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 | Che strano sguardo stamattina ha il mare,
sembra gioioso eppure il suo dondolare
tanta nostalgia mi fa provare,
il tremolio delle onde al mio assomiglia
amante dell’estate, meraviglia
arresasi ormai all’illusione,
niente può durare a
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Lei ricorda
solo le ombre
i pomeriggi trascorsi
a pregare nel buio
e qualche carezza
discesa dal cielo
a confondere la pelle
ormai screpolata.
Lei rimane
a guardare per ore
la luce fra le foglie
e non sa
se piangere il tempo
o lo
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Parlami sempre
con i tuoi sorrisi,
donami incantevoli
e bellissime parole,
guardami con sguardi
lavati dalla luce
dei tuoi occhi
fissi su di
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Per i precisi, per i fanatici
della metrica, sono svogliato
e inaffidabile, senza regole.
senza schemi, scrivo di getto.
Le mie parole hanno un senso,
non sono fine a se stesse,
parlano ai cuori, a chi recepisce
un messaggio.
Chi si vanta del
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Il dolce lo combino col salato
il sale te lo metto a fermentare
col pepe che sa bene come fare
essendo in questo caso indemoniato.
La salsa te la verso nel peccato
con l’olio un poco vergine mi pare
con l’aglio triturato sull’altare
del tempo
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Osserva il mondo con parsimonia,
a volte appare sbiadito e sfuggente,
dischiudi le mani per palpare il silenzio
e... rallenta.
Atteggiati a ladro di desideri,
proiezione di gioia e spensieratezza,
incantatore di un destino che abbindola e
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 | Provate a correre
sui sentieri ombrosi
con i colori autunnali
baciati
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| Tesoro, luce dei miei occhi, piccola mia
perdonami, ma non potevo non scrivere...
amore mio, tu che nel tuo respiro m’accogli
meritavi un’ode, e la mia è semplice semplice
scritta da un cuore che non ti merita.
Non sono Poeta, ma ti dedico
ciò
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| Col profumo ancora dell’estate
è arrivato il mese di settembre,
che annuncia a noi il tepido autunno
coi colori suoi di rosso e arancio.
Cadono le foglie ad una ad una
sul terreno arso ancor di sole,
ma la fresca rugiada notturna
nuova linfa
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Tutto è difficile
anche il semplice respiro
nei lunghi giorni
che portano al tramonto
e tutto è inutile
tranne le carezze del vento
che la pelle malata
sente come il fiato del cielo.
Ogni cosa passa
anche le parole d’amore
incise sulle
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Sereni dialoghi notturni
abbiamo io e Te, Creatore
anche del mio pensiero,
così, avvolto nella luce:
Ti parlo, ti chiedo, poi
medito su tutto
quello che ti ho detto.
Sento che non sono solo,
mi circondano i miei avi
che mi hanno voluto qui.
Fra
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 | Eri lì
e vagavi,
come una nuvola,
fra gli altri,
stranita
persa
accigliata e decisa,
il viso alterato,
un subbuglio,
evidente,
la tua anima.
Ed eri,
così,
straordinariamente
affascinante:
mistero ammaliante
da mozzare il
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| A chi nun è toccato de cantalla,
a cantilena, cor pugnetto chiuso.
’Sta filastrocca, possin’ammazzalla,
è una conta pure
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| È tornata quella sera,
in cui crollano le dighe,
han bisogno di sfociare,
lungo le mie nuove rughe.
Chiedo ausilio a quel cantante,
che da sempre mi comprende,
m’anziché ascoltarlo in auto,
ora in tele mi sorprende.
Del mio strano
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| Soffia il vento impetuoso e misterioso nel suo parlare.
Dove ti nascondi respiro di DIO
la mia anima è impantanata
sulla secca del fiume
o alla foce del mio vivere.
Perché maltratti anche la tua luce
e imponi il buio ai miei occhi
cosa Ti
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| Il mio Dio è là
alto nel cielo,
non va, né viene,
Lui è là, sempre.
Quando passa
la sera del pianto,
Lui scende
per essermi vicino,
ed io ascolto
un silenzio che sa
di mille parole, poi
il pianto si confonde
fra la luce dell’alba
e quella
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Girotondi festosi
su un rivolo di ricordi
colorano giorni
abbracciati al cielo.
Il frastuono della terra
canta note stonate.
Il mio pensiero alloggia
in un mare di parole,
la poesia è il mio salvagente
ove salvo i ricordi
nella carezza
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Come posso spiegare
le rovine
e poi nascondermi
come fanno gli insetti
sorpresi alla luce
durante il giorno
finito con un respiro
dimenticato al tramonto.
Come posso restare
e poi andare via
nel muto desiderio
di una carezza
o di un
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 | Quanto manca...
Alla pioggia, l’attesa...
Odore di fiori umidi, di mani
di terra, di madri e alberi
e di figlie luminose.
Un nero olio
che prende vita
lungo il tragitto di strade
dismesse, di breccia e di nostalgie.
Correrebbe anche il più
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Cammino a piedi scalzi lungo la via della vita mia
Il tempo vola via iato silente come zefiro di vento,
sembra ieri una bimba con le trecce brune ora donna
provata dagli eventi che han regalato tristi ed a volte
dolorosi momenti
Il tempo non
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 | Se, d’estate,
il vento che è tra l’erba
è brezza dolce,
a tergere il sudore
al mietitore
o a carezzar gli amanti,
quando viene l’autunno,
e rosso e d’oro
come su un tappeto
giacciono le foglie,
dov’era l’erba,
scomparsa o scolorita,
conosci un
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| È un tocco lieve
la mano sulla spalla
il sorriso sceso sulle labbra
la carezza
Fingo indifferenza
e risuona cassa di risonanza
il petto, asilo di speranza
La giostra in cui ho scardinato la memoria
gira senza sosta
e gira adesso anche la
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Lo dico in rima o lo declamo in prosa
amico mio non è la stessa cosa
ma non c’è spina se non c’è una rosa
e se c’è un letto c’è chi si riposa.
Sono così pertanto da una vita
da appena nato fino al buonuscita
e già da allora gioco la partita
con
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Il silenzio mi gira attorno
spaziando verso l’immenso infinito.
Nella quiete si solleva
la sua carezzevole voce,
rapita ne colgo l’armoniosa essenza
cercando risposte
al rumore di questo mondo.
Vento gelido soffia sul cuore
di chi si sente
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nel mentre
sfioro il cielo con un dito
si apre la terra sotto i piedi
tutto diventa incerto
in quel vorticare impazzito
i contorni si deformano
rendendo la vista
annebbiata
un fischio acuto
penetra nei pensieri
colpendoli forte,
non basta
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Bianca è la linfa vitale
che della vita è parte essenziale,
rosso come il sangue è l’amore
ma ho visto persone senza cuore,
ricche,
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L’ora del vespro
sempre mi è stata cara,
salivo oltre il tetto
della mia, già alta chiesa,
ed io ero là, in’ alto,
nessuna parola capivo,
ma il canto mi dava
ali di angelo, felice
non mi muovevo,
né parlavo, amavo
la fortuna che avevo.
La notte
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È il buio intorno adesso
ho occhi che scavano nel silenzio
la notte mi apre le sue porte
getto emozioni
ed aspetto che la luna mi porti
ricordi e sogni
Il caldo del giorno è sulla mia pelle
mentre guardo l’orologio del tempo
resto inerme
in
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Non ho sogni da vivere ne amori
da svelare, ma vivere in quanto tale
tra le pieghe dell’inverno ci saranno
molti affanni.
Pochi lustri tanti suoni si ricorderà
l’amore e quel tempo tanto atteso
sarà di nuovo sera, nel salone
delle feste faremo il
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Gli alberi amici mi vestono l’anima
dei loro germogli e dei loro profumi.
Raccontano essenze e assenze lontane
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Lungo i sentieri corsi viaggiano i tuoi,
Incisi sulle pietre delle memorie.
Nastri di ricordi cantano le glorie,
Aspettando la quieta dell’orizzonte,
Ritmata da un mosaico di colori materni.
Origami di pensieri, appesi alla mente,
Scovano l’essenza
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Nel nome d’un gioco
sveniamo insieme e puntuali
tra le note dantesche del nostro etere.
Come vibra instabile,
dentro il panorama d’un appuntamento,
quell’amor febbrile e quell’amor da vendere.
Scambiamoci nel cuore adorno,
da una frizzante
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È un pianto antico,
che sgorga dalle vene
dell’umanità.
Una macchia che si insinua
nella storia,
un fiume di
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Scrutare il cielo
Tempesta è finita
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Sotto l’ombra d’un ramo di melo
custodisco con cura il mio sogno
vedo adesso una parte
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M’aspetto scintille di vento
nel silenzio del lago,
nascondo l’attesa
nelle
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Eccoti... le tue labbra danzano
timide e leggere
componendo le melodie più belle
la tua bocca canta il piacere
scivolando piano come lava incandescente
e la tua mano, la tua vellutata mano
plana dove il fuoco divampa.
Ma adesso
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L’ultima volta
era stata in estate
quando il tramonto
sfiorava ancora
le ombre del cielo
con i suoi passi rossi
più scuri del cielo
durante le notti.
La prima volta
non avevo chiesto
il perché del sorriso
e il lungo bacio
aveva sorpreso
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I passi dell’estate
si allungano
e mi regalano
tramonti di speranza.
Sui sentieri del tempo
trovo angeli bianchi,
sembrano fiori,
mi fanno festa
e si fanno
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E vola pe’ stu munno sfaccennato
‘a meglia grazia ‘e Dio senza nu pate...
S’accocchia ‘nchiett‘o viento
sciuglienno dint’a l’aria nu lamiento
ca tocca ‘e corde ‘e chesta sciorta amara
ca sulo ‘nfaccia ‘o cielo s’arrepara.
E scenno dint’o sango na
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Pozzanghere di noia e d’indifferenza
riempiono volti distratti.
Viviamo il tempo della lontananza
nel rimuginare teoremi di distanza.
La falce implacabile del tempo
strappa ai rami le foglie
come il vento,
il calendario che strappa i
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È una scia di profumi la vita
è luce di stelle che illuminano la notte
è il velo steso sul mare della luna
è quel respiro che non riposa
e mi porta da te
in quel crepuscolo lontano della vita.
Siamo ferri forgiati
uncinati dal tempo
su
leggi

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Accartocciate come foglie,
Nubi belanti viaggiano con Zeffiro.
Giostre di sole fioriscono in petto,
E l’orizzonte dipinge volti sparsi.
La speme ferita or volta le spalle,
E l’animo spazia nel cielo sereno.
Barche lontane spiegano le ali,
Ricordi
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Solo per te scrivo righe di poesie,
mentre il silenzio avanza e
l’eco delle parole sono petali
sparsi.
Per te la notte guardo le stelle
guardo quella che brilla di più,
quella che fissavamo e dicevi,
quella è la mia.
Per canto l’amore e le gocce
leggi

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 | Troppo piena, quel giorno la chiesa
seduto da solo non firmavo la resa
le note, l’attesa e la meraviglia
io intanto già cercavo una bottiglia.
Confuso in giro lo sguardo si perde
chissà se l’abito, era bianco o verde
non so se all’altare lei sia mai
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| Perso nel verso che spesso non rima
confuso sprofondo giù più di prima
sono giorni di sogni e fallace realtà
bagliori che anelano alla
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Tra i lucenti lapislazzuli del mare
la sera si veste di sogni argentati.
Nel pulviscolo che mi danza intorno
campi di lucciole d’oro
piccole stelle scese sulla terra.
La solitudine mi tiene per mano,
cerco la pace nella carezza della sera.
Chiudo
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Avrei voluto parlarti di me
di quel giorno che il vento
muoveva le foglie e il tempo
sembrava fermo.
Di quando chiudevi a chiave
il tuo cuore e lo sguardo era
come assente.
Immagino ancora il tuo corpo,
di quel passerotto bagnato
che cerca un
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Rubinetto chiuso in cerca di guarnizioni
che possano dare una svolta
attende con pazienza chi con mani di fata
possa suggellare il problema
che sino ad oggi è stato d’intralcio
provocando un senso d’impotenza
per la quale essere
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Sfumature dai toni pastello,
essenze di antichi sogni
e come strascichi di silenzi forzati,
riaffiorano lenti i ricordi.
Narrano di incontri mancati,
di gioie trascorse e già svanite,
perimetri di vita
relegati a lontane e labili
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Lasciatele fiorire altrove
le orchidee,
che sboccino nelle vostre case,
sui vostri davanzali.
Sarete più bravi voi
a dare loro la luce giusta,
a trovare l’ora perfetta per abbeverarle.
Sono belle le orchidee,
maestose nella loro semplicità,
a me
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Vengo con secchio dondolante
ove si espande la mente
mi specchio nell’acqua tua fonte
nel tuo volto
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Una lacrima
non può essere solo
una goccia
di tristezza sul viso
e verso sera
può cadere sui passi
tracciati dal cielo
come una nota di buio.
Un sorriso
non può disegnare
solo carezze d’amore
ma mentire alle ombre
e celare dolore
fino
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Rigaglie
questo tuo saperti armare
del niente che ti fa un po’ compagnia
per strada tra la gente e sulla via
che s’agita ben pronto a condannare
rigaglie
del tuo essere e il dannare
che mira avanti e indietro nostalgia
di un mondo coltivato in
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Chiude le sue palpebre il sole,
flebile luce senza favella,
polvere di stelle in sciami e stille d’oro,
intanto splende la smorfiosa luna.
All’improvviso danzano fiori di nuvola,
senza assopirsi il vento
squarcia il cielo.
Echi celesti sospesi
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Amore smarrito
ritrovato
perso
e germogli inversi
ad attecchire su verticali di pietra
- che tu mi cerchi
ma sono dietro
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Scrivo per te fa cuntente
scrivo perché accussì nun
te sient sola, scrivo tanto
o’ s’accio ca’ nun so felice.
E attuono attuorno n’addore
’e rose e ancora canta o’
cardillo e cerca ammore.
Le mie paure, le tue
insicurezze fanno a gara
per
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Perché mai dobbiamo sempre
essere pronti e per di più sull’attenti
onde soddisfare richieste
che non dicono proprio niente
educazione inculcata nuoce e non poco
nella vita che percorriamo
qualche volta pensare anche a noi stessi
sarebbe
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Stringi più che puoi
quel desiderio assurdo
che esplode quando penso a noi.
Sfioralo con il respiro di un sussurro
con la lingua di una farfalla
e con il fragore di un tremolio
che diventa passo di danza.
Rapisci quel palpito
senza pensare al
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333153 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 120.
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