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Le 88 poesie pubblicate il giorno 21/04/2015
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| Ma come fate?
felici e sorridenti in mezzo al nulla
beati e contenti tra la folla
illusi nella merda
in forma a tutti i costi
fasulli ottimisti
pronti a prenderla in quel posto
fiduciosi al punto giusto
mi fate ribrezzo
mi viene
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| Scordo il finale
delle frasi fatte al secondo piano.
Si guada più o meno sempre
di notte.
Sarà che l'illuminazione artificiale mi fa dilungare
sul semaforo inutile al di qua
dello stridìo delle quattro meno venti.
E
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La vita va avanti a piccoli passi
così, senza clamore
in punta di piedi verso il poi
Ci sono ancora tante mani che ci stringono in caldi abbracci,
lo so, pian piano si diraderanno
e rimarrà solo chi ben comprende, il nostro passo
La vita
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La favola perduta
narrava di un bosco oscuro
ed i dolori della sera
perdevano i passi dei viandanti
Nessuno poteva oltrepassare
il limite di quella selva
perché fiati di diamante
tagliavano la pelle in cerchio
Perché veleno di
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| Nel verde il desolato sentiero
fra rovi e sottobosco abbandonato,
mentre un bacio delicato e assolato
scalda la bramosia di comitiva
e come per magia muta la scena...
or vengono incontro resti di borgo antico.
Muta lo sguardo le sue ragioni
e
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| L'attesa
dentro queste mani
trame incerte, grevi, scalpitanti
disabitate trasparenze
imprevedibile la sorpresa.
Attesa
che si avveri quel tempo sognato
corde invisibili musicano il tempo
nei passaggi di luce e ombre.
L'attesa,
nel ventre
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| lungo è il passo dall'esasperato all'orrido
affaccendato, incespicato tra automobili
corrotto dall'aria fresca, imbambolato
(indottrinato, pubblicizzato, imbarbarito)
ero lì, abbarbicata alle braccia
come edera, ho tenuto
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É una bella giornata di sole,
calda e dolcissima.
Il mare,
il mare é calmo da sembrare un prato,
esso accoglie i tuoi occhi e li sposta lontano
verso sogni di mare d'amare.
Ma gli occhi ritornano lí,
i tuoi occhi tornano
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Quel bacio mai dato
tra la nebbia del lago, ti ho amato,
amaro il sapore nel cuore
di un amore rimasto per sempre
appeso
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Frugando nelle cantine dell’anima
ho trovato,
sotto un lenzuolo di raso
il cuore, che avevo accantonato
quando dalla mia vita
avevi traslocato.
Era diventato un oggetto inutile,
cui ero legato (e ancor mi duole,
rimasto in un angolo
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Nascosto tra l’ironia delle giornate amare,
nelle fragilità di cristallo di eresie e convinzioni,
ho attraversato lento il confine del mondo
per raccogliere i raggi di una luna in crescendo;
diventerà forse pulviscolo il mio sogno
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Estasiata e rapita
dall'incanto di uno sguardo,
languido ed elegante.
Resto nuda,
velata dal tuo respiro,
che annebbia e sconvolge la mia mente,
fino al vibrare del sentimento.
Socchiudo gli occhi.
Assaporo il tocco delle tue mani sulla mia
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| Negli spazi di sempre ti ritrovo, nei margini
dell’oltre ti vedo vagabondare in sfumature
ansimanti, che agognano sognare.
Non mi volto, non voglio cercare, ci sei
ti sento, perché dubitare, bevo il tuo sapore
come fosse ieri, anni passati
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| E' ancora il momento più bello
la sorpresa che mai nessuno aveva fatto
Sei ancora tra le note della nostra
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Il moto delle tue braccia
m’avvolge
dolcemente m’accarezza
mi proietta
verso l’ignoto
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| Nella sconfinata giovinezza
basta uno sguardo a farti battere il cuore
una carezza a farti sospirare l'amore
Nella sconfinata giovinezza
lieve e prepotente è
il desiderio di emozioni
Il tremolio del cuore
non è ancora
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Marta non fu mai bambina,
lasciata fu in fasce alla ruota, davanti,
Marta col cuore in cantina,
mai fu felice negli anni fuggenti.
Marta che un bacio mai diede,
ne ricevette in cambio l'amore,
Marta che incerto ebbe il piede,
e un giorno
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Versi
vestito dell’iride, farfalle in volo,
che scivolano in emozioni,
in pensieri d’un racconto umano vissuto.
Viaggio colmo d’affetto,
incontro di menti abbracciate dalla cultura,
immerse nel magico canto poetico,
che si spande
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| Candida come la mia mente
su questo bianco foglio
una penna si muove dolcemente
Con precisi movimenti si domanda
e ora cosa scrivo?
Perché scrivo?
Da sola comincia a muoversi
guidata dai pensieri
ed ecco le emozioni
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| Le parole son soldatini,
tutte in fila ed in livrea
alla piuma d'oca danno laurea;
Le parole sono pasticcini,
coi
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Quanta distanza tra le fughe alle pareti
piastrelle invecchiate, perdute e sole, cucite
a ventri affamati
di carne rosa.
Fuggi fuggi
da quest’aria asfissiante
necrosi di cellule
programmate alla morte.
Rose selvatiche, clandestine
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Sembrano godersi i raggi del sole
cullandosi nell’abbraccio delle onde.
Dove se ne vanno senza meta
quei corpi accolti dall’impietoso mare?
Un nero che da l’addio alla vita
non è forse uguale ad un bel corpo abbronzato?
E la smorfia di un
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Dimmi: fiorisce ancora il glicine
presso il muro del casale
e ancora il sole bacia al tramonto il portico
in commiato al
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| Non c’è,
nelle Verità sublimi
niente che mi trasporti
a sentire la malia dell’imperfetto.
Ai bordi della
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Garbo |
21/04/2015 19:34| 932 |
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| Una volta al mio paese, ricordo
il sole dissetare l’aria il giorno
intero e nella foschia, l’universo
scandire il disco a cuocere sincero.
Trebbiati i campi di grano, posavano
sulla miseria dei giorni un velo d’oro
e sorrisi sfidavano l’oltre,
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Sprazzi di luce fioca
sulla pelle baciata
dalla tenera luna addormentata
tra le lenzuola umide
sognanti di amori impossibili
Mi basta sfiorarti appena
sulla pelle argentata di magie infinite
sentirti respirare nell anima inquieta
e il cuore
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Sarà bellissimo,
sarà qualcosa di metafisico
che voi,
borghesi,
amanti del senso e della logica
non saprete spiegare,
ma per
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Noi eravamo l’immortalità
dei nostri sguardi
nelle nostre carezze
sipario alle nostre debolezze
Impossibile
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E alla fine, non c'è mai una fine
si limita lo spazio, dove lontana la tua mano arriva,
e il pensiero, forse, ha ali dolci più dei sogni?
Conta le stelle, le vedi?
Sembrano luci del porto, e odo
uno sciabordio di baci, dal molo
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Migra di notte il cuore
dove dimora l'anima
in cerca di silenzi
che acquietino il respiro.
Di miele e d'oro l'alba
oltre
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88 poesie pubblicate nel giorno 21/04/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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