Visitatori in 24 ore: 9’001
707 persone sono online
Autori online: 4
Lettori online: 703
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’092Autori attivi: 7’492
Gli ultimi 5 iscritti: elio - Capodiferro Egidio - Mannino Nunziata - caterina canavosio - Pasquale Caputo |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Pasquale Farallo
Le 264 poesie di Pasquale Farallo
|
È tutto finito,
mi dicevo convinto
mentre guardavo lo specchio di cielo
e ciò che vi scorgevo
era un sogno lontano.
Non sono una nuvola
né pioggia né vento,
non so chi sono, né dove sono e dove vado...
Tra l’essere e il non essere
c’è sempre uno
leggi
|
|
|
|
Desiste l’alba
e incerta va la luna
ad assiepar tristezze
Fruscìo di secche foglie
tra le morte spoglie
negli orti desolati
Mute le ombre
s’allungano sui muri
spazzati via da una forza tracotante
Vivida dolcezza lìbrasi
dalle sue piccole
leggi
|
|
|
|
Quanta pacatezza
e quanta timida dolcezza
mista ad intimo pudore
ed ineffabile candore
talvolta si nasconde
nei silenzi d’una donna
Sono leggeri come il vento
e profondi come il mare
quando in seno trattenuti
da impalpabile mistero
e coronati
leggi
|
|
|
|
Aspra e impervia è la tua via
e molto incerto l’avvenire,
quando all’alba con la barca
ti allontani dalla riva
La tua giornata è amara e dura
quando ti ritrovi solo in mezzo al mare,
nella furia tempestosa delle onde
o con il sole a picco che
leggi
|
|
|
|
Umilmente mi aggiro
nei vicoli della mente
di notte, tra rivoli di sapienza
alla luce di una fioca vampa,
novello Diogene,
in cerca dell’Assoluto:
La divina conoscenza
che mi strazia e mi consuma
ma sfuggente non mi arride.
S’intravvede, poi mi
leggi
|
|
|
|
Indugiare triste e solitario
sulla cima d’uno scoglio
per lunghe ore in riva al mare.
Osservare di nascosto
il granchio e la sua danza:
prima minaccioso avanza
poi si gira e precipitoso arretra!
Ascoltare mille volte
lo sciabordìo delle onde
e
leggi
|
|
|
|
Là dove cielo e mare s’incontrano
e per incanto in un afflato
si fondono nell’azzurro sconfinato;
Dove le acque scorron placide e cristalline
rischiarate dal bagliore
delle stelle mattutine
Dove s’odono i richiami
di sirene ammaliatrici
e
leggi
|
|
|
|
Ti vedo triste e avvilito
mio povero vecchio cuore
nel vento smarrito
tu che in passato
hai pianto hai gioito
ma sempre ardesti d’amore
né mai ti fermasti un istante
Dimmi, cos’è che ti manca?
Se guardo indietro lo vedo
tutto quel ch’è
leggi
|
|
|
|
Un animo leggero traspare
mentre imbastisci nuovi sentieri
incastonati indelebilmente nel tuo ieri
Aride e assolate distese
il tuo cuore paziente
dissodò con amorevoli intese
Ma lui non lo comprese
tratteggiò lugubri pensieri
e abbozzò
leggi
|
|
|
|
Brulla e disadorna è la frontiera
una muro grigio senza fine
dove il cuor s’infrange
e le speranze sfumano
tra mille sassi aguzzi
e riarsi sterpi a perdifiato
Il silenzio è cadenzato
trilli di grilli e versi di merli
poi le fiere della
leggi
|
|
|
|
Ho conosciuto il bene e il male
ho patito le pene più atroci
anche a causa di una donna
senza cuore e senz’amore
Ho
leggi
| |
|
|
Lei era sempre pronta
mite e incline ad elargir passione
sulla spiaggia al tramonto
o a danzare intorno a un fuoco
o sopra un palco illuminato
A ridonare amore
alle cose perdute...
Lei era profumo di vïole
e intarsi di giada o incanti di
leggi
|
|
|
|
Per caso o per follia
la mia voce si perde per la via
muovo un passo dopo l’altro
senza sapere dove vado
Le onde avanzano nel mare
perché seguono le correnti
travolgendo ogni cosa
lungo il loro cammino
Ma le nuvole nel cielo
vagano senza
leggi
|
|
|
|
Dissi piano al vento
per non farmi udire dal tuono
porta via il mio cuore
oltre il muro del suono
così che anche lei vedrà
quant’è grande la ferita
e l’amor che vi contiene
Mi rispose il lampo dal cielo
che non si poteva viaggiare
tanto più
leggi
|
|
|
|
In un’altra vita
io l’ho già deciso,
vivrò per te soltanto
felice di servirti...
E scriverò di te
e canterò per te
finché avrò fiato in gola
ed occhi per sondare
L’immensità del cielo
e il fondo degli abissi
che già di rosso è tinto
e
leggi
|
|
|
|
Quando arriverà il tempo
di spegnere quel moccolo,
l’ultima debole vampata
della fiamma della vita
allora anch’io porrò fine
alla mia lunga carriera
di clown della fiera
Dopo,
di me resterà solo la voce
che si alza nella notte
lacerando il
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Pasquale Farallo.
Vorrei sentire il palpito
del tuo cuore impavido
un’armonia di suoni
Di clarinetti e viole
tutti in coro al battito
del mio cuor che li comanda
Vorrei sentir gli acuti
i suoni medi e i gravi,
le melodie dei flauti
Una sinfonia
leggi
|
|
|
|
Non voglio più sentire il suono
del tronfio calabrone in volo
quando entra lieve e incauto
Nella mia stanzetta spoglia
questo cuore pulsa a vuoto
nell’inquietudine dei giorni
Di chi per primo in mare aperto
dà voce al marinaio stanco
che
leggi
|
|
|
|
E dir nol può
chi non la vide
un solo istante
Ma si convinse
che ancor distante
fe’ il suo prodigio
E al cuor contento
diede il suo brillo
amato calice
Ancorché grigio
e pur desiato
suadente giogo
Dove la testa
in un momento
si perde
leggi
|
|
|
|
Nell’oceano del dubbio
nuova linfa scorre
sull’orlo del ludibrio
Nel profondo della mente
s’intravvedono i bagliori
del tramonto capovolto
Ma le profferte reiterate
non brillano di luce
ai bordi del perdono
Sol diradano le arsure
ed
leggi
|
|
|
|
Matera, effluvio divino
città di tufo e di Sassi, parca e millenaria
conglomerato di fitte abitazioni
simile a un’immenso gruviera o un’alveare,
misticanza di antichi pastori
che percorrono da sempre
aggrovigliati tratturi
e polverosi
leggi
|
|
|
|
L’ottava armata è appostata
sulle sponde del fiume Don
ma la catastrofe è imminente
mentre l’inverno è alle porte
e l’Armata Rossa sferra il suo attacco
Infuria la battaglia
ma pochi di quei prodi
torneranno indietro a raccontarla
a causa di
leggi
|
|
|
|
Il povero pastore Seleno
restò sveglio tutta la notte
per amor della sua Argira
ripercorrendo tutto il cammino
ma si alzò presto al mattino
con un palmo nella mano
e una scabrosa impronta
sull’ossuta fronte
che gli fece vedere il verso
così
leggi
|
|
|
|
Sotto un limpido cielo australe
soffice neve scende al piano
dove aulenti i bimbi giocano
mentre
leggi
|
|
|
|
Volevo un fratello gemello
per poterlo guardare negli occhi
e vedere un altro me stesso
io che sono così diverso
dai tanti, e da quelli che conosco.
Vorrei comunicare con lui
con un’occhiata soltanto,
quasi di sfuggita
non sempre con un fiume di
leggi
|
|
|
|
Quando il cielo si fa scuro e spira forte il vento
diventa grosso il mare e fragorosa scoppia la tempesta
allora tu uomo, non puoi far a meno di osservare
la sua forza sovrumana e la misteriosa essenza
Nei suoi marosi ti ritrovasti spesso
leggi
|
|
|
|
Frequenti sospiri
nell’aria satura di zolfo
e veloci ronzii di api laboriose
Si alternano continuamente
nella stagione calda e afosa
nell’area dei Campi Flegrei
Qui il pericolo è costante
ma nessuno ci fa caso
e continua ad affannarsi
Come
leggi
|
|
|
|
Livide si stagliano
grevi e ridondanti
certe giornate amare
ed ìlare si espande
come un non- sense
la notte prematura.
A volte,
il nero è più nero della pece
e non v’è un briciolo di pace
nel cuor che frusto giace
Pure, ogni tanto
a debita
leggi
|
|
|
|
La donna mia
ha un viso dolce
e pelle levigata
la donna mia
ha mani bianche
ed unghie delicate
la donna mia
ha un guardo intenso
ed occhi di seta
che accarezzano il cielo
come un canto di sirena
penetranti al mattino
e arrendevoli di
leggi
|
|
|
|
Quando al cielo ascendi con dolcezza
tu, pùdica farfalla che al verme sei avvezza
e da esso non ti discosti se non per l’ali
leggera pari, ma i fiori ed i colori a te non sono pari
Pur tratteggi nel tuo leggiadro volo
una rara geometria di tremule
leggi
|
|
|
|
|
264 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
|
|