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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 61 poesie pubblicate il giorno 31/07/2014
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| Una moneta d’oro si abbassa all’orizzonte.
Luccica l’abbagliante luce
prima di immergersi
nel pozzo del fine giorno.
Come l’olio,
frigge l’onda nel pozzo
al tonfo netto della capitolazione.
Spunta nel frattempo
l’altra moneta,
che d’argento e
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Il mio gallo si crede poeta
è diventato una barzelletta,
scrive così come gli viene
sempre le stesse cantilene,
io lo lascio fare, mi fa tenerezza,
altrimenti mi muore di tristezza,
ora non sa più cosa inventare
ma per
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Sta a Popoli una piazza
come stanno le piazze nei paesi,
sta con il giardino di ferro
e il monumento
sopra il marmo.
A volte i piccioni
volano sopra i soldati,
sporcano gli abiti,
le scarpe
dei militi alteri,
con la loro bandiera
e il loro
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Non cogliere quel fiore
che ho bagnato con le lacrime
della mia sofferenza.
Non calpestare quel fiore
che offre i suoi petali
ai raggi del sole
e ospita le ali vibranti
di una farfalla.
Non soffocare
quel sentimento
che è fiorito nel
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Non farò più le rime sul mio diario
per fare di ogni verso un alto volo
che sfrecci lungo il cielo e lasci il suolo
disordinato, e senza calendario.
Volubile e imprendibile nell'ora
dei fumi e dei respiri di stagione
col canto
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E poi tornerai
Ed io ci sarò
Terra ferita
Riarsa assetata
Ad accogliere nel vento
Un nuovo germoglio
La vita in un flebile
Fiato un battito lieve
Crescente
Ci sarò sulla tua bocca
Tra le tue mani nei tuoi occhi
Che fissano
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| Energico
l'immaturo pugno destro
in senso esteso
Sei un sole rovente e un amplesso estroso e caldo
e da giovane
sei una staffilata di velocità in cammino e un cuore danzante in cambio delle ore
mano nella mano
mano indice che accarezza di
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| Sveglio da iniquo torpore
vorrei riflettere gioie
di remoti sentimenti
ora sepolti da indifferenza
come il corso del fiume
coerente e sinuoso
avrei voglia di erigere
nuove cattedrali
di un risveglio caloroso
che d’Amore assapori
il pallido
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| Greve risuona
il tocco di campane
sospinte da una timida brezza
umida di silenziosa pioggia
tonfi di cuore
che
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Socchiudere gli occhi,
lo sguardo celare alla ognun vista,
nel ritroso tempo l’osservare,
menzionare ricordi, rimbocchi.
Lamenti nelle vie dell’anima l’adocchio,
avvolti nei migranti pensieri,
udire del campanile i rintocchi,
e su lancette di
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Non ho più rime da donarti
ho solo insipide parole,
mi affaccio ti guardo
e sento un cuore diverso
Avrei voglia di esserci
tra i numeri diversi,
ho riposto per un attimo
questa voglia di impazzire
E intanto scrivo e m'immergo
tra le
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Non è solo il suono
ne la stanchezza.
Non è solo l'amplesso
che ci condurra verso l'ascesi
dell'Etica salda come il Marmo
ed Unica come quel Fuoco
Rosso Azzurro
che crea l'Amore della Protezione
Le mie lacrime sono
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Travagli di fuoco
sulle chimere trafitte di cemento
a mala pena ritrovi la via
dopo la burrasca niente è al suo posto
nel vagito di un’anima
ti aggrappi ad un’idea
sguardi d’estate
all’ombra di un pensiero
mentre cogli
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Non ho più lacrime
da donarti
non ho più sorrisi
che mi possano far
gioire.
Non ho più palpiti
d'amore che possano
scuotere il cuore mio.
Non ho più un fil
di voce per gridare
al vento il
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Io voglio la fermezza dei coralli
non un suono che disturbi il rosso dentro al mare
il dolce lieve sciabordare, film muto d’ammirare
Senza terra e senza scarpe; nuda come un osso voglio stare!
D’acqua viva salutare le correnti che mi vengono a
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| Ho conosciuto
spazi d'occhi mai guardati e caligine
rinvenuta dai mattini; quando si alza sparuta
dallo specchio d'acqua in mezzo ai prati
Sui passi del mio ieri ormai passato
lascia impronta al tuo silenzio il vento
che s'arrende all'oro
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| dure sono le labbra
stringono
le mani i fianchi
resto avvinghiato
con la dolcezza
dei tuoi baci
alla passione
aggroviglia i sensi
merce di scambio delle
tue voglie
sussurra e tace
passione che annichilisce
e brama
dolcezza dalle tue
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Corri bambina
Corri
Non ti fermare
Salta il fosso della morte
Tappati le orecchie
Non ascoltare il boato delle bombe
Guarda i fiori della tua mente pura
Alza le braccine al cielo
Non raccogliere odio
Spargi i semi dell'amore
Sii leggera come
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A volte è Dio che presta la voce
ai suoi poeti
e gli Angeli sussurrano alla penna
lievi parole dorate.
Ma anche gli Inferi esigono
un ascolto,
gridano alle anime perdute
che tramutano le urla
in canto.
I Demoni sono Angeli che hanno
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| L’appiccicoso Agosto sdrucciola,
scivolando sui bianchi muri
di calce rugosa che sgocciola,
sciolta dal caldo di mille soli.
Immobile lucertola senza coda.
Immobile cactus verde pallido.
L’appiccicoso Agosto annoda
il tempo di frescura
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Non ci sarà salvezza
per quegli "eletti"
che mieton giovani germogli
mentre il mondo sta a guardare.
Piccole vite
falciate come fossero erba malvagia,
gramigna che invade fecondi campi!
Son bimbi innocenti
con negli occhi
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Si fissa in un luogo
a breve distanza,
dal mare che suona
dall’onda che danza.
Sui dossi sabbiosi
la osservo beccare.
In
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Le parole di un amico
assomigliano al silenzio.
Restano assopite
nel cuore delle intenzioni,
danzano mute
tra i
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| Nulla ha insegnato il passato
che ha costruito il futuro
sugli sbagli dei nostri padri
Ancora guerre e massacri
a ripetere gli stessi errori
che ci distrussero a vicenda.
Non più occhi ha il cielo
per scrutare il buio
dell’essere umano
E
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| Un arcolaio di parole abbiamo: e un sudore nel legno:
un fiato meccanico a spostarci indietro, in alto un sogno da combinare
Siamo nel mezzo:
nel fianco dello specchio scoperto
all'incontrario
dentro una quinta astrale
La vita che ricama uccelli
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| Era impeto nel vento
la nostra corsa, senza meta
l'inquietudine dei gesti
come a chi non basta il mondo
il respiro della vita
è solo,
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| Carramamu l'avvuri
alivi sa na'cogghiri!
Vera tinta st'annata,
ma sempri china è
di sudura e di privulazzu.
Picciotti muvemuni!
Ca c'è malu vessu
e i picciuli avvolunu...
...M'impicciriddu eru add'epuca,
iucavu a
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| Domani parto, vado sulla luna ...,
perché mi manca tanto un po’ d’affetto,
qui sulla Terra, non c’è mai
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| Tu parli il silenzio di questi giorni, andati via
quando il sole stanco, ha regalato l'ultimo sorriso
In un viso tirato, occhi emozionati
hanno guardato lucidi, a ieri
L'odore di gelsomino ancora nell'aria
si confonde nel respiro di quei corpi
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| La speranza invecchiò nella disperazione
ed il sorriso se ne fece una ragione
la paura ebbe il suo coraggio
ed il deserto mostrò il suo miraggio
io fui ciò che il tempo seppe insegnarmi
uno specchio dove guardarmi.
La saggezza
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61 poesie pubblicate nel giorno 31/07/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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