e gusterò il suo profumo,
in un sonno di
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| Smarrito nella vita di altri
all’ombra di intrecci di siepi antiche
perdo me stesso fra spini aspri
non amore per me, ma solo ortiche.
Osservo arcobaleni nella brina
vivo momenti in pause d’esistenza
ed ogni giorno si incammina
il fluire dei
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| Cadendo a terra un bicchier pieno
di vino si frantuma e nel caso sotto
si trovi diciamo di pregio un gran tappeto
il
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| Cercando di tessere emozioni
onde soddisfare quanto nel tempo è risultato vano
un tornado si abbatte come a voler mettere in guardia
da pensieri tutt’altro che d’interesse
vista la loro perplessità quando improvvisamente
si accaniscono seminando
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Prima che la sera
diventi ancora notte
sarà già finita
e il vento
che abbiamo respirato
sarà il veleno
che ci porterà via.
Non avremo tombe
né un sudario
dove pentirci
di tutto il dolore
né amori da rimpiangere.
Solo lacrime divelte
dai
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E quanno ‘o tiempo va cagnanno strata
‘o core nun vulesse abbagaglia’
ma ‘o viento t’ha purtato na ‘mmasciata
‘nzurfanno ca dimane nun staje cca...
E ‘o sole nuovo se fa ‘ncurdatore
‘nzerrato dint’a notte meza scura
e ’nchietta ‘o juorno ca già
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Un tempo i cigli di stradine e di viottoli
di campagna punteggiati erano da due fiori
papaveri e fiordalisi e alla vista a
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Il muschio sulla pietra murgiana
tende al giallo
a tratti al verde scuro
sfuma di grigio secolare.
La lumaca s’incolla con la sua bava
disegna un tutt’uno.
Pietre con piccoli incavi
ove l’acqua piovana si stagna
bevi succhiando pozze
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Quando parole volano alte per fare solo del male
è meglio rintanarsi nel nostro cantuccio
ad attendere il momento di calma piatta
solo allora potremo rivolgerci con fare deciso
per allontanare ogni dubbio su eventi
non sempre consoni al
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È incisa sulle foglie
nell’alito di vento
che scende dalla valle.
È scritta con le rune
di una terra lontana
dove l’ombra impera
e le stelle piangono
intere ere di dolore.
È forgiata sulla luce
e morirà in silenzio
dove nessuno sente
la
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334144 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 90.
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