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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’151Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato |
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Di notte, una ragazza tutta nuda,
girava per le strade di Milano,
ma giunta accanto al Duomo scompariva,
in pochi l’hanno
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Prepara pure
qualche goccia di buio
ed io berrò
senza respirare
questo tempo strano
che prelude
alle nostre carezze
di cielo.
Versa ancora
un bicchiere di tenerezza
e sarà come svanire
fra due ali
di nuvola
rimasta a parlare
delle
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La mia siepe
al tramonto
è il muretto del balcone che volge a occidente.
Dietro la linea perfetta dei monti
s’addormenta il sole
nella sua coltre rosa
e a me lascia dentro un grumo di nodi
intricati di ricordi
restii al sonno che dà
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È colorato di rosa
lo scampolo d’estate,
esplode ancora
sotto l’azzurro cielo
dentro un giorno
senza storia.
Settembre passa
svuotato di rondini,
pensoso e schivo
urla il suo sogno
all’estate girata di schiena,
nei voli stanchi
delle
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Essenza negli occhi
che intona la vita
ove lambendo tocchi
ogni nota
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Inarrestabile e imprendibile
come onda che non si ferma mai
vorrei tenerti prima di andare via
forse solo per un attimo
sapendo che è una fragile illusione.
Nulla di te mi rimane se svaniscono
ricordi e pensieri, profumi e canzoni.
Il frastuono
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Vuoi assillarmi!
Assila pure...
Sviolinate,
precisi accordi,
dati su date,
ricordi, ricordi:
Era inverno o estate?
Vuoi colpirmi!
Colpisci pure...
Buona la sorte
con il resoconto,
mena la mano forte,
conto più sconto:
A morte, a
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Parole perse nel tempo
soprafatte da passi incerti
nel pensiero:
ricordi che tengono strette
le pareti del cuore.
Si bagna di pioggia
il viso dimentico di carezze
smorfie di dolore affiorano
con l’avvicinarsi dell’autunno che
si trasformano in
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Mentre guardo tre vasi e un cespuglio di eriche
variamente colorate corre rapido il pensiero
a brughiere e desolate lande di contee delle
lontane due Irlande colorate da di questi arbusti
il viola purpureo fiore e nascono visioni
di antiche leggende
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 | Quel grembiulino è lì che aspetta
d’essere accarezzato da mani esperte
vorrebbe ancora poter sentire
il calore dell’amore
unitamente a quel mezzo
che una donna mai rinnegherebbe
capace di emanare caldo fuoco
.
basterebbe poterlo delicatamente
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 | Svela l’impronta di pelle e anima
l’ingrediente sottile
tuffato nel prezioso nettare
d’un balsamo femmineo.
Cardine di
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 | L’albero antico
ha rubato alla notte
il nero vestito,
nel suo ultimo autunno
s’erge ancor maestoso.
Il tempo impietoso
mostra rami spogli e le sue rovine
mentre va verso la fine.
Una manciata di foglie
secche, accartocciate
stenta a staccarsi
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| I colori dell’anima
si spargono tra le siepi di rugiada,
illacrimate.
Quando riposa un tiepido raggio e,
d’improvviso, si desta l’alba, col primo sole,
rinvigorisce lo stelo,
prima ammosciato,
stanco di guardare l’oltre,
immobile.
Cammina il
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| Dove sei bianca notte
quanto tempo rimane
prima che la morte
sia un fiume di sassi e di arida polvere.
Sfioro con le mani
l’illusione di essere vivo
una
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E poi mancava la luce
quando c’eri tu
e molte altre cose
da dimenticare
sui bordi della luna
sempre più sola
e senza il cielo
da accarezzare ancora.
E poi c’era il silenzio
mentre andavo via
verso il mattino
e poche altre stelle
che
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L’amore non lo scegli.
L’amore accade e basta.
Ci sono amori solitari,
amori esclusivi e per sé,
amori devastanti ma emozionanti,
rincorsi ed infine abbandonati.
Ci sono amori forti,
sopravvissuti a lungo,
coltivati con poche gocce,
nutriti
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Poi dopo due note di musica
è silenzio,
si dipana nell’aria il suo ricordo
incalza come fuochi d’artificio
il cuore.
Come mare in tempesta
un mare calmo poi rovinosamente in piena
come la nostra anima.
Onde su onde fino ad infrangersi su
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Se la tristezza ritorna...
tu fingi
la maschera che sorride
è già pronta...
indossala
ma chiudi
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Ci sono giorni,
dove il vento
schiaffeggia la mente
e la pioggia non colma la sete.
Giorni, dove disegno con le dita
sopra un vetro appannato
il tempo che resta...
abbozzando sorrisi
per dominare
la tempesta dentro.
Ci sono notti troppo
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Facette ‘o core “Ie songo nu pezzente!”
L’anema rispunnette: “Puvuruiello,
nun cagna’ faccia nun te fa laviello!
‘A vita è na patana addecuttuta
cucente scanuscente e ‘ncarugnuta
ma si ce miette ‘o poco ‘e dignità
statte sicuro nun te rascagna’.
Tu
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Bene sto adesso
sempre sto bene,
che accada spesso
non si conviene,
semmai sia successo,
di sperar stesso bene.
Posso e non posso
grattarmi la schiena,
frugar nello specchio
prova qualunque,
in retroscena,
di malelingue.
Bene sto
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Si consuma l’ultimo quarto di luna.
Il vecchio attore
ripete con grazia la sua parte.
Soltanto ora l’indulgenza della terra
sgorgherà frutto nelle sue mani,
come una messe di parole antiche.
Poi si allontanerà per l’ultimo azzardo d’inverno,
per
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Le mie vacanze
le scelgo d’inverno
per dare al tempo di organizzarmi
e quando arriva il sol di primavera
metto in moto auto e programmi.
.
Cerco e segno
un giorno in montagna
tra boschi e aria fresca da assaggiare
e col cielo azzurro che di
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Briscola la cara micina mia
dal folto bel tigrato pelo
da oggi il sonno eterno dorme
lì sotto il protettivo cespuglio
di peonie, compagnia le fa
nel sonno Peonia l’altra micina
mia che tolte anzitempo all’affetto
a quei di giochi di carezze
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L’imponderabile è sempre lì a due passi
pronto a lasciare il segno
inutile cercare di scansarlo
l’ultima parola sarà sempre la sua
non resta che adeguarsi al momento
cercando di evitare il più possibile
le sue malefatte
magari con olio di gomito.
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Ad una, ad una volan le farfalle,
missive d’amore e d’avventura,
volan di fantasia a colorar angoli paradisiaci,
aiuole e campi di viole.
Ad una, ad una anime lievi
s’adagiano sulle spalle a portar fortuna...
prendono il volo libere e
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 | Potessi crede a ‘e favole belle
de ‘n castello de principi e donzelle,
lui che l’ama pe’ ‘a vita davvero
lei che vive pe’ lui co’ affetto sincero.
Ma no, nun ce credo! L’amore è follia
è ‘na favola, ‘na stramba fantasia.
In realtà er principe de
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 | ¡Ay Dios mío qué voy hacer!
La fiesta es a las ocho y
todavía no he terminado
con los preparativos
Ciento cuatro son invitados
unos treinta la familia
otros veinte los pequeños
que piden con berrinche
las galletas de vainilla
Y yo, en este
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| Impercettibilmente
tutto
è cambiato.
Che sia
il morire delle luci
a chiamare
l’inquietudine
sulla scena
o
il suo
atteso ingresso
a oscurare
il proscenio?
Quale
che sia la ragione
affollate
si susseguono le repliche
a
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| So che è difficile da gestire
con il mio colore quotidiano;
ieri ero giallo,
e oggi sono blu.
Sono ansioso quando sono
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Era uno di quei giorni
che piangeva il cuore
e si vestiva di malinconia
e c’era quel ricordo
che danzava allegro,
raccoglieva fiori,
li posava qui sul petto ...
i capelli
di quel profumo si impregnavano
e vi facevano l’amore
come fa la luna
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Strada
dove nessuno sente
i passi
quando fai ritorno
al nido,
solo chi ama
percepisce
il terribile chiasso
privo di
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Sono morto tante volte
e non ho più nessun cuore
per battere le ore
finché non viene notte.
Sono morto quando il vento
ti ha portata via per sempre
e ogni cosa si è sbiadita
con il nero delle stelle.
Ti aspettavo verso sera
con le tue parole
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Risuonan nelle vie celestiali melodie
spirali colorate abbracciano le fate
volteggi di clavette e feline piroette
tribali
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 | Soffi d’autunno suadenti tra rami piangenti
strappano foglie per gioco di un caldo
colore di croco. Si adagiano leggere e
delicate su tappeti dorati.
Refolo birbante come focoso amante s’insinua
irriverente, attende il gioco del vento che
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Questi petali di rose scarlatte
che tieni stretti tra le tue dita,
si stanno sbriciolando piano.
Lascia che t’aiuti, le distratte
pretese sono lacrime di vita
adagiata su comodo divano,
ma là fuori sono scarpe rotte
su algida neve e tu,
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Cammino,
passo svelto,
muro vicino,
via del centro,
giardino...
Cammino,
passo lento,
ombra di pino,
berciare del vento,
mare turchino...
Cammino,
passo lontano,
rotonda,
gabbiano,
nave alla fonda...
Cammino,
passo di
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Stavano belli gli alti steli nel giardino
ma gli occhi dei fiori ancora stavan chiusi
mia l’impazienza tanta di vederli pesto aprire
quegli occhi gialli volti verso il cielo sempre
a ringraziare chi da lassù un tempo quel color dorato
vi ha donato
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Ho avuto sempre rispetto per tutti
di mia madre, di mio padre soprattutto
perché è stato colui che più mi ha spronato
a volte anche bistrattato
e molte volte non ho capito.
Ho avuto rispetto delle donne che ho amato
di mio figlio, delle idee degli
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Ti guardi in silenzio
cercando di riappropriarti di quanto spetterebbe
occasione da prendere al volo
onde non ritrovarsi
di nuovo sospesa in quella nuvola
prigione dalla quale è bene stare lontani
almeno così insegnano
sarà poi vero
difficile
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Sommersa nell’encomio della sera
scivolo nell’incapacità di vivere
vertigini emotive del pensiero.
Divinizzo flussi di
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La mente è vigile, sempre ricorda
pensieri della vita precedente
che tengono il tuo sogno incatenato
come una gabbia d’oro che è impedita.
Nel tuo cammino ci sono barriere
donna con impossibili speranze
vietate sono l’arte e la cultura
hanno
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 | M’aggrappo ad ogni vento
che fa volteggiare
speranze, sogni e amore,
che racconta il dolore,
le bellezze
e le sciagure del mondo.
Indomito cavalco la tramontana
che scuote e porta la buriana,
regalo allo scirocco il mio sudore,
al grecale
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| Silenzioso è lo squarciare del petto
nel singhiozzo dell’assenza
nulla s’ode di questa sofferenza
solo l’umano rantolare di vecchi respiri.
Rimembra il tempo mio
nel raggio luminoso che d’amor si nutre
parla di te in quel sorriso
che nulla
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La luna
ti avrebbe detto
di non amare
troppo il mare
e di non perdere
la speranza
senza aver
sentito il buio
desiderare
il calore della pelle
o altre forme
d’amore
a noi sconosciute.
Le nuvole
ti avrebbero
accarezzata se solo
non
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 | Questo silenzio
che attornia la mia vita,
è come un abisso,
è come il suono cupo
d’una tempesta
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 | Andai silenziosa ed
accattivante per strade bagnate
al riparo di un ombrello,
andai ad attimi cordiali e pensier giocondi.
Pioggia in concentrici cerchi
a variar misure ed abbellir le strade
un camminare ad anima sospesa,
tra terra e nuvole nel
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| Relumbra sueño
en mi ensueño.
Mar de la vida
esperando el nuevo día,
al perpetuo amor
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 | Quegli acini spolpati fan soffrire
di vita allegri grani e tristi avanzi.
dovessi uno ingoiar ne temo un danno
e li allontano quando li ho davanti.
Il loro aspetto mi fa inorridire
ai miei perduti denti sì sembianti
al lato un dì cruento lisi e
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Come una marea
sale in me
lento e languido
un misto di dolore e desiderio
raggrumato
in un domani
senza contorno.
A occhi chiusi
visualizzo i nodi
immaginando
di non averli addosso
respiro lieve
aspettando il sogno
senza tempo
al
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Agonizzante sei leggiadra musa
perduta tra le mani della gente
che odia coltivare il dolce niente
scafando canti sparsi alla rinfusa
simili a chioma infetta di medusa
frammista alla miseria artatamente
in una sfida a Febo inconsistente.
Goccia
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Uomo.
La consapevolezza di esserlo
nell’attimo in cui ti accorgi
di avere il coraggio di guardarti dentro.
Ero diverso un giorno.
Cresciuto ora dopo ora
tra i rottami spuntati delle illusioni.
Cerco di afferrare gli attimi
che diedero un senso
a
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Tra le varie cose care venute da lontano
che oggi fan di mio padre un ricordo in casa
vi è una secchia di rame da me fatta a suo tempo
lucidare, alla vista brilla il bel metallo lì
a metà della scala posto che scende giù in taverna
e che fa da porta
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Ti è meglio, forse,
non del tutto
saper di troppe cose?
Innanzitutto!
Quali cose?
Dappertutto!
Il bambino rispose:
Prendo tutto!
Pur se fosse
il tempo brutto?
Se anche fosse,
di niente o di tutto
son troppe le cose:
Farabutto!
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 | Era un piccolo fiore nel verde
il colore sognava la vita
un primeggiare di festa e di braccia
quel sorriso d’estate finita.
Corre il tempo in ogni suo arillo rossiccio
come un tramonto si illumina il terreno
la bellezza si accende come un
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Un pugno di foglie secche
ho raccolto in un viale senza sbocco.
Polvere di stelle ho ammirato
in quel cielo senza nuvole,
ho sognato un bene immenso
e non ho avuto in dono
che un dolce attimo,
non t’ho chiesto niente,
non ho preteso nulla,
non
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E’ inutile con tutta la buona volontà
quest’oggi non si arriva proprio a niente
ovunque metti lo zampino una grana si riaffaccia
lasciare indietro troppe cose non è conveniente
prima o dopo il tutto tornerà a galla
e sempre più difficile sarà il
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Oggi
per strada
ho incrociato mille
volti
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Fu così e così fu,
ogni pensiero volò via,
andò per mari e monti,
per venirti a cercare.
Fu così, ho nitidi ricordi,
d’uccelli in volo ad ali aperte,
e fu così,
vi lasciai prender il volo
ed iniziaste il viaggio.
Volaste e foste puntini ad
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Cara/o Caterina Zappia,
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