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#Piangere
Le 175 poesie pubblicate con #Piangere |
 | Avevo una casa
una famiglia
un tempo che era mio
e l‘ho perduto
dentro una stiva,
ammassato
tra sogni e violenze
qualcosa che non percepivo,
solo un relitto che ti porta lontano
dentro un mare che sa di dolore.
Ammucchiati tra letame e
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Signore
tu li senti i discorsi di questi nostri vecchi
che narrano sventure antiche, assieme
a quelle nuove: figli e nipoti senza un avvenire.
Sono giorni senza respiro
rami secchi senza foglie.
Giovani dai sogni vuoti
siringhe senza
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 | Mattonelle spurgano il passato
ove un tempo lucciconi
si appropriavano di quell’ossigeno
onde non perire
alla presenza di anelli di dolore
come burattini
pretendevano di carpire
gioventù negata
sensazioni ritornano
mani legate
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Da te vengo ogni tanto e col cuore ti parlo
quando sola e persa mi sento.
Fra brandelli di nuvole stringo
quel filo che da te non s'è mai interrotto.
Sono umide parole, come note di pioggia delicata
che si posano sul primo profumo dei
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L'imbarazzo nel cuore
nel dover affrontare
incontri casuali,
più volte desiderati
ma che, se concretizzati,
rovesciano i poli...
L'equilibrio è precario
per un'animo fragile
che resta sospeso
tra gioa e
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È lontano il pozzo
e già scivola nel suo cuore lo sgomento
Sono scalzi i suoi piedini
ha una brocca sulla testa.
Sono tante le ore di cammino
lei è in fila con altri bambini.
Aisha piange per la fatica
mentre attraversa la valle.
Chiude gli
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Ti specchi in quel candore
ove briciole di fuoco
svolazzano alla ricerca
d’un punto d’appoggio
dove mietere impressioni
di un mondo che più non è
solo amore persiste
troppo forte il sentire
tormenti deve abbattere
piccoli grandi
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Cosa aspetti
a dare un tocco diverso al vivere
non vedi che tutto rifulge
allontana quei lucciconi
che solcano il viso
sorridi al nuovo
un arcobaleno di colori è la vita
distruggerla non conviene
fai marciare questi versi nella mente
non
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 | Appena potato il salice
già piange con nuovi germogli.
Fuori stagione le sue lacrime nate
presto moriranno col gelo che pure verrà
fuori stagione inatteso.
Nulla più ormai sulla terra stuprata
segue i passi segnati e i sicuri
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| Piange il cuore
sommerso dalla felicità
come lucciola svanisce
per non ritornare
parole di fuoco
stilettate inattese
lama
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| Al sorgere del sole
esci
inviando un messaggio
travestito di sorriso
“buongiorno amore
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| Quanti giorni
ho pianto
al buio ubriacato in orge,
cancellare
i versi del dolore
mentre
un canto di quercia
mi accarezzava
per respirare sulla speranza,
come un’onda
sul suo corso del tempo,
si allunga il sole
nel meandro del
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| Ti vedo ovunque
non sei qui con me
C’è chi piange
ché dentro non ha niente
Io
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| Un fazzoletto dove affogare pensieri
ardenti stille impregnano quel lembo
non esistono pene più grandi di un dispiacere
carosello di lucciconi si fanno spazio
onde alleggerire stressante peso
immenso turbine cattura
veglia nella notte la
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Occhi di pianto senza lacrime
un sogno sepolto dal dolore
che grida senza voce.
Signore dei cieli e dei pianeti
scendi dalle tue nuvole
e guarisci queste piaghe.
È fermo dentro al cuore il rosso
cielo del tramonto, si sente nella notte
un
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Duro resi il mio cuore come roccia,
impenetrabile era il volto ad ogni turbamento
né inumidivo gli occhi per alcun sentire.
Le gioie d’amore non mi potevano scalfire
e mi vantavo d’essere tetragono al dolore.
Ma tu arrivasti, Amante
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Sorprese a non finire
non so se ridere o piangere
gioire oppure no
improvviso è giunto questo sentire
altalena di sensazioni
rendono la vita incomprensibile
domande risposte si accavallano
amore s’impone
accantonando
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Che peccato
non poter gustare appieno
il fior fiore della vita
come macigni
ovunque s’inseriscono quelle lezioni
parole bruciano
timore del confronto s’insedia
secchi boccioli
reclinano petali
non monda il cuore
un pianto improvviso
sola
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L’amore è una meteora
scritto appena sulla pietra
con le lacrime della passione...
Sento che il sogno della notte è più soave,
il cammino tra le stelle è più spedito,
cosciente gravito nello spazio infinito.
Sogno e dalla cenere s’accende la
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Non facile seguire la retta via
verbi si incanalano uccidendo
il danno è fatto
captare tra le righe il veleno
sgranando gli occhi
insanguinata lama brilla
lacrime chiedono perdono
girandola di sensazioni
per un mea culpa non
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Sei dentro i miei pensieri Cristo
con il pianto del mio cuore,
assieme a te mi sento crocifisso.
Siamo simili
tu con le tue piaghe e io con fame e sete.
Chi sarà il mio Epulone?
Dove trovare il cibo
se la campagna non ha più erba,
se i mari
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Uno strano appuntamento
ha rivolto le ore in bavaglio,
uno stanco orologio a fissare, arresto
nelle cadenti note in origlio.
Sordo è il ticchettio carpito,
l’anima è ferita, ignuda, stesa,
barcolla la mente, timori
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Cosa si sta a fare su questa terra
se ogni piccolo particolare
non trova la gioia d’un tempo
tutto sembra incamminarsi verso il declino
ove è quello spirito che nutriva le giornate
il silenzio non più d’oro
un frastuono che fa impazzire
in una
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 | Quel sentire freddo
nelle ossa,
pietrificata
come una statua,
gli occhi vitrei
prosciugate
son le vene del suo sangue,
non pulsa il polso
se il cuore si ferma
Frammenti...
Manca la terra sotto i piedi,
son sempre lì, in
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Vorrei singhiozzare per un po’
solo per un po’
a voce alta, rompendo le ossa
per il male fatto senza avvisare
per il bene voluto senza averlo detto
per tutti quei perché che non hanno
né capo né coda.
Per questa vita che
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Il cuore rallenta in questa notte
l’ultimo pianto racconta una storia,
dalla culla del silenzio
dove i fulmini si rincorrono
nel chiarore delle stelle di chi attende e sogna
Ricordi cadono dolcemente come una foglia lungo le valli
sotto il
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 | Sono sola...
attorno a me silenzio.
Un treno è fermo
in un binario morto,
mentre la mia anima
cade nella vergogna
per la terra distrutta.
Volgo lo sguardo indietro...
vedo miseria e degrado.
Non trovo più speranza
per il pianeta del
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 | Non fa rumore il dolore
ma lo senti, oh sì lo senti
come un uragano,
assordante sirena
devastante apocalisse...
sospesa, in bilico
sul filo del rasoio
mentre dilania le carni
e manca l'aria,
dolore e gelo
si prendon per mano.
Il dolore
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 | In quel lento cercarti
fra i ricordi
dalla finestra appannata
guardo il tempo,
appeso
all'ultimo spicchio di luna.
Le luci dei lampioni,
confuse nella nebbia,
mandano qualche tenue
bagliore,
e la fuliggine
s'infiltra nelle crepe.
La
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Una musica sileziosa
accompagna
i passi
e sommesse parole
i ricordi.
Stille salate
solcano il viso
senza impaccio
lungo viali di mille colori fioriti
in dimora di Eterno riposo.
Porto il cuore
dove
epigrafi scolpite
lasciano l’amaro
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175 poesie pubblicate sull'argomento Piangere.
In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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