Dovreste e dovremmo  
attinger acqua limpida, 
aria a trasparir di verde azzurro,  
anime divelte ed aggirar mondo. 
Annaffiar aiuole e campi in fiore, 
pioggia e rugiada a rifocillar amor e gloria. 
Dovreste sostener in equa giustizia vite e diritti,
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        Mar imponente e supponente, 
ibrido e inafferrabile, tormento fatiscente, 
anima saccente, ombra oscura a coprir mente. 
Possesso a posseder ira furiosa e rabbia 
cuor gelido e malevola comprensione, 
sfociar come uragano devastante, 
calci pugni e
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        Amor dinamico ed avvenente,  
eccelso ed eclatante, 
di giunco ed ilare e lieve 
neve a scender dal cielo. 
Amor di tutto e tutti,  
sentimento ad elevar spirito e mente, 
cuore ed anima, ed amor sociale,  
passionale a brividi febbrili. 
Anime a ricolmar
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        Andammo ad incontrar il buio, 
la ripida salita e negli occhi l’inferno umano. 
Andammo silenziosi ed annientati dalla paura  
ed un cuor agghiacciato di terrore, 
fu il tempo dei morti viventi. 
In quel treno non crebbero rose e ciclamini, 
non fu
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        Lo sai? O non lo sai? 
Cos’è che comunichi rumore 
bistratti nell’orecchio blaterando ipotesi irrisolte, 
lo sai, o non sai, non so niente. 
Forse dovrei sapere e cosa dovrei sapere? Lo sai? O non lo sai? 
Segnali di un orecchio che bisbiglia e
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        Ovunque volgi lo sguardo 
l’orrore riappare negli occhi 
di quei derelitti che a lungo  
hanno fissato la morte, 
causa scellerate leggi razziali. 
 
Deportati da aguzzini  
che ubbidiscono come marionette, 
telecomandate da un vile codardo  
che voleva
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        Le vittime d’una legge razziale 
camminano lenti, col capo chino 
sembrano avvolti dentro una spirale 
sono tormentati da un aguzzino. 
 
Quando domina la forza del male 
l’uomo si trasforma in un manichino 
per ubbidire a un ordine maniacale 
e far
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        Ad Annunciar il tempo, 
fu tragica fine, il tuo tempo, 
ove sogni aprivan le ali 
per librarsi nell’umana libertà, 
che con vigore e volontà  
scavavano gallerie su verdi prati  
per rinascer a vita nuova. 
Or un cupo e torrido silenzio, 
urla e grida la
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        Ad alitar amore fu alito di vento,  
fuoco acceso a conservar la brace, 
soffio furente ad attraversar il cuore, 
brividi di freddo e scottature. 
Saman ad amor di vita, 
viaggio da intraprendere in due, 
tenerezza a morder le vene, 
passo felpato per non
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        Sarà la volta buona sinceramente ci credo poco 
vedo già all’angolo qualcuno che potrebbe intralciare 
si dovrà pure arrivare alla fine 
niente è eterno  
ogni cosa deve avere un limite 
 
proviamo a depennare incertezze 
ne va della salute  
è tutto da
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        S’accasciano stremati i martiri di guerra, 
ed in ogni cuor di mamma un lumino accende, 
figli perduti a logorio d’un’illogico potere, 
dispersi tra campi senza nome e croce,  
anime ad insanguinar la terra. 
Ammucchiati come cataste di legna, 
in fosse
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        Narcisista patologico, 
grande adulatore, 
estremizzi le parole. 
Sai come ferire, 
ti senti potente, autoritario. 
Il tuo comportamento,  
ti dà soddisfazione. 
Sei un manipolatore, 
tuo desiderio annullare 
la volontà altrui. 
In perenne
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        Credetti di non pensar e pensai, 
pensai al mare, al vento e 
alle nuvole disorientate, 
pensai a quel che pensai, 
e venne il tempo del ricordo. 
Credetti d’abbracciar il mondo ed esitai, 
volo di gabbiano sulla cresta dell’onda, 
pensai di pensar e non
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        È sparito l’azzurro 
cade neve sul cuore 
nuvole molto scure 
nascondono la
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        Ad anima nuda e viscerale, 
abbiamo trainato giorni e 
notti una carcassa immane, 
e disperate grida a perder e disperdere, 
ma, la vita cadde,  
rudere sbriciolato dalle intemperie, 
freddo, ghiaccio e polvere a corrodere. 
Testa bassa ed
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        Non v’è animo gentile o benevola riservatezza 
che può sopperir all’arroganza. 
Veemenza e scaramantica delicatezza, 
individuale e mistica dolcezza. 
Fratellanza in amichevole compostezza e 
umile saggezza. 
Nulla Può!  
Indissolubile arroganza sorella
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        Ad uguagliar la donna è una peonia, 
sfumata di lilla al viola, 
pistillo giallo d’amor espanso. 
Donna maliarda ed attraente seme ad attecchir la vita, 
dama di corte a moderar un esercito di guerra. 
Ad ombre affini e luci smerigliate e 
di soffuso
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        Mi manca il respiro! 
Sollevo le braccia 
e con le mani tasto in alto, 
cercando di afferrare l’aria 
che scappa via 
dentro questo tumultuoso paese 
che mi imprigiona. 
. 
Graffio i muri, 
voglio uscire, ma più ci provo 
più si restringono le vie di
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        È deserto il sentiero dell’armonia. 
 
La maldicenza è l’insano piacere 
di chi si comporta in modo capzioso 
l’arma preferita dall’invidioso 
che occulta e distorce la verità. 
 
È malattia che costruisce barriere 
il detrattore è persona malvagia 
che
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        Si perse la parola in quell’angolo di buio 
e anche l’azione del corpo parve smarrire il retto movimento, 
ogni gesto assunse una logica diversa 
e pure l’oscura ombra si vergognò di sé stessa, 
e mentre tutt’attorno il vociare perse consistenza 
un
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        Violenza è il rifugio dell’ incapace 
non è forza ma debolezza estrema 
di chi vuole sembrare molto audace 
e non capisce qual è il teorema. 
 
Ogni tipo di violenza ha lo scopo 
di frantumare i sogni delle donne 
la vittima gioca al gatto col topo 
muore
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        Libertà, mia libertà che ti nascondi a me 
nelle pieghe di una verità ch’è fumo agli occhi  
e nebbia al vento che va, verso l’ignoto va... 
Oh libertà, sfuggi ora da queste mie mani  
così fragili alla vita, che nel domani va 
ma non si riconosce in
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          | Soffri al chiuso 
le parole sferzate. 
Soffri al chiuso 
le sue nocche serrate. 
Taglia (ahia)... 
il respiro in un pugno. 
 
Piega il virus 
la sua forza vigliacca. 
Piange il vinto: 
tu non chiami i soccorsi. 
Prega adesso 
che non sa più
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        "Scrivi poesia a ciascuna 
chiusa tra omertose mura 
quarantena indifferenza 
vittime violenza". 
Ordinò regina luna piena 
subordinando notte serena 
evocando libertà progioniera 
auspicando si avvera! 
Insana umanità 
fin quando figlie scorderà 
in
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        Una luce nel buio, un passo ancora 
e coraggio e speranza si poseranno 
con nuove ali, 
al nascere di una nuova alba. 
 
Ma ogni alba, 
ha l’amaro del ricordo, 
dei binari di morte 
dei fumi che inorridivano l’anima, 
 
dei passi sincronizzati dei
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        La rabbia quest’oggi sembra proprio senza confini 
domande su domande per un perché che mai avrà risposta 
ammuffiscono nel cuore celebrando la loro sofferenza 
 
ovunque sorrisi si perdono 
gelosia prende il sopravvento 
in questioni che non avranno una
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        Forse è dogmatico destino 
ciò che sento sempre vivo 
e mi fa vibrare d’emozione 
in notti bianche per sognare. 
 
Occhi aperti a immaginare 
trovarmi fondo Cuore 
del mondo or subliminale 
che ha smesso di pulsare. 
 
E lottar a spada tratta 
ove non
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        Piccola Anna fragile e forte 
dalle domande immense 
scritte fra righe di spine parallele 
e incomprensibili confini: 
 
Dove fuggì la ribellione 
dove si nascose la dignità? 
Fra condizionanti profezie, ingenuità furiose 
nella folle paura di sfidare
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        Quando si dice il destino 
inutile fare tante previsioni 
è questo un amico da legarsi al dito 
 
onde non tralasciare 
il ben più piccolo particolare 
. 
in ogni dove si rispecchia 
parole problemi viaggiano 
come un treno in corsa 
 
allertando quanto
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        Piccole ombre nude, spaurite 
fanno capolino dalle rovine 
di una vita creata su misura 
per chi è vittima degli eventi 
decisi dai nuovi e grandi potenti 
di questa esistenza senza memoria. 
Piccole ombre nude 
dentro macerie senza più nome 
in balia di
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