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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: bludragonseeker - Antonella Dadone - Marco Langmann - Egidio Capodiferro - DaddyDago |
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arrivederci notte mia con gli occhi stanchi di medicine
nel silenzio del mio sonno la mia anima scrive nude poesie di verità
vola la rondine nella traiettoria luminosa delle stelle
l’emozione fortissima dell’attimo stilla la santità delle parole
nel
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Quando il gelo riesce a far comprendere
che l’esistenza è solo un attimo
converrebbe mettere a tacere quelle sottigliezze
che in particolari momenti sanno esporsi come mai
ognuna con il proprio fardello
potrebbe fare da guida a chi per il proprio
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 | Gli occhi le luccicano
e un sorriso,
sognante,
la illumina,
di sè compresa,
spingendo la carrozzina
al tepore della primavera.
E’ tutta sua la luce
e dolce il giorno
mentre la gente intorno
scivola via
come a farle ala.
Si è chinata ogni
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Domani è un bel bimbetto
al buio con mezza faccia
nell’angolo nascosta
non frigna e non minaccia.
È fatto proprio apposta
e il gioco è il suo diletto.
Domani è un ragazzino
sta giù sotto il portone
e canta a perdifiato
un’ultima canzone.
Mi
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S’erge maestosa
l’avita rocca
pregna di ricordi
di sudate maestranze
Scorre d’impeto il fiume riottoso
fra sparute rocce,
fuggono i rimorsi
e le lagnanze
Al veder tal possanza ed eleganza
che l’animo sommerge
al cospetto di
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Vi cerco, ancora vi cerco dentro me
e son sicuro vi troverò
in quella luce che mi accompagna
dall’alba al tramonto,
lo so, sarete lì
eppure ora non vi vedo
e a volte credo d’avervi davvero perso
poiché in me è tanto il vuoto
che più non riesco
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 | È un essere alquanto strano
che illuso vaga nei sogni sui,
con passo leggero cammina piano
sotto le stelle che sanno tutto di lui.
Non ha né piume, né squame, e nemmeno le ali
ma brilla di proprio in momenti speciali,
e chi lo incontra non sa cosa
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| nel silenzio dei miei occhi stanchi cadono le gocce delle medicine
offro la mia malattia al calice del sangue di Cristo
luce autentica che invita alla danza
a mani giunte rompono la tenerezza del cielo
o pianto delle mie ginocchia arrossate dalla
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| Ancora poco più di un mese da attendere
e già sei in fibrillazione
per quanto d’ora in avanti farà volare la fantasia
un vero tunnel dove districarsi risulta talmente inutile
visto quanto nel tempo si è radicato
ogni volta si aprono strade sempre
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Solo gli amanti
pregano le stelle all’alba
perché non spengano la tenebra
e solo chi ama
brama le ombre
quasi fossero un altare
dove santificare la pelle
con la propria lussuria.
Solo chi non ama
vede la follia delle lune
come se fosse una
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A specchio tondo, tornano sogni
ed acque zampillanti a ciel sereno,
fiabe a nascere spontanee,
valli fiorite e tanto sole a riscaldar il cuore,
soventi tornano stagioni brulle,
colori armonici ed immensità d’amore.
Fiabe a raccontar storie
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nei successi vestiamo il sorriso dei normali
intenso verso della gioia
non dimentichiamoci di Gesù che si sporca le mani con noi
fratello nostro che ci accompagna dolcemente nel buio
quanto fanno male i nostri fallimenti nel silenzio delle preghiere
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Laggiù in quella valle amore per il prossimo
con slancio incredibile
avrebbe voluto riuscire a dare loro soccorso
impossibilitato per il solito motivo
arrendendosi all’evidenza
cosa tutt’altro che gradita
ha collaborato ad un inizio
che nel
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STRADE
Nastri si stendono per piani e monti,
ponti di asfalto e terra battuta.
Uniscono sconosciute genti e lontane:
saluti, inattesi gesti fraterni.
Grazia per popoli, quando cannoni
invecchiano erosi da ruggine rossa.
Guida di amori ansiosi:
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Il vento dell’ipocrisia
ha spezzato la spiga
che cresceva al
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Piegami al piacere
come carta tra le tue dita,
seguendo linee invisibili
che solo tu sai tracciare.
Schiudi il mio respiro
in arche di sogni
pronte a salpare nel vento.
Se mi modelli lentamente,
nella piega più segreta
ritrovo il senso del
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Se’l Dio che move
la Natura a tutto tondo
come di Giotto il cerchio
e l’orbe umano non dismuove,
che’l torpore ha di sfondo,
allor ancor maggior prece
cerco, ahi lasso,
che stanco son di codesto cammino
Assai mesto mi colgo
pur io, povero
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Se mi farai male
uscirò dal mio cerchio
e pronuncerò il suono
delle antiche rune
quando il sole morente
oltrepassa il tramonto
e diviene notte
nel tempo di un sogno.
Se aprirai ferite
udrai il mio lamento
simile a una danza
che maledice
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 | Ho conosciuto il tuo essere per un breve attimo,
eppure, oggi, come un eco distante,
ti penso, come se il tempo si fosse fermato,
un eternità trascorsa in un battito di cuore.
Avrei voluto dirti tanto,
ma le parole si sono smarrite,
intrappolate
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La sensibilità è un dono raro,
un modo di sentire il mondo in modo più chiaro,
è un’antenna che capta ogni vibrazione
e traduce le emozioni in un’acclamazione.
È un modo di essere vulnerabili,
di aprire il cuore e l’anima alle esperienze,
di
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l’emozione scivola nel cuore del tramonto rosso di silenzi
lodo inebriato l’esile fiore bagnato d’una goccia di purezza
canto la dolcezza delle stelle che orlano la tavola infinita del cielo
m ubriaco della bellezza della creazione miracolo senza voce
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I nodi della storia
un po’vicino a te
il giorno venticinque
li bevi col caffè
americano o altro
ancora non si sa
salito sullo spalto
con lady libertà.
Che guerra e che battaglie
inglesi ed australiani
tedeschi con francesi
e sotto gli
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Con gli occhi attenti
ti guardi attorno
in questa casa
ch’è tua nuova dimora,
cerchi chi ti dirà dove sederti
seppure ogni posto parrà giusto
nella casa del Padre,
giacché con anima e cuore
ti sei donato a noi
anche nel lungo percorso
della
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 | A passi felpati,
lenti e compassati,
ogni attimo, tutti i giorni,
inesorabile si avvicina,
soffia con fiato sul collo
e si sente arrivare,
senza infastidire,
anzi è rassicurante
persino confortevole.
Non spaventa,
lascia una sensazione
di
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Piangi per il nostro amore
piangi per la luna
perché porti via le stelle
in modo che non si veda
il nostro respiro nella notte.
Piangi per la nostra fine
rimandata tante volte
dal destino che dice bugie
promettendo perdono.
Piangi per un
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La solidarietà è un ponte che unisce
due anime, due cuori, due destini,
è un gesto di comprensione, di empatia
un modo di dire "sono con te".
È una modalità di condividere il peso,
di alleggerire la sofferenza,
di essere presenti, di essere
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Nel silenzio dell’alba risuona il canto
di chi ha scelto la libertà al pianto,
non un grido, non un lamento
ma il respiro crudo del cambiamento.
Scalzo tra le ombre d’un sogno scucito
cammina chi ha perso tutto ma non il dito
puntato contro il
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Oggi, in un assordante silenzio
è morto il vescovo di Roma
attorniato da un
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Non esistono situazioni che potrebbero depennare
tutto il marcio che nell’esistenza incontriamo
anche quando l’amore vorrebbe altrimenti
tutto pare essere ben radicato
in frangenti che neanche noi conosciamo
tutto si diverte a farci dubitare di
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Fiori impollinati
sono adesso frutti
spessi o diradati
la raccolta a giugno
col tempo che ascolta
di ciliegie un pugno
e’ questa la natura
che con spazio e tempo
nel suo ciclo perdura
natura e’ libertà
è in questo accento
che questa
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marciavate con l’anima in spalle nelle tenebre lassù
nel silenzio non parlavate della morte
nei vostri occhi si scioglieva il sorriso di giovani apostoli
il cammino della libertà la bandiera vi terrà alzati
il sacrificio di voi giovani romperà il
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AMORE
Oscurità della sera, ancora incerta.
Piccolo pezzo di terra scura
scovato nascosto tra neri cespugli,
complice dono della natura.
Guizzi di luci di auto lontane
nell’attimo imbiancano l’amica siepe.
Appare ancor più bello il viso
come di
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E la vidi
in abbaglio di luce,
quando era pensiero
in tormento, ristoratrice
E la bramai,
com’ella era in riluce
ed ero sì fiero
del suo sguardo ammaliatrice
Gesta d’altri tempi
accorsero alla languida mente
mentre fuggiva il passato
Non
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lla bellezza del sole riscalda la notte malata di silenzio
gli esili fiori colorati asciugano le lacrime informi della depressione
sento la primavera danzare nei miei occhi stanchi di medicine
lodo inebriato l’intensa calma della primavera
voglio
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la bellezza del sole riscalda la notte malata di silenzio
gli esili fiori colorati asciugano le lacrime informi della depressione
sento la primavera danzare nei miei occhi stanchi di medicine
lodo inebriato l’intensa calma della primavera
voglio
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Radici aggrappate all’abisso,
tra sussurri di memorie di sale,
là dove il cielo si screpola
e la scogliera respira vertigine.
Fragili naufraghe dai colori stinti,
danzano leggiadre nel vento,
promesse scomposte,
attese che tremano,
speranze
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È primavera, lo guardo al cielo
di un blu intenso
adesso riposo le mie piccole membra
dopo aver ripulito l’ennesimo camino,
in primavera si sai fuochi si spengono
è il momento di pulire i comignoli
così come le canne fumarie.
Ora però sono qui
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Se van alternando por el camino
hacièndolo difiicil de llevar,
siempre fuè asì y no lo entiendo
pero esto me cambiò el destino.
Altos y bajos como en las mareas
que una vez te ahogan otras te resecan
como en un desierto arido
que te queman hasta
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Ed arrivasti con docile bramosia,
enfasi e sorrisi ad esploder sereni,
venisti d’amor sincero,
beatitudine e benevole avvenenze.
Venisti ad alzar sguardo al cielo,
sul balcone di fronte al mondo,
“Buonasera”
dicesti; amorevolmente con enfasi
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Dicette ‘o core all’anema:
“ Sì sulo sanzaria
nu sciuscio ‘e viento favezo
na brutta malatia!”
L’anema rispunnette:
“ Guaglio’ è corpa mia
si ‘o tiempo ca te tocca
tu ‘o pierde c’ ‘a poesia?
Fatte passa’ stu vizio
e pienze sulo a me.
‘A
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Avrei dovuto scegliere
un albergo qua un albergo là
per vivere
meglio se ai piani alti
col cielo in faccia
e solchi di
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mentre io sono nel buio sbocciano i fiori
una fioca luce riscalda la notte
attorno a me canta la bellezza di un amicizia vera
intensa danza dell’aurora
l’emozione della nuda verità della poesia esplode nell’affetto più semplice
merito di vivere e non
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 | E nel tuo sguardo,
ho visto il paradiso
che Dante ha scritto
nel suo poema più bello.
E nel tuo sorriso,
quella primavera
appena sbocciata,
tu, figlia della luce,
come una vestale
ai piedi della Dea Astarte,
che a te ha donato
una bellezza
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| L’ardor occhi negli occhi,
sulle sponde di doppi poli gravitazionali,
cattura quel volo di cuore e gloria
della vivacità del nostro petto.
Densità d’universo e di libertà
battezza or l’antologia più vera
di quei respiri magnetici in
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| TI VEDO IN OGNI LUOGO
I miei occhi mi fan vedere
quello che non esiste,
sono come i miraggi del deserto.
Come l’acqua
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| Quanto può essere difficile adattarsi
a quanto dintorno circonda
qualunque sia il motivo per il quale
dobbiamo eccellere pronti a creare come un ponte
onde condizione sia all’altezza di eventi
che non sempre risultano accettabili
in stagioni
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 | La vita è ingiusta,
non uguale con tutti,
uno pianta l’albero,
l’altro raccoglie i frutti.
Si percorre insieme
lo stesso cammino,
uno fa tanta strada,
l’altro si ferma vicino.
Chi vive nell’agio
chi in povertà,
per quale motivo
nessuno lo
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Questo cielo
è nemico del giorno
e sussurra le notti
con strane nuvole
disegnate da un vento
che ti ha vista morire
lentamente
in un tempo lontano
dimenticato dalle ombre.
Questa luce
è vicina al tramonto
e mi chiede memoria
per tutti i
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E’ passato Francesco
quasi in silenzio
ma era sorridente
regalava la speranza
andava sempre avanti
non parlava della morte
il suo sorriso
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La tua assenza è un inverno senza fine,
un gelo che mi penetra le ossa,
un vuoto che mi divora l’anima,
la tua voce un canto di uccelli lontani
che mi lascia solo con il silenzio e la malinconia.
I tuoi occhi, due stelle che brillavano nella
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Cammini tra gocce e sole
su prati bagnati le viole
ricami cuscini di fiori
i nuovi amori colori
gruppi di nuvole alleni
nel campo azzurro gli schemi
ho camminato al tuo fianco
tra pioggia e sole mi stanco
non so dove andrai
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Prendiamo la vita e quel che da’
discese e salite ed iniquità
bellezza ed affinità.
Prendiamo amore e fraternità
amici e nemici con tollerabilità,
ed ogni scoglio esaltiamo con maturità.
Prendiamo uguaglianza e affidabilità,
animo cordiale e
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il suo sorriso scioglieva i cuori induriti degli ultimi
voleva stare con la gente nella sua disarmante normalità
nel silenzio dei suoi occhi ha dedicato se stesso alla vergine Maria
era un pastore semplice che ha spalancato le porte della Chiesa a
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Ti bramo primavera
entra a illuminare
mura opache d’inverno...
risveglia la speranza
letargica distante
fà che essa sia
tangibile, generosa
non per bisogno
nè per completare
nè per conquistare
ma per continuare
ad imparare
dall’ infinita
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Nel pentagramma della mia vita
ci sono molte note stonate
e ormai la musica è finita
il silenzio mi tormenta le giornate
Il “mostro” si compiace del suo agire
riuscendo a distruggermi le ore,
sono ore scure da morire
e chiedo la pietà al mio
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Nella mia vigna i grappoli son grigi
le foglie rosso ferro plasticate
il campo tutto bozzoli e vampate
e il vino verde e ricco di prodigi.
Nel mio orticello alberi di pietra
i frutti color fumo belli grossi
scomparsi sono i nidi e i
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Siamo stanchi di pregare
per questa danza oscura
che inganna le anime
e pretende di insegnare
il tempo e il suo scorrere
verso un nulla che spaventa
e che apre le porte nere
di un inferno che è già qui.
Siamo stanchi di seppellire,
bruciare
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Giorno dell’Angelo ma meglio noto
come di Pasquetta e si accendono
i ricordi di giorni assai ormai lontani
Motta Visconti paese dove piantate
stano le radici mie i genitori e tre
dei quattro nonni dove in quel giorno
in questo di Pasquetta giorno
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È un’isola
dove la pioggia
ricorda i suoi capelli,
dove la terra così argentea,
sabbia e calcare,
su cui sembra riposino le nuvole,
ricorda la sua pelle
così delicata
che arrossiva
a un sorriso o al tocco
leggero delle dita...
Qui la nebbia
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Cara/o Stefania Siani,
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