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misera culla
un tugurio la
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Regnerà il vento
in questa terra desolata,
dove i pensieri
sono prigioni a cielo aperto.
Malinconie,
aprono sentieri
tra le fronde abbarbicate
e le spine del tuo giardino.
Riscopro il profumo
dei fiori acerbi
che crescono
sulle sponde del
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Mi piacerebbe
sentire il profumo del tuo caffè
in un gelido inverno
la mattina quando mi sveglio,
ascoltare
il rumore dello sciacquone
dopo che avrai fatto la pipì
o solamente il raffreddore
in un inverno gelato
che pernacchia nel
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K... l!
Era nu juorno ‘e sole
valeva quanno ‘a vita
ma mente jeve ‘a scola
na bomma ‘ntelligente
ma ancora cchiù fetente
‘e cosce m’ha spezzato.
E mo’ int’a stu lietto
nun trovo cchiù arricietto
penzanno ca ‘a dimane
ie tenco sulo ‘e
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Scansioni la mia mente,
occhi della conscienza.
Fin in fondo all’anima
in cerca della mia enigma,
attingi nel mio profondo.
Logica nel pensiero,
aspetti tale una lupa,
notevoli indizi,
gestiti dal mio vivere.
Apri nuovi sentieri da
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 | La stanchezza vince su di me
mi riduce ad uno straccio,
non posso alzare un braccio
e le mie gambe si piegano da se
Mi cadono le cose dalle mani
il tremore non mi lascia in pace
butterei le medicine nella brace
tanto i risultati sono
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| E le tue mani che mi accarezzano
titubanti e incerte.
E i miei occhi sanguigni di polvere
che ti guardano
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 | Dentro il mio silenzio
ho scavato un cunicolo incantato
sotto le rose del mio giardino
alla ricerca della pietra filosofale
e con essa intraprendere
la strada maestra dell’onniscienza
e della cura ad ogni male.
Ho cercato in fondo al mare
il
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| Sei come i pensieri che sbiadiscono
li tengo stretti sempre più
non serve a nulla se cadono giù,
mentre rimarrà vuota la
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| Quando il mio sguardo
è nell’infinito
tempestato di astri luminosi
nel mio spirito si aprono
i fiori che vivono sulle vette,
le cercate stelle alpine.
Mi stendo sull’erba
e vivo la grandezza
di essere amata parte
di un’immensità che mi
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| Raggiungere il culmine con menzogne
non favorisce certo quell’impegno per il quale
attraverso salti mortali abbiamo ogni volta provveduto
a gestire situazioni non sempre all’altezza per cui
fare un pensierino diventa ogni giorno più importante
onde
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| Dolce malinconia
che fuggi tra le onde del pensiero
portami dove l’amore parla di lei.
Al chiaro di luna
tu dove sei
se non sei qui con me.
Nel sogno la notte ha le sue ombre
io il tuo volto.
C’è silenzio nel cielo
solo il cuore fa
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Le bambole
non hanno segreti
e nel silenzio
vivono i giorni
del loro buio
di cenere muta
ancora accesa
da un fuoco vivo.
Non hanno sguardi
né desideri
se non quello
di poter amare
finalmente l’alba
dopo le lunghe notti
vissute
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 | L’avervo avuta vinta in quei frangenti,
in cui ciascuno lotta e poi soccombe...
Invece, senza storie e dolcemente,
in me fermai d’azion sospiro e spasmo.
Deciso e plateal davver defunsi:
di certo mi lasciai in quel momento;
e penso proprio, son
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Disperso nella notte,
racconto istanti rubati alla mia confusione,
immischiando sogni e malinconie...
Accarezzo la riva di un mare logoro e triste,
mi zittisco davanti all’immensità del domani.
Io uomo solo cammino dentro la meraviglia della
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 | Il mio corpo di donna
ha bisogno del gelsomino e della rosa
e della dalia.
Il mio corpo stesso è un fiore
che ha sete di
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 | Vedo:
Uno spicchio di cielo
con più climi
a bersagliarmi
e a illuminarmi
qui.
Ho visto:
Uno spicchio di Cielo
a sollevarmi
quando ti ho visto in volto,
figlia mia.
Vedrò:
Uno spicchio di Terra
ad affacciarmi
sui passi svelti dei
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| Nel silenzio che il bosco tiene totale
con il suo becco picchia forte il picchio
contro il tronco dell’abete rosso s’alzano
voci di lamento l’albero per il dolore
per il rumore la passera che dormono
i suoi piccolini la addormentata marmotta
sorto
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Maria con devozione ed a mani giunte ad invocar veniamo,
preghiere a te congiunte la terra si ravviva.
Immensità e gloria ed ogni tuo pudor con armonia vive,
gentil cuore e cordiale amore.
Proteggici dal male, che in agguato appare e non
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Inutile incantarsi davanti al vuoto
quel vuoto che attende soltanto di essere riempito
spremere le meningi diventa sempre più difficile
ogni piccolezza sembra voler prendere il largo
facendo sgambetti a non finire
dispettosa vuole che nessuno
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Si assottiglia il lembo di pelle
che fa da argine
alla frastagliata cicatrice
sul tuo seno bianco.
Ad occhi chiusi attendi un abbraccio
per sentirti ancora bella e donna.
Quante lacrime racchiuse
tra le dita sul tuo volto stanco
e la paura da
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Mentre sfilaccia
sagome accattivanti di vissuto
straripa oltre venature di tenebra
la sopravvivenza.
Lascia
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impalpabile nebbia
bussa alla porta
-dove l’acqua circonda l’anima
annega il silenzio
specchi di un lago dorato
come stelle riflesse lungo il fondo-
germina un seme
e ostruisce ogni cammino
-vuoti da rendere
sporcano frasi buttate
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 | Quando il silenzio nasconde un grido
è da lì che nasce l’angoscia e il dolore.
Un mare in tempesta è il mio cuore,
tradito, scalfito e indurito dal timore.
Le ultime lacrime intrise di sale
cadono tra le onde senza far rumore.
E nelle sere
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| Gli amori silenzi
di un giorno che verrà.
Nel solco della terra
un fiume rincorre
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Appari come bocciolo
che dall’origine
sorride alla vita.
Per il tempo
in cui l’altra luce
è dispersa al vento
e
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Padroni di nulla.
Tutto
è solo un prestito
ad iniziare dalla vita.
Ed è inutile illudersi
che ad essere il più
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Nuvole di bianco cotone
incoronano cornici di cielo.
Annodo fiocchi di cielo,
volo lassù a cercarti.
Ti trovo seduto accanto
alle stelle luminose e belle.
Il tuo viso brilla
come la stella più splendente.
Vorrei brillare insieme a te
illuminare
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Se questo cielo sapesse
dei nostri dolori
la porta si aprirebbe
per poi chiudersi
nell’eterno inganno
dell’amore negato
ai giorni che chiedono
solo un po’ di cuore.
Se le nubi volessero
non dovrei nascondere
la mano stretta
ai sogni
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Lievi sono i tuoi sussurri
che mi arrivano
nella quiete di questa mattina,
è l’anima che mi tiene
compagnia, fra le ombre
di un cielo scuro...
Quasi sicuramente
oggi pioverà,
e lo farà con vigore
trascinando al suolo
gocce di un sole
disperso
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C’è un albero
che ancora fiorisce
nei giardini di pietre solinghe
e le finestre delle case
sventrate dal tempo
risplendono di fiori e cieli azzurri.
Cupo resta sullo sfondo
il cumulo di case silenziose,
portoni cadenti,
dove il tempo
misura
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Respiro a cuor pieno
la fine dei punti di domanda
nella notte ch’affoga d’ebbrezza tutte le mie vene.
Le grazie tue modelle, graffianti stomaco e pelle,
doppiano il furor dei baci in programma
e la porpora d’effetto di desiosa aspettativa.
Lo
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La guerra è un gioco onesto a quanto pare
di quelli che ti appunta le medaglie
condite dalle insipide battaglie
portate avanti e indietro... un bell’affare.
La guerra in ogni modo è la comare
che naviga nei cuori e tra le maglie
per falcidiare in
leggi

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Tra colori in bianco e nero come in un vecchio film,
come per magia in abiti annoiati tra un sole sbiadito
che elargisce ultimi raggi nascosti in nembi
d’istanti
Tra colori in bianco e nero il gelo dell’inverno
avvolge una natura ormai spenta
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Quando un bimbo gioca felice
un sorriso appare nel cielo.
È come il suono delle stelle
quando diventa dolce musica.
Come chiara acqua di sorgente
è il bambino che ti sorride
e la sua candida bellezza
allontana tutte le nuvole.
I poeti hanno il
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Smarrire la voce dei silenzi,
ove l’ombra si affaccia.
frugando dietro ogni passo,
i viaggi dell’inconscio,
appeso ad un’enigma.
Lungo i deserti umani.
arriva un’acqua cristallina che disseta;
note musicali in re minore,
gocce di memoria nate in
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 | Media
il tempo
equi parametri d’esistenza.
Quando ciglia spente
addobbate di vecchiaia
perdono il turgore
d’un rituale
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| Silenzio che spacca i timpani dove ritrovarsi
per gustare ancora una volta
ogni piccolezza che la vita ha elargito
riuscendo persino a confondere il giorno e la notte
quando ad occhi chiusi tutto assume colore diverso
suscitando quel genere di
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È come se guardassi
il mondo da una
porta socchiusa,
nel silenzio di ore
che passano veloci,
orli di una vita scuciti
troppo in fretta.
Ed in questa assenza di parole
ti sono accanto
come foglia a sfiorare la terra,
e come voce tra le
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Loro mi stanno guardando
e non sanno
che li ho amati
anche quando era buio
e le ombre
fingevano di andare
via da questa terra
per non tornare mai
al cuore di tutte le cose.
Loro mi stanno odiando
per ogni piccola perla
dimenticata
sul
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Notturni desideri
hanno i tuoi sorrisi,
mentre io mi sfilo
da un peso giornaliero
e seguo il tuo profumo
salendo le scale
e non inciampo,
né conto i gradini.
su l’uscio tuo socchiuso
neppure leggo il nome,
le braccia ho aperte,
i baci ci sono
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Qual regina del bosco una grande quercia
allor nuda al cielo si offriva da foglie e ghiande
interamente ormai spogliata ma lassù su
un ramo ferma ben fissa ancora se ne stava
una ghianda robusta e solitaria, lì la vide
saltando di ramo in ramo uno
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S’apre il cielo ogni mattina
col messaggio di speranza,
con i fiori e lor fragranza
per la gioia d’ogni cuor.
Ed il giorno scorre lieto
pur se nuvola l’adombra,
poi che tutto il sole sgombra
col suo vivido splendor.
Il meriggio tosto
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Balla nell’alba
la nebbia sul colle,
al collo ha una sciarpa
morbida e bianca,
fresca si ferma
alla nostra finestra,
ti porta un dono:
un mio bacio appena nato
che donato ti è ora
come un giglio
da poco sbocciato.
Il tuo amore per me,
nuovo
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Io seguo il vento
il grillo nella testa
che apre questa porta alla magia
e affronta con coraggio e perdizione
tutti i sentieri della fantasia
con la costanza avida del melo
che dona la sua linfa al mondo intero.
Apro sul mondo
il volo
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- . -
Per amarti
io non ho bisogno
d’incontrarti
e d’averti
Tu sei Amore
metafisico
oltre lo spazio
e il tempo
oltre libido
e piacere
che annebbiano
il cuore e la mente
Io rispetto regole
imposte da condizioni
del già vissuto
Ma
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Non esistono creazioni che possono annullare
quanto sino ad oggi vissuto
in particolare quello che più ci ha fatto del male
impossibile anche solo crederlo
lasciamo quindi andare la speranza
chissà forse la sofferenza prenderà un’altra
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Vorrei volare su in alto
dove solo il vento
può disturbare i pensieri.
In questa terra troppa malvagità,
in nome del dio denaro
non si parla di pace,
vogliono la guerra fatta di soldi,
armi lubrificate dal sangue
di uomini e lacrime di
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E poi ... e poi
ho imbrattato il cielo
nella notte non di sfumature
ma di note come musica
di parole e poesia
con occhi
spregiudicati
dall’amore del fanciullo
rapito dalla fantasia
con la tenerezza sempre
nel cuore e mai
volteggiato
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Non servono libertà
per lasciare alle parole
il tempo di amare.
Stasera ho di te
questo
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Eri fra le ombre
e non vedevo
che il buio intorno
alla pelle
pallida e sottile
come il vento
di un inverno
gelido e infinito.
Eri nel silenzio
e non sapevo
che era l’ultima sera
di luna e di stelle
fra le notti nere
rimaste a
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 | Quest’anno a Natale di ferie,
e viaggi ne hai visti?...
E allora vedi,
quel che ti dissi, amico è indubbio:
ch’è cosa lunga, e dura la faccenda...
Ad ogni tappa il boia si trasforma,
e a quanto pare mai ne verrem fuori.
Dovremmo porci noi
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 | Cara amica mia
l’ho sentito il tuo dolore
trapassarmi il fianco
e fermarsi nello stomaco
come una lancia
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Sovente torno in quei vicoli perduti,
profumi inebrianti impressi nella memoria,
odor di muffa e cantine, iuta e semi d’amore.
Venticello di borgata a rubar voci
e grida di bambini in gioco,
anime ad incontro e scontro nei vicoli stretti del
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Seppur con la benda agli occhi
s’alterna il passo
su stelle senza rotta.
L’impronta immobile d’occhi
della stirpe veglia
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 | Quale fiammella delle fanciulle in fiore
lenta consuma all’ombra delle sere?
Brevi sgomenti, palpiti d’amore,
ebbrezza d’imminenti primavere.
Sempre d’amore parlano a tutte le età le donne
dentro il recinto delle loro gonne,
ed a maggior ragione
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| La foglia del platano dal vento portata
assai lontano a terra giaceva in attesa
di seccare e poi marcire ma un fil di voce
avendo ancora al passante che il passo
muovendo per schiacciarla stava disse
la tua ma pietosa mi raccolga e ascolta:
noi
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| Foglie ingiallite dall’albero
caduche.
Immagini di tetti, campanili,
nello specchio lacustre,
impresse,
confondono il reale.
Il profilo dei monti
indietreggia al mio avanzare.
L’animo si distende
in quel lieve sciacquio
interrotto dalle dita
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 | L’hai messo in castigo sì
con il muso girato verso il muro
sempre ti becchettava sui piedini
faceva male
non si deve impermalosire
il tutto a fin di bene
deve pur imparare a vivere
non deve approfittarsi del suo colore
che tenerezza può
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| Povera stella
brillavi
splendevi
calore effondevi.
E poi... improvvisamente
fendente
lancinante
l’epidermide squarciata.
Rivoli rossi
sgorgano
scorrono
scemano.
Contratta
rinsecchita
spaurita
ti senti svuotata.
Sopravvivi
seppur
germi
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336114 poesie trovate. In questa pagina dal n° 7291 al n° 7350.
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