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Le 61 poesie pubblicate il giorno 16/11/2015
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Piccola vibrazione,
ti sento vicina, ti sento ancora
tra il volo delle api
ed il dormire delle foglie.
Spegni mille lucciole, accendi il nero del sonno
ed io continuerò a sentire
la polvere di farfalla
posarsi sulle sue labbra
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Jim27 |
16/11/2015 18:57 | 3253 |
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Segni sul velo bianco
getti improvvisi di un geyser
esplode, non può farmi male
Il vapore disperde le paure
depura
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Qual dì funesto fu
quando il fato ti convinse
ad incontrar la morte
ed il tuo passo spinse
in quell’ameno luogo
dove vita si esaltava
tra musiche moderne
e i sogni del domani, oh donna
giovane e impegnata
in studi e in altruismo
e in vita, ad
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Nulla da dire
in questi tempi
che graffiano i cuori
e fanno socchiudere
gli occhi
Fa male
ascoltare
brucia ricordare
Solo il silenzio
conserva in sé
la guarigione
senza applaudire alcuno
né vinti
né
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un occhio di riguardo
per quei tralci che non
secchino anzitempo
-noi protendimento
dell’Albero che nei secoli affonda
le sue
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Il respiro,
in un corpo d’argilla
attende la fine.
È fiume il tempo
che scorre
immortale più della luna,
traghetta i
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Rosso,
dolce colore dell'alba quando il sole si alza,
del tramonto quando i raggi di luce cominciano a
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In questa notte d'inverno
sei tu la mia terra.
Nel buio denso e vibrante
gli occhi non servono.
Seguo i tuoi profumi cangianti
lungo piccole vie delle spezie.
Sul tuo collo trionfa la cannella,
le mani racchiudono l'incenso,
il tuo seno diffonde
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Un bacio vale la maledizione di un addio
se all'alba rivedrò il suo volto
e vorrò rivivere mille albe per il sapore delle sue labbra
e in ogni maledizione sognerò di rivederlo
rimanendo ancora appeso alle sue
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Vite spezzate
da un'esplosione surreale
che rimbomberà perenne
nelle membra spente
e in quelle accese dall'acuto
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Dove il miracolo dell’albero
sul nostro vicolo cieco,
reciproco e altero? -
Vale la pena tutto lo spazio
la paura
di
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C’è un che di assurdo
nelle mie parole
austere e scarmigliate;
un volo senza rete
un disperato traguardo
di
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| Chi ricorderà i loro volti
chi saprà chi sono,
chi ha disperso l'anima del mondo?
S'odono spari
grida sofferte,
annaspano corpi
in roride pozze
di sangue corroso dall'odio.
Fanatici cultori della guerra
assediano
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Il buio ha coperto il giorno
Tu
hai rubato la vita
a chi l’Amava
Hai strappato i figli alle madri
le mogli ai mariti
Il Demone tuo amico
brucia il cuor tuo
rendendolo sterile
Ti hanno insegnato ad Odiare
ad Uccidere
in nome di colui che
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| Sullo sfondo del grande intreccio
di questo rincorrersi lesto e peso,
dove ogni sentimento cozza
contro egoismi e scena già vista.
Solo una voce calda e pura
si insinua e rimuove la figura,
oggi solo lo scontro vola
dilaniata da bombe la
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Babbo Natale, poro disgrazziato,
co’ slitta, erfi e renne in avaria,
è atterato mezzo ciancicato
sur lago finto de
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| Ho timore delle mie labbra
da quando ti hanno sfiorato.
Le mie labbra
sulla punta delle tue dita
e i miei seni
nelle tue mani.
Il tuo tempo
sul mio tempo,
come inodore indelebile.
Se con una carezza
mi strappi l’anima.
Se vuoi
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Ecco,
Ti lascio le mie promesse
così quando me ne sarò andato
potrai immaginare le ombre
che mi tradivano nel sonno
Ti rendo gli errori
così vivi, così limpidi
da non aver bisogno di ragioni
per scintillare di una
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Non detti che un sorriso
e poi andai via lontano
non vidi più il suo viso
non strinsi la sua mano.
Aveva gli occhi bassi
capiva il mio disagio
con voce tra i singhiozzi
mi disse adagio adagio:
"Lo so che ti ho deluso
ma colpa non
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Lei da amica parla in faccia,
senza giri di parole,
va sempre dritta al punto,
ed ottiene ciò che vuole.
In fondo a me somiglia,
per quel tipo di carattere,
e quel modo di pensare,
fatto apposta per combattere.
Ringraziarla io
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In alto la Vecchia Sentenza
non ha le fattezze del mostro;
reietta una
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Utopico luogo nel dove che non è.
In finto tempo dell'umana coscienza
distopica paura
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Sovente ...
quando infuria la tempesta
ed il mio cuore è in tumulto
mi ritorni fugace
caro vecchio Grilli
dai fianchi squarciati
e vedo le tue lacrime riverse
sull'erba inaridita
contare le mani che crudeli
scavano la tua carne
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Col pensiero della disegnata e universale struttura
catalogo la vita col soggettivismo del mio incedere,
crescere in ogni ora che vivo di cangiante apparenza
mutata fisionomia nelle intenzioni degli umani gesti.
Guardo i passi fatti, parlo con te
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Pagu |
16/11/2015 18:54 | 1540 |
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Tuono improvviso
trema il viso
si arresta il sorriso,
pianto, lacrime a fiumi
folla scappa
bomba scoppia,
vigliacchi
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| È del suo viso
la ruga silente, ferma nel tempo
a segnare i giorni
voce del vento
in un tremito il sentire.
E come la foglia
lascia al ramo la vita
un pensiero
attonito persevera la mente
si perde al dire dei passi
parole
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Oggi mi ha svegliato il cuore
lacrimava forte senza parole,
per la mancanza nell'anima mia
del viso, della tua
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Sotto vortici di luna
stesi sulla sabbia del deserto,
con gli occhi sbarrati
ed il cure in mano
andiamo a cogliere
il desiderio dell'infinito.
A lui manca solo l'amore,
quello che noi andiamo a vivere,
a generare per mantenere
su di noi lo
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L'ora, dove a caso cade
e poi vacilla,
il dubbio, che nel tramonto
si cela, e si compiace
povere le nostre vesti, le nostre brume
nessuno mai le raccolse
all'imbrunire, e neanche in un ascolto
virgola smarrita è la mia
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61 poesie pubblicate nel giorno 16/11/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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