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Poesie pubblicate: 362’828Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon |
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La storia è:
un grade bracciere,
Dio per tutti è,
una leggera pioggia
e l’uomo,
fra l’Uno e l’altro
pianta la sua tenda,
ne fa una scuola
ed insegna ed impara
l’ardito vivere
fra il fuoco e l’acqua
e nasce il bene,
e nasce il male
e fiorisce
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Guardi e non vedi giudichi e non leggi
oltre il sipario della inconsistenza
col fare l’esegeta in apparenza
di chi dell’alma calcola gli arpeggi.
Giudichi e annulli col tuo senso acuto
non so se titolato oppure a caso
con la certezza guasta del
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Sentirsi sola
come una nuvola quando c’è il sole
Sentirsi triste
come una lacrima a camminar sul volto
Sentirsi vulnerabile
come l’onda ad infranger la scogliera
Inutile
come un vecchio col suo bastone sulla panchina
Invisibile
come l’ombra nel
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Il cielo notturno ci avvicina
dall’anima sono parole
sgorgano dal vento pacifico
sono nomi custodi
uno per ogni fronda
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Passano in fretta
le parole pronunciate
dolcemente
in questo autunno
ancora caldo
di un’estate rovente
e senza la speranza
lasciata alle nuvole
su un cielo sconfitto.
Passano inesorabili
le piogge attese
e ancora promesse
da un vento
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 | Vieni in quella parte del mio cuore che ti accoglie
con amore
Dammi la mano Signore a volte penso che mi hai
cancellata per le tue piaghe anche da me procurate
Ma tu sei Misericordioso siedi accanto a me e senti
quanto indegnamente io ti
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Vorrei
affogare tra i fiori
l’oblio della mente
e accorgermi che oltre non c’è niente
Entrare in un quadro
ed essere del pittore
il suo unico colore
Cercare
tra lettere d’inchiostro
l’espressione più nera
assolutamente squallida ma vera!
E
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 | Sospinto da un albore del mattino
mi sveglio e sento il suo profumo vicino,
dolce e soave m’inebria sì tanto
che la passione comincia il suo canto.
E in questo dolce affanno
il cuor si sente
batter sì dolcemente,
che men beati son quelli che in
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Fuggire da questo mondo
di malvagità, di orrori,
di confusione, di guerra.
Ascoltare i silenzi sulla terra,
fitti echi di ombre e luci.
Una notte di gelo,
brutalità che ammutolisce,
silenzio assordante,
grida mute
urlano impotenti
il martirio
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Dopo la morte
non ti potrò più dire
ti amo
immagina il dolore
che mi porterò nel cuore
questo lungo riposo
sarà tormento
ancora di più di quando
ero in vita in te
nel giorno del peccato.
Virginia l’amore è in noi
ma non per noi
lastricate
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Andavo a toccare i boccioli
per sentire lo spirito mio
lentamente vibrare,
e godevo di una gioia
che non conoscevo,
ero poco più di un bimbo,
ma mi sentivo un grande,
ora che tento di graffiare
quel cielo lassù infinito,
mi dono di essere
un suo
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E’l’ora solare che scorre
su la lancetta meridiana
la lunga minuti rincorre
Ora il tempo c’allontana
Il freddo tempo digitale
numerazione sì profana
L’indifferenza è normale
manca il ritmo del minuto
del secondo così speciale
Quell’attimo
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Come a festa il prato canta ancora sfumature di colori.
Rossi papaveri e blu fiordalisi
giocano allegri tra timide margherite.
Variopinte farfalle volteggiano gioia di vita
nel profumo di lavanda e viole.
E tra purpuree carezze di un sole
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Giro girotondo
la terra intorno al mondo
la mamma al suo bambino
la vita al suo destino
Giro girotondo
la guerra invade il mondo
l’eroe ormai è andato
la maschera egli ha calato
Giro girotondo
soli in questo tondo
il giorno s’è svelato
la morte
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Sei ancora qui
come fossi un’alba
ai piedi del tempo
preda lacerata dai denti
di un cieco domani
sei ancora qui
come fossi un’alba
a spegnere incendi
dove non passa la luce
natura di boschi furtivi
rubata alla vita
sei ancora qui
come fossi
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Nonno sì e nonna no
questa nenia a chi la do
la daremo a sora vita
grazie a voi la più squisita
perché siete un porto franco
per un cuore colmo e stanco
in quest’orrida maniera
sulla squallida raggiera
dove tutti fanno a gara
giusto al netto
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Su questa terra scura,
una scia di vita tra le mani,
in cerca di senso e di scopo,
si cammina, un’ombra tra le vanità umane.
Sconosciuta la via che percorre la vita
che è solo un breve istante,
una fiamma che brucia e poi si spegne,
con
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Potrebbe essere
l’ultimo bacio
ma noi ci amiamo
e non smetteremo
di credere ancora
a una nuova alba
anche se il male
avanza ancora.
Potrebbe essere
l’ultima volta
che vola nell’aria
il tuo profumo
ma ritroverò sempre
la strada
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Un raggio viola
in memoria di un autunno
che manca...
Le foglie non tardano ad arrossire
al sole e il mare placido
ci sorride per un’illusione
di dolcezza.
Il mondo accoglie sulle proprie
stanche tempie le dita
di donne scalze, carezze
o
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Quando a sera
in fretta il buio avanza
e la campana tarda
a dare l’ave Maria,
al primo rintocco
dell’amata campana,
esplode sulla valle
la gioia
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E quando il Sol tramonta
di flebile raggio m’investe
ché al tormento cede il passo
e in risano s’appresta
Or che vien in rimonta
di candido abito si sveste
e par d’essere in trapasso
che anche il cuor s’arresta
Lumi che scomparite
e
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 | Cos’è rimasto
della supplica alla luna?
Sfarfallio di ciglia lunghe
su volto antico e sofferto,
occhi smarriti e ansiosi
pieni di lacrime.
Ai fertili dubbi
si mescolano vaghi pudori
di un cuore arreso
ai suoi sogni.
Rimbalza il
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La terra non ha pace, l’umanità evolve al male
si corrodono anime e cuori,
la guerra avanza e la morte mette radici profonde,
abissa e spoglia ogni buon proposito.
Signore figlio di Dio e padre dell’umanità e del mondo,
rinsaviscano i cuori al tuo
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I bambini hanno piccole mani
che stringono i colori di domani
la pelle morbida di cuscini stretti al petto
per scacciare via gli uomini neri
e risate ballerine negli inverni freddi
delle madri.
I bambini hanno occhi di terra e cielo
per non
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Mostrami come si bacia
e poi
potrò capire ogni cosa
anche l’amore
e perché quegli abissi
che chiamate occhi
si
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I morti non fanno rumore,
non chiedono vendetta,
lasciateli dormire
nel sonno della pace eterna.
Non svegliateli con le vostre ritorsioni,
con i vostri missili spettrali,
smettetela di armare altre vite
contro i vostri rivali.
Non vogliamo
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Nel tuo ventre affluenti di versi,
recitano poesia in un terremoto
di sensi, lievita il tuo profumo
come brezza marina.
Quando apri le ali l’amore costruisce
sogni e la carne una infinita strada
percorre nel sapore che emani.
Scivola il germoglio
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Passerà presto, e torneremo alle nostre solitudini.
Come ogni anno,
come ogni maledetto giorno. Passerà.
Mi tormento, perché non riesco più a ricordare, scriverti qui
come tu sai
tutti i sussurri del vento
tutte le sue poesie
sparse come morte
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Salii sul monte in cerca di Li Bai,
senza volere mi deviai verso Mumbai.
Ma dove avevo la testa
che mi portò a tale goffaggine?
.
Cerco in fretta la via del ritorno,
mi imbatto in un albero di lamponi;
ne prendo alcuni tra le mani
mentre vedo
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Con un sorriso mi hai ridata al mondo
abbandonata tra pezzi di cuore infranto
mi hai raccolto, e pezzo dopo pezzo hai cucito
paure, fragilità e insicurezze hai colorato di verde,
le tue braccia un collante per l’anima,
quel posto sicuro in cui
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E venne un’altra notte,
non dormii poi tanto bene,
però feci un nuovo sogno,
in cui al Liga offrii da bere.
Parlammo molto tempo,
tanto quasi da scordarmi,
di catturar l’istante,
con il quale emozionarmi.
Imbarazzato poi ricordo,
che da fan
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Quanno ca nun ce stive
(guagliò, ie mo’ t’o scrivo)
‘o pesce pesciava
e a mare sciacquettiava...
Int’a st’immensità:
ih che felicità!
Mezzane e piccerille
gruosse e spontachiattille
insomma ‘e tutt’e razze
robba ca ascive pazzo
bestie c’a
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Adoro
gli angoli del cielo,
anche se angoli
il cielo non ha,
ma là dove il mio pensiero
si ferma per riposare
un angolo si forma,
ed al mio ritorno,
si è fatto nuova luce.
Estasiato
nel corpo e nello spirito,
mi alzo e cerco
la fonte di
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 | Un ballo in maschera dove ognuno indossa
facce diverse è la vita,
ma a volte una maschera
non nasconde un volto nasconde una ferita.
Il buono indossa un grande sorriso per coprire il dolore
il perfido lo stesso sorriso per ingannare.
Le persone non
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Fumo negli occhi
polvere tra le mani
piedi rovinati tra i sassi
E poi ancora
scarpe rotte a vacillar tra folli passeggeri
E nella consapevolezza
che è tutto un divenire
ti abbraccia la certezza
che niente cambierà.
E solo allora avrai tra le tue
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Suoni lontani, suoni vicini
un pezzetto di pace
manca la memoria, fluttua il destino,
un pezzetto di pace
solo un pezzetto
per non cadere nell’oblio.
Dorme la notte
tra pianti lontani, pianti vicini
nei cassetti ormai vuoti della
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Lo specchio del lago oggi è increspato
la schiuma si scioglie sulla riva
tra i resti di rami depositati nella notte.
Un ticchettare mi accompagna
nel mio andare spedito senza meta.
“Aiutami a spezzare gli zitoni,
ci sono tante cose da
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Nell’inferno
del Festival «Supernova»
la sabbia del deserto del Negev
si è bagnata di lacrime
preziose come diamanti.
La musica si è spenta
nel sangue innocente
dei giovani che ballavano
sotto un cielo privo di stelle.
In attesa
di una
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A sguardo lungo ed anima in subbuglio
Vai ad annusar aria vespertina,
desio di parole a pronunciar la mente,
ove nessuno ode, ove v’è pace eterna.
Racconto di vita e del mondo intorno,
eventi e svaniti fantasmi,
flash chiaro scuri ad umor
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Si muovono danzando
inseguendo una stella sempre più lontana
hanno il profumo della notte
- notte che non finisce mai-
pareti senza casa
come un’anima in cerca del suo corpo
piccole perle dentro al guscio di una lacrima
le parole rimaste dentro al
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Problematica la vita.
Ogni incontro.
Tu.
Problematico vederti sgusciare via
tra le mie mani
come un lombrico dai cento piedi
e tornare su un piede a bermi
e tacere quello che senti, a mentirmi.
Le rose stanno appassendo.
Ho notato che hanno pochi
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Non c’è più la nostalgia
di assolati estivi giorni,
della sabbia in riva al mare
e del canto di cicale.
Ora è tempo di vendemmia
e di canti tra i filari,
di sentir l’odor dell’uva
e gli acini piluccare.
Sono questi i dì d’ottobre
ai
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Pochi rantoli di pioggia
e il buio
sarebbe finito
in un gorgo di ombre
appena più scure
della notte che intorno
premeva per tornare
al gelo dell’inverno
e al dolore del mondo.
Pochi istanti di tenebra
e anche l’amore
avrebbe lasciato il
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Sereni sentieri
mi dona l’alba,
respiro il miele
per lo spirito mio,
ha sembianze di Dio
quella nuvola bianca
che dal colle scende
e si annienta sul
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Eccomi qui mentre sfoglio gli inermi
racconti, con la testa reclinata leggo
parole a caso, legando oceani di parole
e aggettivi senza senso.
Nelle mani il mio domani e nel contesto
grotte e scogli, ringhiere arrugginite che
fanno da sfondo, con un
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Inutile persueguir la via,
ch’il tempo ha reso avulsa.
Indomite s’ersero barriere
e nulla s’avea, d’intimo,
oramai a custodir.
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Stato emozionale di una dimensione fuoricampo
lievita negli occhi d’una scintilla
e cambia nel letto il me e il te in un noi.
Graffito sul cuore in un lampo,
in equilibrio ambrato di spoglie vesti,
si distende tra le lenzuola protagoniste in un
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Scegli tu
se deve essere il male
a dirigere
i nostri passi nascosti
dal silenzio
o qualche foglia caduta
ai primi freddi
di un autunno malato
della nostalgia degli anni.
Vedi tu
se la febbre improvvisa
sarà solo un tramonto
sbiadito
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Scrivo
tremante il mio passato
su esili righe è tornato.
La piuma va senza indugio
nella missiva trovo rifugio.
Il tempo è assai severo
nel dì solo troppo nero.
Esiste però lo spirito
vivace, esuberante
la scossa vitale...
tanti impulsi in un
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 | Che t’aspetti ora,
cosa t’aspetti ancora
cosa stringerai dentro le tue mani
quando verrà domani.
Forse mi sognerai, forse t’ingannerai
quand’è notte fonda,
ma verrà poi l’alba, tornerà un’altra alba
come un’onda che ti affonda
e infrangerà i tuoi
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 | Fra tante cose pur studiai l’inglese
non me ne vanto e serve all’occasione
ma come nel mangiar vi cerco il meglio:
mi perdo in natural come un ramarro.
“Best seller” ho sentito a più riprese:
ma il “sellero” che amavo ove son nato,
parola dal
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Domani ci saranno rondini nel cielo,
puntini neri a sorvolar l’emisfero,
saranno sorrisi a squarciagola
ad elevar umore,
pensier volanti e distensivi,
sogni estesi a dipinger giorni vuoti.
Domani torneranno i saluti,
gocce di buon auspicio,
tocco
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Mia cara vita splendida miniera
ti scrivo come un tempo in tutta fretta
con la solita penna anni Sessanta
quando la storia si faceva in strada
con la maglietta sporca di astinenza
per raccontarti in breve il mio passato
che sembra un canestrello al
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Ero la, e lungo il sentiero
le mie emozioni l’ebbero vinta.
Non sapevo, ma volevo
e
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Sono brividi
quelli che scuotono i corpi
e sospiri
quelli che gonfiano il petto.
Un sordo dolore accecante
rende invisibile tutto il mondo.
Nulla traspare oltre le lacrime
e oscura appare anche la luna.
Pelle contro pelle
non è lotta ma
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Dove sei
mia poesia
che da giorni
non mi canti nell’anima?
Ti cerco nell’azzurro del cielo
nei profumi dell’aria
tra quei colori
con cui mi vestivi ogni pensiero.
Vieni
ti aspetto
non mi lasciare
senza te
sono come radice spenta
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Nel regno notturno di un freddo abbraccio,
dove il dolore inonda l’anima e i pensieri,
il sangue si fa ghiaccio,
le lacrime cristalli,
le passioni polvere
e il cuore sprofonda nell’abisso dei suoi misteri.
Amore gelido, come la luna invernale
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Ognuno di noi
affronta la vita
come tanti capitoli
di una storia infinita,
quel che ci attende
rimane un mistero
finché
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Dall’albero del silenzio
scendono poco a poco
fervidi pensieri colorati
ricamati come splendidi merletti,
e si insinuano
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La gelosia è una violenza
che nasce da una carenza
che cerchi di celare
almeno all’apparenza.
Ti senti molto forte
ma vedi le cose distorte
forse pensi di affermarti
si cercherà però di evitarti.
Un triste vuoto avrai accanto
inutile
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