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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 362’829Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon |
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Il nostro tempo
è stato il dono delle ombre
un lento mutare
dalla luce alla tenebra
e un dolce declino
verso il tramonto del cuore
che batteva
ancora per poco
dove le stelle avevano amato.
Il nostro amore
è stato una terra arida
dove
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L’alba mi bolla,
sono in cerca di luce.
La ruota del sole
è tutta per il verde
che deve fiorire,
per poter fruttare,
mentre io vivo e cerco
la luce per lo spirito.
Le parole che ascolto
mi sono boccioli,
il mio essere ne va pazzo,
alla luce del
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sudicio suicidio d’angeli perduti
boccone di vita ucciso nell’incubo di una notte che vive
risata rauca di una camminata
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Sei musica di giorni felici
ora non sei più qui
il vento di guerra soffia improvviso
strappa alla terra la sua radice.
Alleluia è amore
vive nella pace del cuore
Non calcano più i miei passi
la sabbia del deserto
ora sono nuvole nel cielo
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Scialatielle sciuliarielle
belle frische maniarielle
se ne scennono ‘mparanza
‘nchietta ‘o mare: che crianza!
Me ne magno a sazietà
pecché voglio suppunta’
chesta vita cu futezza...
Scialiatielle... che durcezza!
Scialatielle robba ‘e
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Si ta voix reste grave,
Offre- nous des chemins d’agaves.
Préscris- nous des danses,
Habiles et emplies sens.
Inscris ton âme généreuse,
entre tes papiers et ta plume songeuse.
Là-bas, tes patients t’attendent,
Apprentis du silence
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Bambola
dei giorni andati
memorie e balli
mai dimenticati.
Seduta
tra libri e poesie
scivoli nel tempo
accendi fantasie.
Occhi aperti
obliati tra i pensieri
rimasti chiusi
nel diario di ieri.
Tra le mie braccia
ti stringo...
...eppure
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Un abbraccio lieve come una carezza
per riempire il cuore di allegrezza.
Un abbraccio forte come un leone
per riscaldare l’anima
e ritrovare il calore del sole
in un semplice gesto d’amore.
Un abbraccio immenso come il mare
accarezza le corde del
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 | Andare in frantumi.
Tanti piccoli pezzi di te
sparsi nell’universo.
Inevitabile caos del disgregare.
E poi l’attesa ...
L’attesa di specchiarti
dentro
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| Di gloria in gloria
vive la mia notte,
leggeri i miei passi
attorno alla cattedrale,
balla il mio pensiero
sui canti della storia
che dove pesto io
si è scritta una volta
per mai morire.
Balbetto una preghiera
disturbata dalla musica
che vive
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Il regno delle ombre
è già qui
e tu sai
che non avrò paura
del buio intorno
a questo cielo
che merita l’amore
di un altro mondo.
Il tempio delle nuvole
è già con noi
e so che ritornerai
con le tue carezze
qui
dove tutto è iniziato
e
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La prima sembra al bacio
diretta frontalmente al vecchio cuore
poi arriva la seconda
che gioca a rimpiattino col dolore
mentre la terza vegeta
e canta delle spine la corona
all’altra che si affanna e si tormenta
e fattasi polenta
la lancia con la
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È diventato rosso l’orizzonte
con nubi minacciose in ogni dove,
e par che il mondo ha perso la ragione
dopo che al cuor s’è ritrovato ghiaccio.
Calmatevi, signori della guerra,
svegliatevi, o amanti della pace,
per questa terra datevi la
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Non sentire più nulla
dopo il tacito addio
il cuore è una culla
vuota di un figlio
Non ci sono più parole
per dipingere il dolore
la voce è una corda
spezzata da un colpo
Non vedere più niente
dopo il tuo sorriso
gli occhi sono fonti
aride
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Oppresso da una possa che mi spossa
sorreggo il peso che mi porto addosso
premuto e mosso come fossi oppresso...
mi ammacca nel torchiare le mie ossa...
fronteggio e contrappongo fin che posso
possanza che mi muta in un compresso
da pressa che
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Ho nostalgia dei tuoi occhi
sai la notte vive
sogni infiniti d’amore.
Le tue labbra sconosciute
rubano nel sogno
il silenzioso parlare del cuore.
Sei la solitudine di una poesia
riflessa nel cielo di un timido respiro
ora che il giorno
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Vestiti di buio
e le ombre
ti riconosceranno
al tramonto
quando la luce
muore di nostalgia
e respira
le ultime nuvole.
Avvolgiti nel velo
nero del lamento
domani qualcuno
lascerà il respiro
e questo mondo
avrà timore
del giorno
e
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Il giorno apre boccioli
scaldandoli li fa vedere
le bellezze della campagna.
La notte apre le menti
per donarle allo Spirito
creatore e Signore della terra.
Io uomo, incantato vedo e credo,
nel domani, nuovo
e che si rinnova
per la festa che
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Vicolo
ad insinuar tra ciottoli.
Frammenti di pietra
un dì
teatro di acclamate gesta.
I lampioni
ad accompagnar passi stanchi.
Occhi lucidi
si bagnano di ricordi.
Scivola
dalle tasche un fazzoletto
lume riflette ricamato segno.
Il
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Orrore di un seminare morte
occhi innocenti guardano il vuoto,
sogni spezzati, giochi finiti.
Paura.
Niente risate nell’aria salubre
e né allegrie nei saloni distrutti,
solo voci di aiuto e pianti innocenti,
ed in quei cuori acerbi
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Ora io sono il viaggio
col sentimento sbieco del binario
nel vortice agonizza il fuoco- luce
– il quasi grido – che
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Cuore infranto precipita
sulle strade coperte d’anime
migranti nelle vite convulse,
di tanto in tanto nuvole
offuscano le vie del mondo,
spegnendo i sentimenti illusi.
nei cappelli solo turbamenti
e fili di rame colorato:
finzioni di gesti e
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Esseri umani o essere umani.
Sono tornato da quelle terre
mondi che sembrano lontani
dove incombono eterne guerre.
Urlano tra il silenzio delle bombe
piccoli occhi: l’umanità soccombe.
Quanti colori e stelle nelle bandiere
ma è autunno e foglie
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Ascolta ogni mio respiro
infiamma questa bocca
che ha sete dei tuoi baci,
di una carezza infinita
che mi da un brivido
sulla pelle.
Sfioro le tue mani,
cerco la tua bocca le tue labbra
assetate di sete che aspettano
di essere bagnate.
Ascolta
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Fioriscono di notte
abbeverarti dalle stelle
sentinelle dei loro
arditi passi.
Vivono di celesti rugiade
regalate da albe azzurre
e di boccioli di vita
donati dai futuri Uomini.
Ogni notte li cerco,
li trovo, mi nutrono,
mentre io coltivo
la
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Non pentirti mai
di non avere parlato
e di non aver preso
il cuore degli angeli
nelle sere d’autunno
di qualche anno fa
mentre le notti volevano
restare per sempre.
Non piangere mai
lacrime rubate alle stelle
nel primo mattino
quando l’ora
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Ricordi preziosi
come petali odorosi invadono il mio cuore
che, come scrigno sigillato,
gelosamente li conserva.
Odore di nostalgia riempie anche la via
viottoli di allegrezza
si riempiono di spensieratezza.
Sopra la mia testa timido sole si
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Potrei portarti a spasso per il cielo
con l’ali preparate alla bisogna
donarti un nuovo passo del vangelo
che parla di coraggio e non di fogna
potendo spernacchaire la vergogna
che dorme sul cuscino della fede
e dato che più in alto non si
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Sono tristi le notti ad Aleppo
senza un appiglio di speranza,
anche il giorno segue la notte
nella sua pece
e la parvenza
di un raggio di sole
muore è
alla fine del giorno.
La speranza giace inerme
inchiodata alla terra dei sospiri,
muore
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Respiri blu cobalto
carezze azzurro intenso
baci di salsedine.
Brioso il vento spettina i capelli
profumo di mare e d’incanto,
caldo e appassionato il sole sulla pelle.
S’ammutolisce il cuore d’emozione,
s’azzurra lo sguardo, s’empie
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Un mistero sfiora
i sensi, l’anima
si inserisce più forte
la forza apparente
può scoprire cosa c’è oltre
i silenzi,
nella notte buia e silenziosa
una luce rompe le tenebre
e acceca la mente
facendo ardere di passione;
un vento tiepido
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Nuova
la primavera della storia
mi dà lo Spirito che cerca
la mia giovane mente.
Leggero come un’ala di colomba,
mi vesto di un canto alla vita
che per la sua bellezza
sogni non ha.
I miei passi sanno già
dove andare, da chi fermarsi,
le attese
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Spengo la luce
chiudo silenzi dietro musiche inventate
gioco con il lenzuolo
danzando a ritmo del battito del cuore
copro il mio corpo che nasconde difetti nel buio invadente
che mi perseguita.
Stanotte ho il vuoto che mi racconta di noi
mentre
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Spicchi silenziosi di vita già vissuta e mai dimenticata.
Istanti in notti silenti nascosti in sogni scomposti, in
di dolci note, in melodie delicate, nascenti.
Come vele solcano il mare dei pensieri rimasti
intrappolati tra realtà desiderate,
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Blocco sociale
intelligenza sensoriale
tutto intorno a me non è normale.
A minacciar s’attinge
il caos nella mia vita
perso ho la via
non trovo l’uscita.
Sopravvivenza decadente
silenzio le voci
nella mia mente.
Bramo un rifugio sicuro
sogno
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Sul viale le foglie cadenti
nei brividi batter di denti
l’ombrello sconvolto dal vento
ondeggiavi con passo lento
mi regalasti un sorriso
mentre agguantavo l’ombrello
la pioggia batteva sul viso
quando t’aprivo il cancello
lo sguardo era
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Porgimi la corda
e perché la corda
si spezzi presto
aprimi il cielo scuro
e pronuncia parole
solo per trovare
la mia nostalgia
illusa dalle promesse
di molti anni fa.
Rivelami segreti
che non immaginavo
i tradimenti delle stelle
che
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Al visitare alcuni luoghi,
della mia amata terra,
si spalancò il mio cuore,
e nel partir poi fece guerra.
Da Leuca sino ad Otranto,
ci adagiammo quell’estate,
sulle coste salentine,
dalle baie frastagliate.
Delle calette più
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Sentire lo scrosciare della pioggia,
ascoltare il profumo della terra umida,
sentirlo sui capelli fradici.
Sentire il sapore del mare,
il suo dolce rumore,
il suo odore.
Sentire emozioni ascoltando il tuo cuore,
sentire i suoi battiti,
il tuo
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Gli ultimi raggi di sole si spengono all’orizzonte
come il malinconico trillo della paraulata
ed il beccottar del picchio che ad ogni tramonto
si posa sul tronco secco di un albero.
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Le ombre della notte iniziano a danzare
tra gli angoli della
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Oltre
i passi va il sentiero
e si consuma silente
il suo mistero.
Le impronte
la pioggia ha cancellato
perduta è la via
perverso il fato.
Suona dolce
il canto dell’assiolo
feroce è il singulto
di chi è rimasto solo.
E l’intelletto va
a perder
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 | Non ti dirò mai ti amo,
non sprechero’ tempo
a dirti parole d’amore,
e’ vento che esce dalla bocca
ed evapora in poche ore.
Ti amerò con i fatti,
non servono parole,
a quelle ci pensano
i battiti del mio cuore.
Voglio baciarti tutte le
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Ho ancora sogni
ma nella mia mente scivolano pensieri,
lacrime e preghiere
mentre continuo a chiedermi il perché ...
Ma resto muta,
ed ho paura di sentire risposte senza senso,
cuore che trema e piange,
vola il tempo che ha consumato solo
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E canto pe da’ sciato a chesta vita
jucanno notte e juorno na partita
ca porta sango pene e pecundria
ca astregne acqua e viento c’o vurria.
E canto pecché ‘a vocca vò sbaria’
cuntenta ‘e nun sape’ cchiù arraggiuna’
cu chistu tiempo favezo e
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La notte mi ferisce,
la guerra non tace,
il cuore mio urla
una preghiera sconosciuta,
non so dove comincia,
né come finiscono
i versi miei scomposti.
La storia sembra
la mia stanca madre.
Il silenzio del buio
mi accende un fuoco,
nella sua
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Passano le stagioni
passano gli anni
ma il tuo sorriso
lo so,
sarà sempre
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Dio avevi creato la terra, era un paradiso
or non più tutto è distrutto,
non volano gli uccelli nel cielo azzurro
temono gli aerei,
sganciano bombe, missili, su la terra.
Case bruciate, fumo, fiamme, cenere
la terra è intrisa di sangue,
quanto
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In mostra al sole tra le frangie di un tappeto verde, una bava di vento ti culla di qua e di là.
Non conosci rombi inutili
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Se bastasse il silenzio
per placare
un avido vento d’autunno,
confondere il respiro
che si carezza
sulle labbra chiuse
e tra i tuoi capelli di rame,
che scossi
s’avvolgono in lontananza.
Laddove... tra le nubi
il cielo si va a
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AMARE
Amare sempre
in tutte le sue sfumature
non dimenticare di amare,
amami perché sono il sole
e tu la mia volta
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Ti lascio cadere,
andare a pezzi.
C’è un senso di perdita e di sconforto
quando ti rompi.
Io resto immobile
ad ammirare il tuo andare in frantumi.
Non fai rumore
ma nel cuore sento il frastuono.
Ti osservo
in attesa.
Già so che
ricomporrai da
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Un tempo è andato
il futuro è avanzato
oggi oramai è passato
Morte cristallina
Attendi leggiadra
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Grandine violenta
ad affligger mente attenta
Immagine perversa
nello specchio s’è persa
Voci sopra
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Sulla bocca
bolle di rugiada
In equilibrio
si sfiorano le mani
A sussurrar vanno
due anime tormentate
tra voci silenziose
Tutt’intorno
estasi di aria e profumi
E’ nel vento
la tempesta
Si insinua tra i sospiri
di corpi estasiati
Son fragili
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Soffia il vento profumi di lontananze
nel cielo filamenti d’azzurro
vestono di malinconia
i brevi tramonti d’inverno.
Sulle labbra viola di un temporale
solitudini di respiri infiammano l’orizzonte.
In quali occhi
l’infinito è sogno
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Convincerai
le nuvole ad amarti
io so che il cielo
sussurrerà il buio
e i suoi dolori
solo per sentirti
pregare il tempo
di non mandarti via.
Avvolgerai le ombre
e tu stessa sarai
ombra che viene
dal respiro passato
un ricordo
che non
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L’aria di mezzanotte
mi dona sani sogni,
sono con Dio
e parlo con Lui,
mi vesto e mi rivesto
e pesto nel campo
del grano del pane
e là c’è la vigna,
mi sento dono a Lui,
quello che gli serve
per farsi vivo in noi.
Estasiato e non poco
prego
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I bambini di Gaza
guardano sgomenti
l’orizzonte illuminato dai razzi
attraverso il filo spinato
che delimita
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Sarà bello ferirti
prima che la luna
sorga alta nel cielo
e prima che il vento
porti via le nuvole
e la pioggia malata
della nostalgia
degli anni trascorsi.
Sarà dolce dimenticarti
e sentire il veleno
scorrere nelle vene
come un nettare
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"Lo so nun so’ mai stato regazzino
pè questo, fòrze, nun sarò mai vecchio.
Er sedici d’ottobbre... bon matino,
pe’ poco nun me la pijo in der secchio!
Era er quarantatré e dentr’ar ghetto
presero mamma su la cammionetta.
Co’ quale core,
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336004 poesie trovate. In questa pagina dal n° 4771 al n° 4830.
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