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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Straccio i muri
del mio vivere tutto
e sono un alpino
che difende i confini,
la valle è di me fiera
anche se non ho carriera
e mi addormento desiderando
un tutto che confini non ha,
mi sorridono i bambini
sbocciati come fiori sconosciuti
ma
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Nel crepuscolo lento il sole muore,
allunga ombre sul mondo che s’arresta;
accende rami d’ambra e lieve un fiore
palpita al vento che la sera desta.
Un dolce vocio di fronde ramate
rivela un canto segreto, smarrito,
la memoria vola fra braccia
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Mi tiene in vita il nettare di teche ogni notte distillo
creando ampolle di piacere,
mi sublimo all’ennesima potenza
cercando in te quell’ambrosia saporita
che mi disseta nel far della sera
fino a trovarmi sazio di te
ogni volta che l’alba
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C’è un luogo
dove gli addii si posano,
non come pietre,
ma come foglie.
Cadono leggere,
e nel cadere insegnano il peso dell’amore.
Non è una fine,
solo un passaggio,
una soglia che respira tra due silenzi,
una mano che resta nell’aria
dopo
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abbraccio il silenzio che parla della nostra amicizia.
vedo i tuoi occhi sorridere i brandelli di una risacca di emozioni.
ti sento vicino anima colma di dolcezza intessuta di semplicità
o sensibile fiore che cresci libero palpita in me il
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Incredibile come la vita sappia intralciare il traffico
divertendosi in maniera inconcepibile
depennando il lavoro fatto
un soffio e tutto distrugge
non resta che armarsi di santa pazienza
ricominciando a gestire la situazione al meglio
i frutti
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Lasciami vita, ti prego vivamente,
di te ormai non me ne faccio niente.
Non riesco a comprenderti,
non vedo l’ora che tu finisca.
Ti trovo senza ragioni e priva di senso,
nulla per cui potrei volerti bene.
Lasciami vita, ti prego lasciami
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Sarà un soffio di vento
le foglie cadranno
e l’Elanor non fiorirà più
qui ad est del mare
solo il deserto nero
attenderà la pioggia
e le lacrime di fiume
invaderanno la pianura
come un’oscura peste.
Sarà una goccia di stella
una perla di
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Nei pressi d’una decadente cittadina
v’è un’elettrica cabina,
s’erge in vecchia muratura,
ove storia perdura
Sito d’incontro d’eterna amicizia,
trasudano scarne pareti
d’ambiti discorsi in letizia
o arguti in elevatezza
Due amici lì, in
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Si udì nella notte uno sparo
e una madre disse ai suoi bambini:
“Non abbiate paura”.
E un corpo sul suolo giacque
con ferite inferte.
Fatalità o sorte?
In un bitonale suono
ad elevata frequenza
la sirena dell’ambulanza
squillava forte,
da
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Voglio trattenere un gesto
una frase, una cadenza
uno sguardo vivo
che siano proprio tuoi
Tenerli qui vicini al costato
come una benda che curi
come un suono che sciolga
come un luogo dove cercarti ora
che non conosco più il tuo spazio
in
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Amara |
20/11/2025 13:28 | 35 |
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A ciel piovoso la sera avanza,
lodevole effervescenza a vezzeggiar sguardo,
pioggia battente e cuor fremente,
gocce a scivolar su vetro lentamente.
Pensier pensante a diromper serenamente,
anima ad attraversar traffico forgiante.
A correr con
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Eri tutta chiusa nei tuoi spilli di silenzi.
Rannicchiata in un futuro
che ancora non aveva imparato a mostrarsi.
Ti ho rivista donna,
con due bambini alle spalle.
Uno piangeva e ti tirava la veste,
l’altro ti chiedeva qualcosa
leggi

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Cercami tra i rami che s’arrossano,
nel lume breve d’un tramonto antico,
dove i ricordi come foglie fluttuano
sul tempo quieto, dolce e malinconico.
Cercami dove il vento annega il giorno,
tra petali che sfidano l’inverno,
lì dove tace il
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lentamente guardo i tuoi occhi chiamare il dolce blu del mare.
tenera carezza colta nel profondo segreto del cuore.
colgo il fiore fragile neonato di Dio
tra le mie braccia cullo il sorriso delle stelle.
tenera rosa che baci l’anima della terra.
nel
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Sperando di essere convincente
metti in atto ogni funzione che il cervello elabora
sino a quando forze lo permetteranno
siano esse di buon auspicio
per arrivare il più lontano fattibile
onde poter in qualsiasi modo sfruttare occasioni
che si
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Ho dimenticato quante cose ho narrato
alle notti fredde, così lunghe, così silenziose.
Ho dimenticato le finestre che ho spalancato
cercando albe dorate
per lenire le tristezze che non cessano.
.
E ti chiedo, Elohim:
che siamo in questa vita?
Echi
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Si ‘e figlie l’aie crisciuto ‘nzieme ‘e suonne
e l’aie stentato ‘ncoppa ‘e nonna- nonne
luntano ‘a tutte ‘e lacreme pittate
sì mamma ciento vote e sì accapata.
Ma si te l’he crisciuto a vienitenne
pecché tenive ‘a fa’ ‘a spicciafacenne
scurdannete
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Se a tratti
il cantar m’è infausto
allor chiedo venia
se porgo il nefasto
Vita non mi s’addice, troppi strappi,
in bucolica vorrei tornare
nel bel rimare,
ornato di fasto
Acciocché a l’altri poeti
mi prono in scuse
se non sono in
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Negli angoli bui dei ricordi
si disperdono le orme
come mesti pensieri senza senso
a cui è difficile trovare una ragione,
all’ombra del giudizio
restano in disparte incerti sul da farsi
come se ogni cosa camminasse
su in filo sospeso nel vuoto,
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C’è un respiro di luce tra i rami del giorno,
una carezza che danza sull’aria di vetro
e io, petalo sospeso nel tempo,
attendo il passo che conosce il mio nome.
Il cielo ha steso il suo velo di miele,
le nuvole son pecore d’argento in cammino
e
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io commosso dal lavacro cristallino del sogno solitario.
trema la morte nei tuoi occhi miracolosi di vita
mi spaventa il silenzio parole cancellate dalla mia bocca.
amo la dolcezza delle tue lacrime cadute nelle pietre.
tu con i capelli scompigliati
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Un numero come un altro
capace di aprire le finestre al sole
seppure la pioggia freddo e vento
bussino senza riposo
gioia s’intrufola spulciando calendario
non sa non immagina l’aiuto che può dare
occhi si affannano in una ricerca tremenda
dodici
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 | Nel calice di pioggia immergo
il mio eco silente,
una poesia scritta nel cuore
della pagina, che il vento
rapisce e la nuova strada traccia,
libera e senza confine, come
sogno di spuma e nuvola.
Lascio che le gocce portino
lontano i miei
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| Ella sorride,
e l’anima mia
quanto reggere sia,
che tu voli dal mio corpo,
doloroso a chi, al mio capezzale,
non se ne
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| Un altro livido
che consuma
un’altra ferita
da tenere a pelle
mentre il cielo
piange di lacrime
simili a pioggia
e acide di nuvola.
Un altro giorno
e un altro rimorso
dubbi tesi a sguardo
sulle ombre nere
dell’autunno malato
di qualche
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| Dal colle, sì dal colle
il sole se ne va,
simile al tempo mio
che cerca una altura
e da là spiccare il volo
per una attesa dipartita.
Quanto è bello lasciare
quel lavoro già finito
e quel bimbo ben cresciuto
per la valle tutta
che uomo lo
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| Nella notte
un’auto fugge,
in fibrillazione di luci,
mesto è caduto il giorno
È caduto fra i flutti spenti
di contorsionismi vitali,
iridescenti bagliori che trafiggono
una turbinante vita
Alberga ancora il Divino?
O anch’esso è rapito
dallo
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Vorrei accarezzare
le tue colorate piume
e un verso armonioso
scrivere vorrei su ciascuna,
una parola per esprimerti
le mie delicate emozioni,
una frase luminosa
per farti riscoprire il sole.
In un sussurro lieve
e poi ad armonioso canto
leggi

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Quel giorno della verità,
noi tutti si crede nell’aldilà.
Ignari ch’a cercarli nel cuore,
s’incontrano sempre, se cari
e l’auspici al cielo
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fulgida stella che urli nella lentezza di un bacio
piangono coltri di nebbie vestite di un infiorata di silenzio
purissima luna cristallina che canta il vento della notte
supremo quadro di un cielo che affonda nel blu del mare.
bellissimo miracolo di
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Nel giardino dove dormono le stagioni,
l’autunno cammina scalzo.
Ha capelli di vento e dita d’ambra
e ogni suo passo svela un ricordo nascosto tra i rami.
Gli alberi, obbedienti e sereni,
si spogliano come principi antichi,
lasciando cadere
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Non ci vuole molto a seguire la retta via
basta essere coerenti con noi stessi
che le porte si apriranno ad oltranza
e non avremo bisogno di nessun aiutino
quel pizzico di straordinarietà
che non sempre è leale ed apprezzato
visto l’esito che a
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I am lost amid a sea of wild emotion,
where my poor soul drifts, weary and undone;
disillusion leads me, one by one,
through shadowed waves that steal devotion.
.
I cannot take back bitter words once spoken,
nor silence thoughts that wounded me with
leggi

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Legami al cuore
con qualche corda
e con le parole
pronunciate all’alba
quando il sole vive
di una sola promessa
sopravvissuta alla notte
e consacrata al buio.
Legami all’ombra
con un filo di stella
e la luna saprà
se attendere il cielo
o
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Stanotte la luna è così chiara, così luminosa
da far lucciole di luci sulle foglie del nostro giardino.
Nel grande silenzio
solo il fruscio del vento mi fa compagnia
e quella musica, che solo il cuore sente
e danza triste tra note di violini
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Atomica la bomba
che spezza mille facce in un secondo
e lascia incancellabile quel segno
che fa di questa terra un giorno indegno.
Atomico il destino
che esplode in un istante ogni mattino
e trama dentro il cuore quel terrore
che nel silenzio
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Un anziano aitante
conversa con signora
in un modo galante
siedono due zitelle
sbirciando i passanti
con creme sulla pelle
sottile chiacchiericcio
di amori traditi
al vento di libeccio
al traino del guinzaglio
affaticato siede
un
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ho colto il frammento geloso dei tuoi sogni nell’antro delle mie notti
soffia il dolce bacio dalle tue labbra minuscole di rosa
fragile voce che respiri il silenzio dei tuoi occhi.
chiudi l’anima nel tremito che pulsa l’infinito
miracolo d’un cielo
leggi

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Al mattino quando il giorno è stanco
vengo al lago a cogliere quanto
nel mio cuore spero.
Là seduti sulla panca
son sempre i soliti compagni di
ciarle, talvolta senza senso,
giusto a scambiare qualche parola
e aspettare che il tempo porti tutti
leggi

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Sfogliami,
come si fa con un libro che conosce la tua voce.
Ogni pagina che cade
ha il colore di qualcosa che ho amato.
L’autunno entra piano,
non bussa, apre le finestre del cuore
e lascia entrare il freddo giusto
per capire cosa tenere, cosa
leggi

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Chissà chi lo sa
manca poco manca molto
chissà
già da ora il pensiero corre
elucubrando quanto avverrà
sarà bene sarà male
chissà
ognuno reagisce come può
non facile seguire chi consigli elargisce
il pensiero si arrampica come può
arriverà
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Cerco l’infinito
in viaggio verso l’assoluto
dilaniata a bordo del baratro.
Scrivo, cancello
e riscrivo le regole...
Luce e foschia,
sacralità e profanità.
Pongo domande cosmiche:
Che senso ha tutto questo?
Oltre il genio scelgo il
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L’ultima goccia di pioggia
sarà sotto i nostri piedi
quando la sera finirà
in un respiro di luna
e il cielo avrà ancora
nuvole da consolare
e carezze da sussurrare
nel buio che avvolge
ogni cosa al cuore in attesa.
L’ultima luce
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Ti incontro
arrivi a spogliarmi
da ciò che è solo maschera...
Mi inviti
a scandagliare il profondo
a capire
accettare
quanto sia doloroso reggere la verità...
Sei luce di fucina alchemica
fuoco trasformativo
via iniziatica.
Accarezzi le mie
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O mio Dio
quanto mi era dolce
la Tua sera ieri sera,
parlavo e vedevo Te
che mi ascolti,
prima bimbo mi sentivo,
poi uomo io ero,
infine tuo maestro
e da maestro
Tu mi rispondevi
e volavo io sulle gioie
vissute da bambino
quando mia madre
mi
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Luminosa schiuma di mare
che nella quieta risacca,
i bruni scogli calma accarezzi,
e insistente m’inviti
tra i tuoi mille vezzi
a giocar e stringerti tra le dita.
Adesso non posso,
o dolce brillante spumeggiare,
che mi convochi oggi al mare,
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Se nel buio mi cerchi
non lasciare che nel sole evapori
o mi perda nel freddo del silenzio,
non merito menzogne
ma solo verità,
vestila come vuoi
ma affidala al vento
lascia che giunga tra le mie braccia
a chiuder ferite vecchie come il
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Figlio mio
abbassa il fucile
davanti agli occhi sbarrati
di un bambino che fa la fila
per mangiare un tozzo di pane.
Figlio mio
abbassa il fucile
davanti al dolore di una donna
che piange la morte di suo marito.
Figlio mio
inginocchiati
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Scorre il tempo
tra fili di sole,
ricama il cielo
di voci leggere.
La mia pelle è aurora,
trasparente e viva,
respira il vento
che tutto rinnova.
Cammino sull’aria,
sospesa, lieve,
ogni passo un riflesso
nell’acqua del cielo.
Ti porto
leggi

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voglio vivere nei tuoi sogni.
respiro fino alla nuvola del cielo e disegno il cuore della tua pioggia
rido la bellezza sudata sfiorata della felicità del creato
brucia il vento freddo dei tuoi baci rosa della dolcezza
amo il dolcissimo infinito dei
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Ricordi pulsano instancabili
ognuno suddiviso nel suo cassetto
pronto ad elargire ogni volta calore sempre al dente
riesce in un modo tutto suo
a picchiettare con insistenza
onde farsi spazio per essere presente
quando lo sguardo vorrebbe
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È un risveglio torbido
nei voli bruciati di rondini
deragliati rapidi
sotto l’ombra arida delle stelle.
Mi sono ubriacata di inutili attimi...
parole smarrite sulle labbra
pallide di emozioni
in un tintinnante miraggio
di lucciole
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L’aria è ferma
e non ho mai sentito
il buio
chiedere perdono
come fa la luce
d’estate quando la sera
sembra giorno
e nessuno
sembra capire perché.
Il vento gira
cercando sguardi nuovi
e il profumo
delle foglie morte
vaga per
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Ma poi se tu preghi uno dei tanti dio
a me che me ne importa
quando non c’è lo inventi tu, pio
e sempre io gli chiudo ogni porta.
Per trovare una scusa da tenere vicino
qualcuno da temere o magari da pregare,
per avere un’immagine sul comodino
un
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I giganti
fanno passi da gigante,
l’uomo
fa passi da uomo,
l’uomo gigante
ha il doppio passo,
lo dice la storia
del nostro mondo,
io che vivo da poeta
adoro l’uno e l’altro
e scrivo nella speranza
di unirli nei loro passi
quei due uomini
che
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Ti riconobbi fra mille rivi di vento
e in una moltitudine di fiori
apparecchiati sul prato della vita,
eri luce a cui dissetarmi
nella sorgiva fonte
ai lati di quell’ombroso clivo
che dall’alto mi faceva percepire
tutto l’amore per te.
Eri
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Ti regalo la mia anima
prendila
e con dolcezza
custodiscila
anche quando non ci sarò
tienila stretta sul tuo grembo
come un figlio
come il sangue
che pulsa nelle vene
non fartela sfuggire
trattienila
come le lacrime sulle palpebre
come una
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Di veste rubiconda
s’addobbano le nubi
al calar di tramonto,
dell’ultimo Sole il sospiro
Or nuvolo abbonda,
or non più salubri
stagnano nuvole in rimonta,
sgombrando della luce il respiro
Cumuli di nembi s’alternano
ridondanti d’insalubre
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Beato chi sa cambiare
rompere la routine
chi si sa adattare
alle nuove mattine
la creatività nasce
e vive con la mente
arriva lentamente
lo spazio in cui cresce
l’attento osservare
l’ascolto di un’idea
parole da varare
domare una
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336938 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 80.
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