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Le 240799 poesie pubblicate in esclusiva
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Canto la donna strappata alla notte,
con le costole rotte dal silenzio,
quando la porta sbatte e lo scuote
un nome urlato senza consenso.
Canto la donna che ingoia l’offesa,
che lava il sangue dal pavimento,
che all’alba appare quasi sospesa
tra
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Pensieri
immagini che si rincorrono come a voler fuggire
per non essere imbrigliati
in un mondo che di bello non ha proprio niente
ogni dì una novità si sparge sul selciato
creando infinito disagio
niente più che inciti alla vita
se non quegli
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Quante volte ho pianto da solo negli anfratti di un ospedale
quante volte ho pensato alla morte per risolvere la disperazione dei miei occhi.
Nei corridoi dell’ospedale ho imparato a resistere nel tenero vento di Gesù
è sbocciato il coraggio di non
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Inatteso l’amore si fa sentire
profondo come ferita che guarisce
antico come primo respiro del mondo.
Non urla, pulsa...
Pulsa nelle vene della terra stanca
nei cuori spezzati che non chiedono più nulla
nelle lacrime cadute senza testimoni
in ogni
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La notte mi ha deriso
non è più il mio rifugio
il ventre che prometteva
nuove danze e le ferite
aperte dalle lame sottili
affilate sopra il cuore
che batteva senza sosta
un pallido respiro, nero
con le ombre del sentiero.
La notte mi ha
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Impazzivo per te
andai alla fonte
quella del mio vivere
e lì non ti ho vista
all’ora presi il treno
per cercare il tuo viso
veloce andava
fra le finestre aperte
nemmeno lì ti trovai
tornai sui miei passi
là, alla sorgente
di quel tutto mio
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Nel nulla che si frantuma
si disperdono i giorni
come fossero solide ore
messe in fila
per far dispiacere alla luce
nel niente che si consuma.
Frammenti sotto le dita
feriscono la pelle
lasciando tracce al buio
che si scompongono
in attimi
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Follia scabrosa di un incisore ladro di sogni
fuliggine di versi sporcata dalla cenere del fuoco
o poeta segno bipolare di un pianto di stelle.
Bellissima malattia di un cielo colmo di arcobaleni
sporca penna che scrivi le tue amarezze sulla luna di
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Nel vuoto che dilaga e tutto inghiotte,
lo sguardo tace, spento dall’orrore,
la carne vive il peso delle botte,
la vita sanguina del suo dolore.
Tra i rovi che si intrecciano sul petto
restano segni amari, cicatrici,
prigionia oscura che divora il
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Sillabicando si ritorna a scuola
undici mosse giuste da inglobare
una con l’altra unite all’inventare
quella strofetta a tempo che consola.
Sillabicando ecco la parola
un gioco da impostare e coniugare
coi timbri e con i toni del rimare
col punto
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Ci sarà pure una motivazione
per cui tutto sembra andare a rotoli
cercare aiuto per l’incomprensione è dovuto
onde ricominciare ad usufruire di quel pacchetto
che una volta con fiducia si faceva sentire
mettendosi in mostra allorquando con fare
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 | Non posso che dire grazie,
perché hai preservato la mia luce,
sei la mano che accarezza,
prendendo per mano il tempo che scorre.
Mentre il vento sussurra storie
e scolpisce ogni anno volato,
tu hai accompagnato la vita,
con curiosità e dolcezza
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| E’ Natale, Natale per tutti,
Gesù è nato nella grotte,
i Re Magi sono andati a trovarlo
portando oro, mirra ed incenso,
ma questo per me non ha senso.
E’ vero, è Natale per tutti
che hanno la gioia nel cuore
dove alberga soltanto l’amore,
ma non
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| Il Natale mi ritrova stanca
con dita che sfiorano il gelo
e il sospetto lieve
che il mondo chieda
più di quanto si possa donare.
Le strade scintillano tese
invitano con grazia fittizia
a entrare nella loro festa
ma basta un passo
e già sento
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| Danza le mie albe
vola le mie notti
la luce arriverà
e sarà un ricamo
il ricordo del buio
avrà aloni di luna
attorno alle nubi
e nessun dolore
da tessere nel cielo.
Danza le mie stelle
la pelle che muore
sulle labbra chiuse
da un respiro
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| Ripenso e corro sui miei passi
dove ho lasciato cadere emozioni,
ho cercato in quel parlare senza voce,
una carezza nel cuore
dove hai seminato amore
e, nelle mie mani che hanno stretto forte le tue,
ho sentito la vita finire tra lacrime e dolore.
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A cuor pulsante ed anima stravagante,
arranca e spera la sfera del mattino,
alba sognante, fessure ad aprir al sol dormiente.
Qual sogno di libertà vagante non vide il buio,
qual sogno sognante e veritiero,
alzò in volo come farfalle,
aria pulita e
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Di ombre e di luce
si schiude il cancello della vita
che porta a questa spiaggia
dove il vento soffia forte
e le lacrime si specchiano
in acque torrenziali.
Di abbracci e calde parole
ti avvolgerei,
come maglioni di lana grandi e morbidi
a
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Tormento trafisse l’animo,
che’l cuor era sì disadorno,
notte buia si profuse
nell’abisso del profondo
Tutto volse all’infimo,
tetro divenne intorno,
mal umor si diffuse,
scomparve color di sfondo
Or ov’era Amore?
Rifugio d’un peccatore
da
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La mia valle
gronda di sospiri
e le sue notti
sono colme
di abbraci e baci
di vita vera,
l’amore è là alto
che dispensa gioie
aiutato da: stelle
luna e vento
che si fa brezza
appena trova
una fonte di luce.
Ed io che adoro
di questa
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La luce dei sogni illumina i tuoi occhi infiniti
il fiore della tua bocca brucia di baci rubati alle nuvole.
Amo il tuo essere taciturna e passionale del sole
guardo le tue braccia robuste radici di un abbraccio.
Ascolto il brusio che respira il
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Rabbia solenne s’instaura
quando per non essere di troppo tutto pare eclissare
nulla che debba di nuovo porre
un minimo di comprensione
per un cambiamento inatteso
fuorviando situazioni inadatte
a percorrere la strada del silenzio
ripercussione
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In attesa delle prossime feste
c’è chi osserva la volta celeste
che di giorno esprime infinito
nella notte un incontro stupito
nello spazio transita il tempo
con la luminosità dell’Olimpo
chiaro scuro caffè latte al mattino
alla sera solo
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Non seguo voci vuote né sottomesse,
né i canti di un potere inginocchiato;
cammino contro il buio avvelenato
che spegne ciò che resta nelle essenze.
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La notte erge le sue false promesse,
predica un vangelo deformato
che tesse menzogne in ogni
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Tra le corde del vento
resta un tuo riflesso chiaro,
un passo che non sento
ma che mi sfiora lieve,
come un pensiero raro.
Non cerco più risposte,
solo un respiro buono,
un lampo che mi sposta
dal buio che mi tiene
e scioglie ciò che
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Tu che cammini lieve
tra i pensieri degli altri
come vento che conosce
la strada dei cuori.
Hai mani che non chiedono
ma offrono silenziosamente
come se la gentilezza
fosse la tua lingua madre.
Nel tuo sguardo riposa
la saggezza antica
di chi ha
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Se il vento soffia
se il buio inganna
se siamo soli
la pelle sogna
nuovi desideri
e le labbra unite
in una danza strana
la pioggia chiama
una nuova terra.
Sei il buio scende
la luna prega
un nuovo cielo
da accarezzare
le stelle
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Mai avevan intravisto
un cielo tal plumbeo,
né mai respirato aria tal rarefatta.
Profumo di rose e ciclamini
un tempo alitavano
i miei fratelli di Gaza e di Rafah.
Pane caldo, latte e miele
e fragole alla panna gustavano
i miei fratelli di
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La mia sera
chiama e non chiama
ma ama il pensiero
che sale e non conosce
il scendere, pulisce
il tramonto e lava
la luna e le stelle
perché, lei vuole
che
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 | Dicembre ti trova lieve,
con il cuore che ascolta piano
il passo dell’inverno,
e il respiro caldo del Natale.
Cammini tra luci dorate,
custode di piccole speranze,
e ogni giorno è un fiocco
che si posa sulla tua storia.
C’è un silenzio che ti
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Nel chiarore che sgorga dall’alba sottile
ho raccolto il tuo nome tra fili di vento,
come un suono che nasce da un gesto gentile
e si posa nel cuore con lieve sgomento.
Tu sei l’acqua che sfiora la riva segreta,
sei la luce che filtra tra il verde
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240799 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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