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Ti tengo nascosto dove l’ombra
si scolora con la luce della vita
e anche il cuore si deposita sull’anima
come a volersi cullare col tuo ricordo.
Tu sei lì, dove il vento sale piano
e leggero dalla valle, e la tua voce
m’arriva come un sussurro
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Quando ti incontro
il mondo addolcisce il respiro.
Non sei davanti a me
mi accadi dentro.
Sei armoniosa sorella d’anima...
Nei tuoi occhi mi riconosco
come acqua che ricorda la fonte
e ogni gesto che ti offro e mi offri
mi ritorna inciso
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Scegli le tue stelle
e poi lasciati andare
troveremo pace
solo nel buio della notte
quando le ombre
saranno placate
dal nostro amore
e dai silenzi della pelle.
Conta le tue nuvole
il cielo non avrà desideri
se non nei sogni
mentre l’alba
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Nella Santa Notte
sfavillante Luce in ogni dove,
tra la neve che scendeva a fiocchi,
la chiesetta di campagna
fu per lui suprema Cattedrale.
Davanti al Presepe il suo peregrinare
arrestò l’angosciato suo vagare.
Tremante ai piedi del Divin
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Or è ora d’arare
e in giogo son gli armenti,
che s’appressano in dura fatica
al comando veementi
Or l’agricolo si presta al sudore,
che benevoli frutti porterà
dal virgulto del risorto terreno
e l’arso spodesterà
Tempo preparatorio
al
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Sono in mezzo al nulla
circondato da mute rocce millenarie
che
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Ad onde anomale, sincronizzar colori,
tempo a batter tempo e cuore,
sogni fiabe, favole ad unico sentor vitale,
durevol ed indistruttibili sensazioni.
Tempo in bilico e battagliero,
fosforescente e raggi solari
ad incider su calendari,
giorni e
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Nelle notti d’aprile
la finestra mi dà
il canto degli uccelli
del bosco vicino
e come in un fiore
sboccia l’amore
nel tutto mio essere
e tu sei lì
nell’altra finestra
e solo le stelle
sanno vedere e capire
dalle mie parole
quanto è grande e
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scambiavano auguri vuoti sotto i pendagli di latta
strade colme di anime distratte dai regali della solitudine
milioni di anime disperate temevano il buio del prossimo
sento la mia dolcezza abbracciare il piccolo presepio della mia stanza.
amo il
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Pochi giorni al Natale e tutti si diventa più buoni
sarà poi vero sembra proprio di no
se ci incanaliamo in un vortice
dove la prima parola “io solo io” prende campo
mettersi alla prova è tutt’altro che convincente
quando accanto a noi tutto pare
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Il Natale s’addensa come bruma
sui vetri bassi dei treni in sosta,
ha l’odore del pane che fuma
tra scale e pianerottoli di costa.
Le luci, come chiodi di stagnola,
reggono il cielo ai balconi stanchi,
ogni lampione è una parola
che trema nei
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La tua pelle è un cielo acquerello
dove i miei occhi si sciolgono in rugiada
ogni respiro una stella che si frange
sulle labbra tremanti dell’istante.
Mani, ignote a se stesse
si perdono nei sentieri del corpo
come farfalle di luce
che sfiorano il
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Lavo le ombre col sale
non voglio che la notte
mi sorprenda da solo
e consoli i miei dolori
con un inganno o anche
con le parole pronunciate
da qualcuno che sa
far male con le carezze
e senza pregare il cielo.
Pulisco il buio con
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Nelle regioni più segrete
del cuore,
sei la
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Correre nel vento,
con dispiegati capelli,
su d’un motoveicolo, che portento,
in simultaneità snelli
Su d’uno sterile sedile abbracciati,
in sinuosità d’esso,
lungimiranti da sfacciati
trafiggere il selciato convesso
Apoteosi di velocità
nel
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E la Pietà Divina
gli venne in deduzione
e in cuore gli pose le più gravose pene:
sogni e progetti svaniron in fallimento
e giorno dopo giorno
fu l’amplificar della sofferenza.
Pregi e ricchezze contingenti
sfibrati da inconsulti e duri
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Perdono il senno, ne sono certi
poiché non sanno più conferire
con l’altra parte
che silente si tiene in disparte
così incerta sull’agire,
non sono che tre o quattro
le parole che mettono in fila
e spesso senza senso
tanto è il delirio e immota
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Fragilità che resta
canto il silenzio della serietà che macchia i tramonti.
Allontanati superficialità che condisci di deserti la mia anima
amo le risate bagnate di una pioggia d’inverno.
Verità di una paura che palpita le notti
sento l’incubo
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Aspetto il Natale come un treno lento
che sbuffa sogni tra i palazzi spenti,
mentre la città, stanca di lamento,
si specchia in vetrine e in occhi assenti.
Le strade hanno un respiro di nebbia,
un coro fioco di passi e sirene,
il cuore, fragile
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Tirare il freno alla fantasia non è come guidare
un atto da non far scorrere
onde non ritrovarsi in uno spiazzo vuoto
da non saper gestire
approfondire dev’essere un’opportunità
per dare scacco matto a chi invece
vorrebbe che il tutto si
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Si veste d’oro il vuoto più loquace
recita il vero con parola plagiata
vende per canto un’eco già consorta
a mille voci, e giura che le piace.
Ruba scintille e finge luce audace
incensa il nulla e lo proclama arte
sul palco, fragile tempio di
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Mi vestirò d’argento
e sarò una luna
una luce al buio
che condanna il male
marea oscura
nel fiume del tempo
lungo lamento
che il cielo percorre
dal tramonto al sole.
Proteggerò le ombre
col mio fulgido velo
senza temere nulla
se non il
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E venne la Morte
con le sue assolute sentenze,
ma la Pietà le si impose a raffronto:
<< Cento soli dì, ancor ti domando:
a ciascuno spetta un supplemento. >>
E la Morte,
avviluppando il cupo abbigliamento,
il tenebroso aspetto e l’ira
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Natale nun è cchiù chillo ‘e na vota
c’ ’o ffuoco dint ‘o core e dint’ ‘a chiocca
c’ ‘a voce d’ ‘e zampogne mmiez’ ‘a via
ca sonano pe’ Peppe e peì Maria.
Natale nun se sente cchiù ‘e canta’
dint’ a chest’aria muceta e pezzente
e pure si sta sacca
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Come ogni anno
ritorno al mio Natale.
Ritorno con folle nostalgia
tra mani e voci nuove
mi cinge sempre con nastri d’allegria.
Si, la vita è una conquista .
È il bimbo che gioca all’altalena,
che corre verso sogni di ginestra
tessuti sulla
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Si me preguntas
de qué color suspira
el cautiverio,
te diré que es del gris de las ausencias,
del eco del hastío,
del gemido tardío,
que habita en soledades y conciencias.
.
COLORE DELLA MALINCONIA
.
Se mi domandi
di che colore sospiri
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Tra veli di luce tremava l’aurora,
custode inquieta di un giorno nascente,
la sabbia sussurrava ogni piccola ora
al mare che avanzava lento e presente.
Le onde rubavano agli occhi il pensiero,
giocavano ai bordi del mio silenzio,
ed io, come un
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Tranquillità nell’aver suddiviso il sentire
per quell’incertezza che mai ti saresti perdonata
niente che possa influire sul respiro
valvola di scarico da coltivare
dicono che battere il tasto non aiuti
falso sotto tutti gli aspetti
pare già di
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Stupiscimi gambo di rosa inondato dal mare salato di spuma.
i tuoi baci hanno arrossato di tramonti le mie labbra.
Io ti guardo con i tuoi occhi e la tua bocca rossi di passione e di bellezza.
la mia vita respira il cielo denso delle tue emozioni
amo
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 | L’autunno,
pieno di foglie colorate
e parole sussurrate,
che tessono versi di spiritualità
e sensualità,
narrazione di un’ anima
che cerca e trova
nel sorriso e nel dolore
la divinità nascosta.
Il poeta, scriba della storia,
trasmette la sacra
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 | E’ amaro quest’anno il Natale,
nel mondo domina il male.
S’odono sinistri rumori,
delle armi si vedono i bagliori,
in Sudan, Gaza e Ucraina
imperversa la guerra assassina.
Speriamo tutti nella pace
ma per adesso tace.
Nelle famiglie scorre il
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| Del colle la discesa
si congiunge all’onda
come linea scoscesa
ove roccia affonda
e’ questo promontorio
un buon osservatorio
che tra mare e monte
scruta nell’orizzonte
potessi io restare
sopra al promontorio
l’onda immaginare
stupendo
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| I demoni non urlano,
si vestono
di corolle di piombo
e oscurano il sole.
Lucidi desideri
affiorano come muschio
sulla pelle dei sogni,
e ogni passo
è un eco di labirinto che ride.
Con occhio di zaffiro
il cielo capovolto osserva
e stordisce i
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| Laddove il cielo
è infinitamente più blu
io mi siedo
e ascolto il lento scorrere
delle ore
mentre bianche nubi
mi parlano di te
Nel blu profondo
dell’anima mia
s’adagiano i miei ricordi
intanto che la luce
alle mie spalle
spegne le
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E vennero la Vittoria
e la Ricchezza a cui ambiva.
A lui s’inchinò la Gloria,
mentre la Pietà languente
al suo cospetto dall’arsura moriva.
Con dovizia giunse a lui il Potere,
ma della Misericordia smarrì la via.
Dentro la sete la sua sete
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Quando il giorno si spegne, resti tu,
la tua voce chiara che mi ritorna,
ogni pensiero corre verso te,
una fiamma viva che già mi circonda.
La tua risata illumina la sera,
brilla sul volto come un mattino,
in quell’istante ogni paura si
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E’ mia la vera carezza agli ultimi della terra
ho imparato la libertà signora partigiana delle montagne.
Amo il silenzio dei poveri accartocciati negli angoli
abbraccio le giovani promesse che vogliono servire il nostro paese.
Ho camminato per i
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Canto chi resta
quando tutti se ne vanno
e si chiude il sipario.
Canto chi abita stanze storte
e non raddrizza i sogni.
Canto mani che tremano
non per paura ma per vita
trattenuta come respiro lungo
che chiede spazio e luce.
Canto passi
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Non manca molto solo poche ore
per immetterti in quel circuito
che ogni volta garantisce l’anonimato
schegge si espandono prendendo aria
quell’aria che sempre vorrebbe accreditarsi
affinché niente possa diventare trasparente
calcando la mano ove
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S’ode cantar gli augelli pria dell’alba
per il concerto loro al sol nascente,
e agli alberi fronzuti omai silenti.
Nell’aria un po’ sorniona e alquanto scialba
pur sale il cinguettio che appar pungente,
ma l’aria rende e gli alberi più
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Vincere sempre su tutto
un impavido uomo voleva
e investire a rischio mai niente
di ciò che possedeva.
Nella posizione dei vincenti
con destrezza si collocava.
Ogni cosa agli altri con astuzia carpiva
e con sagacia nessuna cosa restituiva.
Nel
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Non possiamo vedere
lo stesso firmamento
non la stessa alba sorgere
perché quando la notte
avrà tessuto le sue vele
l’oscurità sarà un ricordo
e io volerò fra le stelle
come un vento che disegna
il cielo con le nuvole.
Non possiamo
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IL giorno mi saluta
tu mi sorridi
la mamma è alla fontana,
volano le colombe
oltre i tetti
vanno incontro al sole
mentre tu, bellissima
mi prendi per mano
e mi porti fra i fiori,
in una nuvola di colori
io là ti fermo, e là
apro a te il mio
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 | Alla scoperta del senso della vita
un giorno antico che già splendeva al sole...
Ombre di compagnia e frescura avita,
presagi senza limiti e parole,
andavo ragionando senza basi,
creandomi un futuro luminoso,
senza ma o incidenti, senza un
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Vincere sempre su tutto
un impavido uomo voleva
e investire a rischio mai niente
di ciò che possedeva.
Nella posizione dei vincenti
con destrezza si collocava.
Ogni cosa agli altri con astuzia carpiva
e con sagacia nessuna cosa restituiva.
Nel
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Se potesse il cielo custodire il tuo nome
i sorrisi cadrebbero nel petto
Aurora di rumore
Come navi bianche e senza timone
melodie alla deriva, scie
guaderebbero le rive
Approdi di parole scomposte
le mie
fantasie d’amore in divenire
le
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Aborro gare contest e premiazioni
carrellate di versi in pentagramma
e tu che sei dei cori la mia mamma
armeggi coi tuoi voli... ostentazioni
del senso che non muti e ti diverti
a fare da mossiere sopra il prato
al gruppo dei cantori
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Nascosto nella nebbia
delle rive del Tibisco
avverto la paura
ed il pericolo intuisco,
un urlo disumano
esorta la barbaria
intanto prende forma
una guerra leggendaria
Il popolo degli Unni
marcia possente,
spreco di sangue
di gente
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Portano il giorno come un peso lieve
le donne che tremano e poi resistono,
hanno passi incerti, parole in breve,
ma dentro al petto tempeste insistono.
Sanno cadere senza far rumore,
ricompongono il cuore con mani lente
e mentre il mondo le
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Tu che risuoni nelle brulle parole del silenzio il piccolo usignolo che canta
o meraviglia di una neve che cade soffice come la farina
bevo il miracolo delle stagioni colorata primavera di viole.
fulgida stella che cammini solitaria nella strada
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Districarsi
per non rimanere succubi di chi con parole o sguardi
vorrebbe poter mettere a disagio
diventa sempre più difficile
se non prendiamo rimedi
basterebbe avere meno cuore pensando solo a noi stessi
conducendo in porto quanto più
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Non cerco Dio
nel recinto delle paure
né nelle chiavi arrugginite dei dogmi.
Lo cerco nel respiro che si apre
nella domanda
che non chiede permesso.
La fede non è un muro
è una soglia attraversata
ogni giorno, scalzi
con la mente sveglia
e il
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I fiori non muoiono
lasciano il ricordo
del loro profumo
e i petali sparsi
a fecondare la terra
e la nostra anima
corrosa dal tempo
e dal buio che scorre
come un fiume malato.
Tu non sei mai morta
sei solo nascosta
in questo vento
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Se arremolinan las nubes anunciando tormenta,
como viajero lejos de casa, el viento
susurra entre las ramas de las mangifera.
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Los pájaros huyen con gran alboroto
y en el gallinero se forma un tumulto.
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La señora Li Quingzhao,
murmurando entre
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Quando il mondo
avrà per me esaurito il suo canto
guarderò verso il cielo
immenso e stupendo:
allora io vedrò Te, mio Signore
e ambirò sfiorare l’aria
e impormi sul tempo
per rendere fulmineo il mio moto
e raggiungere,
più della celere
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V’è trambusto in codesta vita,
allor in prece si ricerca
fra’l sospiro di retta via,
ove il Dio sempre alberga
Ma il malanno or insidia,
ché d’inferno è munito
e l’animo attanaglia
col suo forte ruggito
O per Dio!
Allontana il passo
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Sera carica di passioni
dove il silenzio esala
in brividi di emozioni
mentre la’ fuori il buio cala
quando nessuno ha più tempo
per te nel tuo isolamento
e attendi un momento
che condivida il sentimento
dall’anima e dal mio cuore
tra
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Ero lì con te,
anche quando il silenzio
riempiva le stanze
più delle mie stesse parole
e ora che il tempo passa
come polvere sul mio cuore
ti ritrovo nei piccoli gesti
e nei dettagli della quiete.
Ero lì con te
e continuo a tornare
ai tuoi
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Canto la donna strappata alla notte,
con le costole rotte dal silenzio,
quando la porta sbatte e lo scuote
un nome urlato senza consenso.
Canto la donna che ingoia l’offesa,
che lava il sangue dal pavimento,
che all’alba appare quasi sospesa
tra
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Pensieri
immagini che si rincorrono come a voler fuggire
per non essere imbrigliati
in un mondo che di bello non ha proprio niente
ogni dì una novità si sparge sul selciato
creando infinito disagio
niente più che inciti alla vita
se non quegli
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337238 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 80.
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