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Dolce signore, luce del mattino,
ove lo sguardo mio si fa tremante,
voi siete rosa in giardino divino,
che l’alma accende d’aura palpitante.
Nel vostro riso il cielo si dischiude,
l’aria si veste d’armonia segreta
e nel silenzio ogni desio si
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Sentirsi con l’acqua alla gola
non è certo un bel percepire
seppure in condizioni normali
tutto potrebbe essere ammesso
diventando inopportuno quando
nella solitudine pare divincolarsi
modo di reagire alquanto frustrante
che non dovremmo augurare
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Dammi il pieno inverno
e accarezzerò la pelle fredda
come si fa coi morti
che attendono il passaggio
ad un’altra vita oltre le porte
di questo mondo
dove il silenzio impera
sulle cose e nelle strade vuote.
Dammi il velo dell’autunno
per
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Non è Pace,
se due avverse bandiere
insieme in consonanza intrecciate,
sulle piazze di Gaza
stanno in festa a sventolare,
mentre nelle riarse strade
da spregio divorate,
senza tregua ancora si spara.
Pace non è,
se dalle terrazze in
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Finalmente sei tornato!
Ti sento nell’aria lieve del crepuscolo
baciare dolcemente i miei capelli
sospirando tra le ciocche versi d’amore.
E quelle tue carezze calde e profumate sfiorarmi il cuore.
E sono felice come fiore
quando,
arso di
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nel silenzio della notte i piccoli nani hanno violato la vestale dell’Italia
non c e più certezza nel presente della concretezza che sfiora il futuro
si c era stato un passato difficile ma con uomini valorosi
oggi ci sono uomini e donne mediocri che
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Ti penso come il vento pensa al mare,
con onde che si piegano alla riva,
sei fuoco quieto pronto a respirare,
sei pace dolce che mi tiene viva.
Le tue mani sanno il ritmo segreto
che scioglie i nodi sparsi sulla pelle,
ogni carezza diventa un
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E’ un incontro di croce
quello sguardo d’amore
e sale divampando l’emozione
mentre galoppa sobbalzando
il cuore,
pulsano follemente
battiti di
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Mia nonna era devota
a Madonna del Deserto
corteo a cielo aperto
fuori dalla Chiesa ruota
sfilavano processioni
dentro fuori il Santuario
preghiere fuori orario
in veglie poi colazioni
termina notte insonne
con scodella di biseca
poi
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Cala alla sera di là del colle
vestendo la caducità
della vita vera
ammantando ogni cosa
e nasconde alla vista
anche ciò che riposa
ben oltre il limite
della stanza vuota.
Impalpabile foschia
chiude agli occhi miei
ogni
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Un secolo più sei anni
da rabbrividire
.
quante problematiche si sono succedute
tutto si è relegato sino lì
anni ed anni di sofferenza
si sono risvegliati nella luce
quando a fine guerra un incontro
con la complicità di barrette di
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Non più singulti e pianti d’innocenti
in quella terra s’odon, martoriata,
ma sorrisi di gioia e commozione
con mani alzate ed imploranti al cielo.
E il cielo si squarciò e apparve il sole
dietro le nubi cariche di fuoco,
e all’orizzonte fu
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El sueño, crisol de diáfana visión,
muda la niebla en luz que el alma padece.
Las campanas lejanas, ecos de oración,
en el aire solemne la misa pregonan.
.
Ábrense los umbrales - bronces de templo-,
ingresa mi fantasma, espectro mudo y
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In un luogo nascosto tra i pensieri
viveva un bimbo privo di cammino.
Le gambe lente, il fiato come un filo;
ma gli occhi ampi, pieni d’azzurro vivo,
e il cuore desto al soffio dell’ignoto.
Nel chiostro quieto, dove il tempo indugia,
sedeva
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 | Ho chiesto al vento, mille volte,
di svelarmi il mistero di quelle carezze,
che sul mio viso segnato dal tempo,
tracciano dolci sentieri di memoria,
un amore che ha brillato,
un eterno riflesso nel cielo notturno.
Risponde col silenzio, un
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| Al vento il mio capello
e l’ombrello non ho,
i miei ruvidi pensieri
la pioggia bagnerà,
i piedi nelle pozzanghere,
le scarpe sono aperte,
le mani ho bagniate
domani saranno asciugate,
leggera come nuvole
così sarà la mia mente
e già che sono
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| Senti le risate
involarsi come piume sottili,
palpitanti voci nell’aria densa di fragore.
Sul verde tappeto profumi di una stagione fiorita.
Senti le voci entrarti nel cuore,
libero e leggero,
senza pensieri.
Le pagine non sfioriscono al cader dei
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Quando ti penso il core si fa lieve,
come la fronda mossa da la brezza
ed ogni pena fugge dolce e breve,
ché il tuo bel lume tutto mi conforta.
Nel tuo bel volto io scorgo primavera,
l’alba che nasce pura nel silenzio
e dentro l’alma mia s’apre
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Raccolgo ciò che puoi darmi
mentre il freddo
che appartiene al mio cuore
sussulta in mille spilli
conficcati su una tela senza colori.
Vita... giochi al tiro alla fune
con le mie mani stanche
e al dolore che da dentro al petto sale,
un male che
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Si abbatte sul selciato
il colpo di una foglia
l’inizio e’ annunciato
tra le esequie d’un anno
saluto della natura
periodo d’un lungo sonno
a letto vanno i rami
le talpe e le formiche
rondini van via a sciami
l’inverno ormai ha chiuso
le
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lo senti il vento cavalcare le onde di spuma del mare
stammi accanto tenera beneamata voglio amare i tuoi occhi
ti regalo il mio silenzio dolce quadro della pioggia amata
ho fame di te piccola rosa minuta e nuda che canta nell’aria
o tenera bocca dove
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Ti cerco nel grigiore dell’inverno
tra le pagine vuote di un diario
nei piccoli semini coltivati
con la pazienza viva di un breviario
tra i giorni di un’estate scollacciati
sui segni del tuo utero materno.
Ti cerco sopra il volto di uno
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Torna quando saremo soli
liberi di amare
e non mentre le tua mani
vestono l’anello dell’amore
giurato nelle sere di rovina
mentre il sole muore
all’orizzonte di un giorno
inutile per promettere perdono,
Torna quando saremo in due
liberi di
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Quando il mondo non è il tuo
tutto riesce difficile
come se piccoli insetti ingurgitassero
situazioni inverosimili
pronte soltanto ad ingoiare panico
cibo ribelle che niente può fare
se non ritirarsi onde non nuocere a chi un tempo
copia incolla
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Portate negli occhi l’antica carezza,
un tempo che vive nei vostri racconti,
custodi silenti di tanta dolcezza,
radici profonde, ma rami fecondi.
Le mani segnate dal lavoro e dal vento
sono un rifugio di pace e calore,
nel vostro silenzio si sente
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o vita che sfiori il rumoroso rossore delle stagioni
tu che sali ai confini della tavolozza del cielo
grappoli di nuvole che maturano l’amata pioggia di un inverno che piange i tuoi occhi
o beneamata asciugherei le tue lacrime con il silenzio
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Le rune hanno parlato
il buio mente ancora
le notti di vergogna
e nessuna ombra muore
finché sul respiro
danza il nostro desiderio
evocato per soffrire
ogni goccia di dominio.
Le perle hanno parlato
i riflessi dentro al cielo
ritornano allo
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Se’l tormento s’impone
in qualsivoglia posa
e retta vita frappone
nel consueto vivere,
allor ci s’indispone
e’l pensier altrove involo cerca
Par essere via mesta,
che’l combatter par eterno,
come sempre fosse verno
e si cerca e non si
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dovrò bastonare il male acquattato
nei miei stupidi giorni ‒ ho un baluginio
nelle mani lungo come il Mediterraneo
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Tu sei così distante, eppure quando
parli, mi sembra d’aver vissuto anch’io
le stesse albe, le medesime crepe
che il silenzio disegna nella luce.
Forse non è distanza, ma un cerchio
che ci ha posati sul medesimo orlo
del tempo. Le
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Luna che nel buio mi fai compagnia
ti svelo che in cuor mio vivo armonia.
Mi sento in trono e non sono regina,
e sento il Signor a me sempre vicino.
Come pioggia di luce scende dal cielo
e del suo Amor mi copre come un velo.
Ogni esile ombra
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lasciatemi tranquillo
abituatevi a non considerarmi
chiuderò gli occhi e respirerò la pioggia amata dell’inverno
o radice bellissima dell’autunno con le foglie che cadono e volano via
e poi ci sono i tuoi occhi amata cara io potrei aprire
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Ti concedo di uccidermi
abbi l’esercizio e la funzione
per terminare ogni avvenire .
C’è un odio misterioso
nelle pagine dei cuori
che si sfuggono .
Armati da mine emozionali
seppelliamo trappole
come cecchini immortali .
Scaglia la
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Sul limitare del bosco respiro l’attesa,
tra i rami arrossati dal vento lieve
che sparge odore di terra bagnata
e di castagne cadute nel silenzio.
Il sole si leva con passo gentile,
scolpisce d’oro le vene delle foglie,
fa brillare il muschio ai
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Un velo bianco
da un lato trasparente dall’altro
altera la visione compromettendo quello che vorremmo
fosse invece a prima vista un vero e proprio modello
dove agganciarsi per trasferire ogni nostro pensiero
desiderio che non può essere relegato
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 | Di soppiatto arriva silenziosa e assassina
il manto di nero la copre e l’adorna.
Alla luce del sole o col favor delle stelle
leziosa e invadente la vita si prende.
Temuta e odiata, sfidata o invocata
tra anime morenti girovaga perenne.
Da noi arrivò
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 | Li vedi che
si aggrappano,
felici,
a quella mano
e trotterellano,
saltellando ogni tanto,
trasognati,
poi alzando gli occhi
a incrociare lo sguardo
che risponda vigile,
corrisponda alla gioia,
confermi,
protettivo,
l’esperienza.
Rubano
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| Appeso al porticato
non l’ho più notato
li c’è un po’ di storia
che accende la memoria
due buoi bianchi
al centro il timone
di un carro in posizione
su strade
di calanchi
nostalgia nascosta
dietro ad una porta
traino d’aratri
e carri
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E si turnasse a nascere
facesse ‘o cusetore ‘e chesta vita
ca se smatassa doce e sapurita
cu chesta freva chiena ‘e magaria
ca sposa pe’ ‘ntramente na buscia.
E si turnasse a nascere
mettesse ‘o sparatrappo a sta miseria
ca cerca notte e juorno
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 | Il tempo ti spiega con anima lieve
come il forte germoglio
bucando la neve
cerca la vita e il suo abbaglio.
Ed anche oggi il sole sorge
la sua luce ti ha destato
un nuovo giorno ti si porge
mentre un altro è già passato.
Ieri tu ti
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| L’amore, eco delle ore
che tracimano il tempo
anni passati e ..., futuri.
C’è l’odore, prepotente
della pelle cha attende
nell’abisso ... della mente.
Dedica l’ultimo fiato
abitato dal debito
del tuo canto stonato.
Viaggiatore
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| riempimi della schiuma del mare nella carezza di un mattino
versa il silenzio dell’acqua fino all’altissimo nudo di una stella
sento la forza rumorosa della verità di mille cuori
sale sino al cielo dell’infinito il mare il tuo cuore e la bellezza della
leggi

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Nel silenzio i tuoi occhi brillano,
due fari che squarciano l’ombra
e nel loro riflesso mi perdo
come mare che cerca la riva.
Vorrei sussurrare il tuo nome al vento,
dire che sei respiro e ritorno,
che il tuo sorriso scioglie la notte
e mi ridona
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In un ambiente
costiero
fioriscono i glicini
sul serpeggiante sentiero
ampio terrazzo sull’onda
sorvolano i gabbiani
tra essenza di lavanda
muove capelli la brezza
trasporta fiato del mare
in naturale freschezza
un accogliente respiro
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Non è più bello così
arrivare a sera
e scegliere le stelle
più spente del cielo
per nascondere sorrisi
dietro a un velo
fatto di orgoglio
e di passi nell’ombra.
Non è più dolce così
il sapore del veleno
rimane in bocca
per sempre e so
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Qui a Gaza sui suoi piazzali
il popolo alla libertà inneggia,
sembrano aver tutti le ali
e ai liberati rendono omaggio.
Nessuno mai più scriverà
“prigioniero” sulla loro mano,
il tempo di afflizioni mai più tornerà,
è ormai lontano.
Né più
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Ad involar colombe bianche
su spiagge e terre universali,
colombe a sorvolar pensieri umani.
Via, guerre malsane e distruzioni di massa,
via, cattiverie ad indurre odio e rancori.
Via, pensier malevoli,
moscerini ad invader vino buono,
sovvenga
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la vivace e finta connessione di internet ci ha resi soli
la solitudine arde nella sabbia calda di deserto
o tristezza che piangi negli occhi fissi di speranza
brucia la voglia di condividere il sentimento di armonia tra i piccoli fiori
noi piccole
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Ti ho detto cose
non erano rose
Ne parole mute .
Vieni con me voliamo via
lasciando il futuro
nel diario dei sogni .
Poi potremmo scrivere poesie
e viverla così
come si vive la fiamma del fuoco
come si vive l’onda infinita del mare .
E
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Le parole sono petali,
si posano leggere sulla pelle,
profumano d’infanzia,
cullano il cuore come mani materne.
Altre, invece, sono lame sottili,
sibilano nell’aria come frecce,
si conficcano nel silenzio
e vi lasciano cicatrici
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Chiudere gli occhi e pensare vedendo scritto il futuro
potrebbe essere qualcosa di tremendo
arrivando persino a chiedere aiuto
e se invece agli occhi chiusi apparisse un colore roseo
i pensieri inizierebbero a ballare
procurando un turbine dal
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O Padre Celeste, Tu che reggi cielo e terra intera!
Dalla stanza recondita dell’anima mia, scaccia l’erbaccia
di ogni pensiero spurio che in quest’ombra si annida,
effimera nebbia di terrena magra grazia.
.
Donami la ferrea forza,
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 | Sei ciò che non ho mai avuto,
quel respiro leggero
che sfiora l’anima come una brezza vaga,
Quell’abbraccio delicato che il cuore ricorda,
e che mai si stanca di donare, anche nel silenzio.
Sei il silenzio che non si può cacciare via,
quello che
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 | Tutto pare fermo
eppur tutto si muove
verso il buio fitto,
il nulla del nulla,
verso l’abisso totale,
nero e profondo.
Dove andrà il mondo?
Non andrà da nessuna parte,
sì dissolverà in polvere di cenere,
bruceranno tutte le foreste,
non ci
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| Saranno molte
le stelle da cogliere
molte le lune
da baciare al buio
infinite le notti
da respirare in due
con il vento gelido
della tenebra che spera
in una notte infinita.
Saranno troppe
le nuvole da amare
tessuti da sciogliere
nei
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| Vagano le ombre e non fuggono lontano
dal pesante quotidiano,
attimi pesanti nascono
e nel pozzo dell’irriducibile
pensiero cadono.
Sai, la tua nave va oltre il porto
con direzione passato
e torna a caricar il presente,
di quelle statiche ombre
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Ruota la terra gira un po’ a tentoni
sono finiti in mare i tempi buoni
con tutto il mondo messo troppo male
col verde che scompare ed è normale.
Con l’arido che avanza in ogni dove
col ghiaccio che si scioglie e più non piove
mentre che Gaia va
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Oggi è l’ultimo giorno
di complesso ricovero
nella mia casa ritorno
osservato ho l’ambiente
quotidiano d’ospedale
esperienza travolgente
mi rimane il ricordo
di chi mi ha guarito
del loro attento sguardo
son rimasto stupito
sofferenze e
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Ogni volta in silenzio
abito espressioni deboli
così da poter nascondere
quel fuoco di tenebre
che arde nell’animo.
Dovrei poter parlare
di musiche rubate
alle anime chete
attraversando parole
appena sussurrate.
E rubo aforismi
frasi
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I bambini conoscono la lingua del vento,
offrono carezze che profumano d’aurora
e le intrecciano come fili sottili
nei capelli stanchi delle madri.
Dentro quei gesti fragili e infiniti
si custodisce la radice dell’origine,
madri e figli, unica
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336691 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 80.
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