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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 362’632Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon - Daimon |
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Stanotte ho attraversato
i tuoi sogni, e piano
mi sono messo in cammino,
la notte era scura
e ogni cosa di te
non mi era chiara,
come se tutto non fosse mia vita.
È così che mi sono fermato
a riflettere sui sogni di noi,
ed è lì che ho
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caro cugino tu che dormi sepolto nel buio di una tomba
tu che rombi nel cuore del paradiso con il piccolo motorino guzzi
si ho sofferto quando mi hai lasciato sono entrato nel buio delle lacrime
io ti raccontavo tutto anche le cose che non raccontavo
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Un vuoto che riesce soltanto ad espandersi
senza niente seminare
proprio ora che insistenti piogge
potrebbero far crescere rigogliosi arbusti
per i quali tanto abbiamo combattuto
guai ad arrendersi
non rinneghiamo quanto hanno insegnato
facciamo
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L’IMMENSITA DEL MIO PENSIERO
Ma cos’è mai la vita
se perdi ciò
che di più bello
hai al mondo ...
Il cuore sembra spegnersi
pian piano
agli occhi tristi
il cielo
perde il suo colore.
Come un cavallo selvaggio
mi ritorni in
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Non guardarmi
come se fosse l’ultima volta
perché questo cielo
ha già parlato
e non ci abbandonerà
fra le ombre di una notte
nemica del cuore
e di tutto ciò che amiamo.
Non lasciarmi
con il pallore della tua pelle
e con gli occhi troppo
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Quante volte ho sognato guardando un fiume
il suo silenzioso scorrere tra sassi e canneti
a volte tranquillo a volte turbinoso
sentirmi trasportato nella sua magia
quante volte ho raccolto i sassi del suo letto
accarezzando il tempo del loro
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 | Forse sei nata in un giorno come questo
quando l’aria è una promessa
e il cielo un cumulo di gioia
sulle spighe di grano
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 | Stendi il tuo cuore accanto al mio,
fallo asciugare dalle lacrime di un tempo.
Il rancore e la rabbia
sono solo esili ricordi.
Ora, l’accenno di un sorriso
accompagna la pace tra noi.
La vendetta
sentendosi stretta,
se n’è andata via
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A pennellar l’ambiente è l’autunno,
sprazzi ad intonar stinti colori,
carezze al tepor di foglie gialle.
La strada piange,
goccia per goccia ad inumidir lo spazio,
e foglie a cader su terra da ogni albero.
La panchina è vuota,
piange di pioggia e
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Non so bene se tu sei repubblicana
Italia elette sponde e valli opime
baciata ai quattro lati dalle rime
oppure vai e vieni e sei romana.
Non so bene se sei nata partigiana
se il trucco si è disciolto sulle cime
col mare che t’ha fatto da
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Incredibile come a volte
ci ritroviamo in contesti d’inesauribile potenza
ogni pettegolezzo non è niente in confronto
se non un accertarsi favorendo possibilità che la vita
riesce in un modo tutto suo ad elargire
causando un bivio onde capire da
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Il nostro primo bacio
fu una luna antica
pallida fra le nuvole
portate dal vento
a spargere la pioggia
su una terra
che non conosceva
l’amore del buio.
Il nostro primo incontro
fu una stella spenta
dalle ombre sconosciute
di una notte
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 | Vai, colomba,
cerca un po’ di terra
ricreata per noi
laddove l’acque
si vanno ritirando.
Sarà la cima d’un monte?
Ci saranno alberi
freschi d’acqua
scrollata di recente?
Cerca tra le falde.
Portaci un segno
che ci sia rinascita,
che ci dia
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| Esistere e non poter essere
non poter restare
come un innesto su spini dipinti
che hai tracciato per mestizia del
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| C’è sempre un si e un no tra noi.
Uno scalino rotto che nessuno si decide ad aggiustare.
Incuria.
Dovrei aggiustarlo io?
Dovresti aggiustarlo tu?
Ed intanto continua a sbriciolarsi.
Ci sono calcinacci dappertutto.
Nessuno pulisce.
Dovrei pulire
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| Si va col riso o col pianto
e ci si ferma non piu tanto
Son le parole gli strumenti
che raccolgono sentimenti
Un mosaico quasi perfetto
in una lingua o dialetto
Canta l’anima batte cuore
la nostalgia di un amore
Lei era bella come
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Condanno le guerre, le invasioni,
in un mondo dove la pace è un sogno,
dove il sangue macchia la terra
e le lacrime annegano l’umanità.
Cessate il fuoco, grido al vento,
le armi si spezzino come rami secchi,
e le parole siano la nostra chiave
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ieri l’avverbio che sprigionava lo stupore di un rapporto muto d’amore
ho detto a mia madre che mi mancava nel gorgo di una lacrima spezzata
ascolto l’abbraccio quasi intenso d’affetto e gli scambi di gioia appassionata
sento la malattia lentamente
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Era un Artista futurista
il suo sogno era:
una Italia libera,
lo si capiva bene
dalle sue ultimo opere,
e dopo sofferenze
nel suo corpo
e nel suo spirito,
spirito di grande artista:
venne la gioia
del venticinque aprile,
per lui durò solo un
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Festa o non Festa la vera Festa è nel cuore
nostalgia di quando piccola per la mano
papino accompagnava in un giro
che per fanciulli potrebbe non essere adatto
e che invece ha lasciato dentro un ricordo a vita
quando con fatica cercavi di renderti
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 | Ti incontrai
prima di esser nato
quando un terremoto
si è scatenato.
Non conoscevo
il sapore della vita
e già lottavo
perché non fosse finita.
I primi passi
furono tranquilli,
da bambino saltellavo
come i grilli.
Poi ritornasti
a farmi
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Mentre il dì sfuma nelle ali dell’angelo
della notte, e nuvole variopinte
tramano anime lucenti nel cielo,
s’accende una stella, tremula e sola;
riflesso estremo di un sole che vive.
Non più oscuro, ma fervente di luce,
l’immenso si tinge di un
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La terza era
sarà quella del dolore
e la pelle incisa
avrà un ricamo di follia
il gelo scavato
e mai rinnegato
dalle stagioni d’inverno
che una ad una
sussurreranno il tempo.
La quarta era
sarà quella del nulla
ma qualche tomba
scavata
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 | Leggera brezza affiora sulla pelle
colori di siepi nel manto di ieri
rigano i cieli neri gabbiani fieri
sino alle stelle in notti tanto belle.
Immagini di realtà, briciole e sentieri
sul cammino incantato di novelle
ombre di storie
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Sento col cuore percepisco attento
il soffio che mi sfiora a piacimento.
Fiuto l’amore lo conosco al tatto
e lui martella forte e dà di matto.
Capisco a volo quando e più mi vuoi
intendo ed intuisco i sogni tuoi...
È un mondo che si attiva
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Credere di poter arrivare al dunque non è facile
quando tutto si mette di traverso
potrebbe sembrare di dover attraversare un fiume
dove nessun appiglio corre incontro
nella vita guai adagiarsi segneremo la nostra morte
qualsiasi causa non sarebbe
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Volevo volare
sui passi alpini
sopra i giardini marini
nei campi del riso
e a tutti regalare
il mio sorriso, ma
invece sono volato
in fondo a l’anima mia
dove ho trovato
là ben coperto
il peso del vivere
che mia madre,
da sempre, nascosto
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Un fumo lentamente sale
al cielo con movenze danza
al vento forma la spirale
Schiocco di sterpi sopravanza
ardendo musicando fiamma
nel falo’ c’e’ forte baldanza
Il fumo vive il suo dramma
muovendo aria di balera
scompone il suo
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I bambini della nebbia
dormono, appoggiati ai rami
dei colli, scendono e scivolano
con gli occhi chiusi
su un soffio d’aria, una nuvola
di cipria sul volto del cielo.
Gli alberi racchiudono le loro braccia,
tremano immobili per i piccoli
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Nella notte di nero vestita
mi perdo nell’immensità del tuo sguardo.
Brillano nel buio
frammenti di stelle sul tuo viso,
splende per magia il tuo sorriso
come falce di luna.
S’infiamma il cielo
sorpreso da tanta bellezza.
La mia anima
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È forse giunto il tempo
di guardarti in faccia
e cogliere nel tuo sguardo
la pienezza di me,
è forse giunta
quest’occasione che ho
di carpire tutto di te,
fosse pure la pura essenza
di una vita dispersa
fra gli attimi vissuti
e mai
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A Venezia
non trovo le parole
sul legno che stride
i secoli
e l’odore dei mattoni
posati dal sangue
a dimenticare
il dolore dei morti
lasciati per ore.
A Venezia
non toccherò amore
perché ho peccato
il mio destino
e non è mai
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Scrivo nei ritagli di tempo
tra un si e un no.
Tra una folata di vento e un sorriso.
Una discussione accesa e un relax.
All’ombra di pensieri lungamente taciuti.
Tra mani roventi di desideri.
Scrivo con i tacchi a spillo e a piedi nudi.
Sul
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Ascolto l’eco del vento
qui tra i portici dei miei sguardi
spiagge solitarie
sabbia da buttare in aria
sul tempo che cancella la felicità.
Ogni attimo è un cielo azzurro
poi il mare con il suo sale sulle labbra
con il sole negli occhi
mi
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Eri vicina sì
se solo avessi immaginato quanto
avresti deviato a sinistra ed in un baleno
ti saresti ritrovata con il batticuore
.
a quella vista tutto si sarebbe colorato d’immenso
avendo davanti il desiderio che da tempo pulsava
chissà se
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Lacrime di nostalgia
sospirano onde di ricordi.
Sdraiati sulla rena
mano nella mano
castelli di sabbia i nostri sogni
magiche onde ci regalano
variopinte conchiglie tra i capelli
sale sulle labbra
sapore d’amore sulla pelle.
Ma,
quel
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Non volevo farti del male
era il mio strano modo d’amarti:
prendere le nuvole e gridare
tutto il dolore del mondo.
Non volevo lasciarti solo
avresti preso il volo senza me
che piangevo le rovine
di una vita vestita di nero
senza mai una luce
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Me ne vado
fra le verdi siepi,
di spini colme,
ma a giugno
hanno le mòre mature,
dolci e succose,
sembrano la mia vita,
come loro io, pungo,
ma poi a volte sono
buono e gustoso,
i neri temporali
lavano e nutrono
le mie tante siepi,
anche per
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Mi parli con molta affabilità
in maniera affrettata, ma gaudente.
Vorresti condividere tanti ricordi,
darmi notizie di amici comuni
ma è disordinato il tuo parlare,
contrasta con te, preciso e puntuale.
Non so cosa dire,
resto basito per quanto
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Stanchezza birichina non riesce proprio a giocare da sola
cercando sempre chi le può dare un aiuto
affreschi al muro sembrano sorridere
seppure girigogoli con tutto il loro fascino
accompagnino con eleganza in un girone
con il quale fare i conti è
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Dimentica la bellezza del cielo
le stelle che pulsano nel petto
ormai il tempo è il tuo padrone.
Cadono le speranze insieme alle foglie d’autunno
non c’è più visione
fuori il vento ramazza i vortici delle parole.
Silenzi naturali
ombre
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 | Al mare mia madre con il pancione stava parecchio straiadata sotto l’ombrellone;
Prendeva il sole ancora pallido accarezzata da una fresca brezza di mare;
Aspettava papà che smetteva di lavorare;
Insieme facevano la spesa, sceglievano le cose
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| sento l’ultima solitudine tremare la dolcezza di un silenzio che non ha prezzo
tornerà mamma da un passato di sofferenza fredda della neve dei nevai
ascolto la felicità cantare un brivido colorato di un amore smisurato
vai con i tuoi passi autonomi che
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‘A femmena è nu viento
ca scioscia e dà turmiento
na corza na scummessa
na mano ca cunfessa
‘o ffuoco ‘a storia ‘o bbene
ca schioppa dint’ ’e vene.
‘A femmena enno sciorta
t’arape cielo e porta
e joca c’ ’o destino
ca parla po’ latino
pe di’
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Gocce... delicate emozioni
sfiorano l’animo lievemente,
compaiono, scompaiono,
mi sfiorano, mi avvolgono,
rievocano ricordi.
Dialogano col cuore,
accarezzano il volto,
come scintille infiammano l’anima.
Gocce di rugiada
dolcemente ricoprono
i
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Un vestito di sogni irreali,
collina solitaria al sole,
unica foglia rimasta sul ramo,
una cicala nel silenzio,
una spina nel cuore.
Una carezza nella pioggia,
un germoglio pronto a sbocciare,
la voglia di toccare il sole,
un vento fatto di
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Ci sono cose che non so raccontare
che sostano tra un mattone e l’altro
come vespe pungenti e infreddolite
Camminando mi incontro
in un vetro rotto
sono spezzata, la pelle è fredda
ma brillo ancora al sole
incerta tra sassi e gatti in fuga.
La
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 | È sera.
Sgombro di corvi
l’agro è un raggiare di onde
calme, rassicuranti, confortevoli.
Il pensiero veleggia oltre
il grano che ondula al vento,
oltre il trionfo copioso del tramonto
che vena il cielo e lo addensa
di nuvole arancio.
Una
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| Cinquanta ne sono passati
sembra ieri quando una mattina il mondo crollò
verbi fluttuavano alla ricerca di un perché
inutile niente che venisse in aiuto se non
quel farsi forza per chi ancora doveva arrivare
credevi di aver visto e sentito tutto
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Il buio
avrà la sua sposa
scura quando è inverno
e dolce quando l’estate
fiorisce al mattino
mentre le stanche sere
cullano le ombre
fino al loro tramonto.
La notte
avrà la sua compagna
luna che splende
tra le nuvole d’argento
come la
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Ho saltato la siepe
in questo giorno
che il vento
fa da padrone.
T’ho vista e sono qui
mi gusto un bacio rubato
dai profumi che il vento
disperde sulla piazza di tutti.
Se tu mi abbracci forte forte
mi lascio andare
in una finta morte
perché
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 | Disperavo sugli steli recisi,
la terra arida in profondità nonostante la pioggia,
il mancato drenaggio di certe emozioni
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| voglio parlare al tuo cuore leggero come la neve
dopo la pioggia ed il gelo dopo il silenzio e i nevai sento fiorire il profumo del buono
ascolto la voce del miele risalire i confini strappati dei marinai
il tic toc del ghiaccio che uccide la dolce
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I miei pensieri in bilico
sull’orizzonte del tramonto,
scivolano le ombre
alla fermata dei sogni
quando la notte s’appoggia
ad ascoltare i silenzi.
Sfugge lo sguardo con ali di gabbiano
intrecciando danze
sulle onde del mare.
Come naufrago mi
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E’ come perdersi
in un bosco
tra i rami maestosi
un pensiero s’è nascosto.
Volare sopra le apparenze
dove annegano le tue dipendenze.
E’ camminare scalza
tra mille sentieri
inebriata solo
dagli odori più veri!
E’ come vivere
circondata di
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Planano ombre silenti ed armoniose,
fluttuano nell’acqua cristallina,
dolce desio e magica visione.
Musa ad ispirazione floreale,
iris ad annunciar l’estate,
ombre dal color viola,
anima ad addolcir
l’estesa moltitudine,
ed emozioni ad
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Dicono che è solo un effetto ottico
ma non sanno cosa si nasconde
non conoscono il vero senso di tale visione
in fila onde non farsi catturare
motivo per il quale prendere spunto
per non lasciarsi raggirare
provvedendo a silenziare qualsiasi
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Era un bacio
appena accennato
con le labbra strette
confuse nel buio
di una stanza fredda
come il vento
che d’inverno soffiava
dappertutto fuori.
Tu mi dicevi
che era stato bello
sentire il calore
timido di un sogno
diverso dai
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Strada facendo ti ho seguito invano
(lustrissimo compagno di ventura)
porgendoti più volte cuore e mano
ma tu cercavi altrove la pastura
nel solco del passato e la coltura
spuntava sempre uguale... un’illusione
limata dalla tua cesellatura
che
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La volontà, ormai confusa tra temperatura e memoria
è alterna come i sorrisi, veleni di poderoso refrigerio
alla vita sotto copertura, alle mie bugie
ai diritti sognati e perduti, a mille rivolte solo di parole.
Io dono un sorriso agli auguri ricevuti
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335810 poesie trovate. In questa pagina dal n° 3141 al n° 3200.
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