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Quando dico figlia
sono qui anche la notte
‒ la tua notte è un cristallo sottile
è una crisalide che non sboccerà
è
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Quando stanchezza ti azzanna niente si può fare
se non rimanere al suo servizio
talmente forte la rabbia
che fa desistere dalla consueta volontà
che di solito non tradisce
ancor più disappunto in simile frangente
tanto da voler scassinare quanto
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Nessuno ha mai saputo
perché hai smesso
di amarmi a primavera
mentre i fiori sbocciavano
e anche il sole sembrava
sognare una nuova estate
che desse amore e non
foglie morte di nostalgia.
Nessuno ha mai capito
se la mia colpa era amarti
di
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Oh stanchi i piedi
le mani tremanti
griggi sono gli occhi
e la mente balla,
il colle mi saluta
la valle mi accoglie
il vento mi è amico
mi aspettano le fontane,
l’anima è in pace
in una luce figlia
di un pensiero che vive
nelle notti fonde
di
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 | BRILLA UNA STELLA, POI SI SPEGNE
quando intorno ad un vecchio barbone
che stende la mano
c’è tanta gente
che cammina indifferente,
Quando manca una carezza
nel buio cielo d’un amore tradito
da false promesse ed un cuore appassito
è consumato
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 | Ai dipressi di un bosco
dal nome antico,
cosparso di muschio,
intriso di bruma,
è il mio paese,
che visse,
un tempo,
di colture e legnatico.
E in quel giorno dato
ch’è di nostro Signore,
ogni anno,
vi si fa insieme un viaggio
quasi
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| Sarà stato conseguenza della luce
oppure il momento
pareva viva quella fiamma
ancora ritorni su quell’attimo
senti che ti fa bene anche se ricordare
non sempre tutti mette d’accordo
effetto strano che tanto fa pensare
potrebbe sembrare
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| Lenta l’alba
scioglie la luce,
e fugge la notte
dalla mia strada,
lo spirito mio
quasi si abbaglia
in quei luminosi ruscelli
che silenziosi scendono
e mi donano leggera
una gioia che sa di infinito,
scelgo di fermarmi
appena oltre la
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Pulisco le mie ferite
lentamente
come si ascolta una melodia
e giro per i grumi
della casa respirando
un altro tempo
dove sono stato felice
e amato per un momento.
Rendo i pensieri al cielo
e ringrazio
per avere ricevuto stelle
quando le
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Case soleggiate,
finestre sorridenti,
occhi profondi aperti
riflettono il tuo sguardo.
Non c’è pace, non c’è guerra
nei tuoi occhi
e in un momento
sei musica nel vento.
La tua luce sfiora i ricordi,
li custodisco gelosamente
nello scrigno
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Inverno dal docile incanto,
anni passati ad altre sponde,
freddo pungente, ghiaccio brillante
ad abbellir fontane, rivoli d’acqua piovana,
affilate stalattiti a sporger dai tetti in
trasparenti grappoli, ed incantar lo sguardo.
Neve ad imbiancar
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Il mio vagare ha il cielo per traguardo
lungo è il cammino... passa per il cuore
ma parte dall’ingegno e il suo motore
se batte in testa giunge un po’ in ritardo.
Il mio vagare culla i suoi pensieri
rossastri come il sole del mattino
si invola col
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Quante cose in sospeso
tutto rimane lì alla polvere
aspettando momenti in cui
come un tempo
la voglia non si faceva attendere
tutte le scuse sono buone per rimandare
complicità pare essersi eclissata
seppure combattendo desiderio
un angolino
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Il nostro fiore è già appassito:
era sbocciato in primavera
quando il sole ancora esitava
e temeva le lunghe notti buie
perché sapeva di essere fragile
e cercava nel tramonto ogni seme
di una luce che poteva morire
o divenire speranza di
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Quando vieni a cercarmi
allora so cosa dire
ascolto il tuo due per tre
e so che ora sei per me
nell’’incerta espressione
consentì una ragione
anche nell’inverno spoglio
sussurri cosa è meglio
non sono poi così solo
mi abbracci nel tuo
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Si illuminano
i miei occhi
nella sera del suono,
della stella che si ferma,
in una stalla si sente
a Dio un canto,
torno povero io
e sono a casa mia
quella che vidi
e che credevo
mia per sempre,
ma chi mi prese per mano
in altre dimore mi
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 | L’inverno è arrivato tra refoli di vento che come carezze
di vecchi amanti, aspettano gioiosi il gioco del tempo.
I miei pensieri si lasciano andare tra soffi suadenti tra rami
languenti .
Trame dorate di foglie intrecciate, che come orditi in
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| Chissà quanti intoppi troveremmo
a riavvolgere il nastro della vita
potrebbe essere un vero cataclisma
dal quale districarsi al più presto
per non incorrere in atti
alquanto difficili da sopportare
un fuggire con forza
ancora di salvezza con la
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| Lungo il fiume
tagliato dal vento
la luce trema.
Aspetto, nascosta tra i pioppi,
mentre tu, un’ombra,
sciogli il nodo della distanza.
Cappotto nero,
bavero alzato,
il volto teso.
Non il solito tu,
un’inquietudine nella postura.
gli occhi che
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| Chi si cura del mio stonato fardello,
defunto e dannato tra le sabbie nel deserto,
che d’intelletto stretto in loco oscuro
mi pone di sofferenza con le spalle al muro?
Un viso amico, tra quelle dune buie da scalare
e il viluppo intricato del mio
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L’incanto della sera
nel rosso del tramonto
dolce atmosfera
sfida il freddo che è già pronto,
gelido e tenace
deciso a dar conflitto,
ma non spegne in cuor la brace
di un fuoco coeso e fitto
acceso nel camino.
E la notte cupa si
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Luna di pioggia
il tuo profumo mi ha ucciso,
luna di temporale
la tua luce mi ha fatto male
e sento un grande dolore
qui nel petto
dove batte la nostalgia
per tutte le cose che ho amato.
Cielo di pioggia
dove sono le preghiere
che ho rivolto
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Si riposa la luna
nella sua veste di madre
là sui miei campi arati,
aspetta la mia semina
e mi lascia dormire,
lungo è l’inverno
il cuore si fa freddo
e lei questo non vuole,
così mi chiama
una stella cometa
che mi dia la strada
dove posso
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Voce che strilla nel silenzio
il buio nasconde parole e paure
è tempo di lasciare andare ogni nota stonata
di raccontare fiabe diverse,
di ascoltare musica sacra
in un mondo dove tutto sfugge
e non si riesce a mantenere legati sentimenti.
Padrona
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Ritorna con costanza quel numero
che invece vorresti cancellare
per quanto ha saputo elargire
suscitando soltanto pena
che tramandandola ai posteri
niente di buono continuerebbe a seminare
impossibile tenergli banco
ovunque memoria si
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Mari e monti scavalca questa attesa
che, presente da oltre duemila anni,
è ognor messaggio di pace e d’amore;
ma pace e amore non sono nel mondo.
Voglio un Natale diverso dagli altri,
un Natale senza guerre e rancori,
un Natale che dia gioia e
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Eppure ti sento ancora
ascolto i passi
i respiri nel buio
e qualche volta
mi sembra che il cielo
sussurri preghiere
qui vicino al letto
dove il tuo dolore
era diventato un altare.
Eppure non mi sento solo
e ti parlo ogni
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E pe’ Natale tuorne ‘nchiett’a fede
ca cerca sulamente chi pruvvede
e a chesta vita ‘o poco ‘e verità
sapenno e nun sapenno addò starrà.
E c’ ‘o Natale fa schiuva’ ‘a speranza
ca pe’ na vota te cagnasse ausanza
mettenno dint’a sacca ‘o
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Dicembre
sei un mese triste,
la tua paura mi contaggia,
mi deprime e mi annienta,
sì, forse domani
una campana mi darà:
un ricordo di passione
che finirà debolmente
in un buio sentiero,
la luce che ti veste
lungo strade e vie
nelle tue
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È il cielo un parcheggio di nuvole
che il vento guida e sospinge
sembrano concerti di favole
una spremuta di pioggia le costringe
a dileguarsi tra monti e colline
mentre il cielo l’azzurro dipinge
muovi le palpebre dal ruo cellulare
non
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Va il ricordo a quel tempo di Natale
poche le luci poveri gli addobbi
solo il suono delle cornamuse
che non allegria inver per le vie
spandeva ma come di mestizia
annuncio che forte la povertà
regnava ma or che luci tante
variopinti addobbi babbi
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viaggiare insieme è come un tango come due strade che s incrociano
un po d’asfalto un po di fango verso l’aria della mia libertà
viaggio verso qualche cosa che è già dentro di noi
dentro tro gli sguardi e dentro le parole siamo sulla strada al freddo
leggi

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Nell’oltre andar vagando e navigando,
susseguon giorni amorfi e stanchi,
ed un pensier lascivo,
scivola, invola verso l’orizzonte.
L’oltre propaga avvenenza,
caparbia esuberanza,
in un angolo azzurro mare.
Oltre lo scorcio,
vita eleva in
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Quella fiamma che sembrava viva
ha attirato l’attenzione
procurando un senso di vicinanza
che ha fatto solo del bene
seppure il tempo volato via come fuscello
abbia riportato alla realtà
quell’istante dove prendere atto
di come siamo
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viaggiare insieme è come un tango come due strade che s incrociano
un po d’asfalto un po di fango verso l’aria della mia
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Entro senza far rumore
nel Tuo pensiero
o mio attento Dio
e mi sento di casa
simile ad un viandante
che ritorna alla sua meta
e mi riposo
e mi disseto
e mi alimento,
godo la Tua presenza,
fuori più guerre
che incontri di pace,
perché non ti
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Non sento più nulla
il freddo mi ha marchiato
col gelo dell’inverno
e il mio cuore stanco
è una scatola d’argento
che batte senza sentire
l’amore che rimane
nel vuoto del destino.
Non provo più niente
le nuvole del cielo
se ne sono andate
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Solo così potrai rimetterti in moto
non esistono altre vie da scegliere
per ritrovare quel minimo di volontà
onde portare avanti quei progetti
che ogni giorno si prospettano
panìco da non gettare
accarezzando calore
riesci ad immergerti con
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C’è un sorcio dietro l’aia della musa
che briga a far la tela notte e giorno
parando contumelie dentro il forno
con zampe peli e corna da medusa.
È un sorcio la cui mamma un po’ confusa
mettendo al mondo questo perdigiorno
si avvale del suo caso e
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Svolta
ancora una volta
lo spirito mio
è davanti alla cappella
del Cristo cadente,
non c’è un bastone
che lo sostenga,
né una pietra
con la ghiaia impastata,
a fare tappo,
tutto lì trema
mentre lo sguardo mio
vola là dove
infinite
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Stasera non chiederò il tuo amore
o fragile luna che abiti la notte
né pretenderò promesse inutili
che l’ombra non può mantenere
fra i sogni fragili di una carezza
e i baci dati a labbra socchiuse
con la paura di risvegliare i sensi
di una nuvola
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Muschio
eredità di ogni presepe,
con mio padre e i miei fratelli
con le giacche e coi cappelli,
a perlustrar sotto la siepe,
sulle pietre e nei canali,
negli spazi dove l’umido e la frescura
ne avevano gran cura.
Muschio sostanza del
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È alla sera, quando il buio
Prende il sopravvento
E l’aria si fa densa di paura,
È lì che ti ritrovo
In quell’angolo di me
Dove sovente ti nascondi
Quasi a mascherare il volto tuo
Con i contorni del tempo
Che implacabilmente va
Per i suoi
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oh dolcissimi nipoti vestiti di un affetto sacro di pioggia
io vi abbraccio stretto nelle rive del cuore orlate di lacrime
tu Sebastian vestito di un cuore aperto alla simpatia correlata alla tranquillità
tu Sofia vestita di un cuore che vive in
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Avresti voluto portare avanti la baracca
ancora per un po’
ma non ce la fai più
tutto pare diventare difficile
persino con l’aiuto di chi
pazienza non demorde
tutto pare venirti contro
non soffrendo di allucinazioni
ti preoccupi
tutto pare
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 | "Amor, ch’a nullo amato amar perdona"
fiamma che nei cuori sempre emoziona,
avvolge i sensi, muove ogni vita,
è dolce tormento, gioia infinita.
Di rara bellezza ci narra il destino
di chi s’innamora e intraprende il cammino,
un cuore rapito da
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| Nel mio pensiero
si è seduto Dio
e al mio fianco
non c’è tempesta
ma, è sempre festa,
la luce si è fatta nuova
e la strada
non è più lunga,
il riposo della notte
è sedersi al banchetto
con Lui e la Sua storia,
non serve più
la mia memoria
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Chissà dove sei stata
in questi anni
quando io ero troppo debole
per amare altre lune
o per respingere
le ombre che restavano
nel cuore a scavare
strani abissi senza cielo.
Chissà chi hai amato
in queste ere
mentre il fiume scorreva
e
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A volte mi par Tu sia lontano, poi ti chiedo di darmi la mano,
ogni volta che mi trovo sotto la croce ti guardo con amore,
penso con dolore a quel calvario se potessi ti prenderei
in braccio per portarti lontano.
Prima o poi capirai quanto ti amo ti
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C’è un posto là in fondo
laggiù nel mio cuore
dove coesistono
la Luna ed il Sole.
Un spazio che so
esser sempre esistito
Ho aspettato del tempo
ma l’ho poi condiviso.
Dove in eterno
vi potrò cullare
Dove ogni volta
potrete tornare
Dove per
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Fanny |
15/12/2024 10:12| 106 |
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Le bellezze di questa terra non hanno fine
ogni giorno di più si accaniscono nel mostrarsi
ognuna con la propria esistenza
riesce ad elargire un tocco speciale
per il quale dovremo fare di tutto
affinché niente possa distruggerlo
affannosi
leggi

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Ogni sera mi abbandono alla scrivania,
come un naufrago tra versi che sfuggono.
Fiducioso, resto con lo sguardo in alto,
a cercare la luce che ho perduto.
Poi inizio a remare, vago estasiato,
per remi ho due matite colorate:
col blu oltremare
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Se un chicchessia mi entra in un occhio
corro subito allo specchio,
mentre un occhio si dischiude
in un baleno l’altro già si chiude
e se mi appello a qualcuno,
noto che intorno a me non c’è nessuno.
Penso ad un moscerino
o ad un ciglio
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 | Ascolto lo stupito e trasognato
coro di voci della gioventù
memorie risorgenti dal passato
d’un Natale che vive ancora
ma come allora non è più.
Aghi di pino innevati nel vento
e nelle sfumature d’aria frizzante
Natale inizia il suo
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Mi tocchi il cuore senza sfiorarmi,
fermo il tempo e resto a guardarti.
Tu mi regali il sole,
una scala per toccare il cielo,
un sogno colorato come un arcobaleno.
Un tuo sguardo accende una fiamma
che credevo spenta,
scatena un temporale
nel
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Cerco Gesù
in un presepe disfatto
me lo trovo intatto
come quello chiamato
dai lontani profeti,
mi curvo e aspetto,
mi batte in petto
un’esplosione di gioia,
ero io l’atteso
mi ero difeso
sentendomi sporco,
una luce chiara e fonda
mi puliva e
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Amami ancora
prima che sia notte
amami ora
prima che il tempo
porti via il mio cuore
e le tenebre sapranno
se farmi tornare
in questo vuoto sogno.
Amami ancora
quando il cielo muore
e resta in silenzio
finché non arrivi l’alba
a tramare
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 | La neve,
oggi,
imbrillanta i miei monti,
riluce al sole,
ne rimarca il profilo
al confine del cielo.
Vi spicca adesso,
abbarbicato in alto,
sul fondale,
il santuario,
di sera incastonato fra le stelle,
dedicato alla Vergine nera
che molti
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Sonetto mio sonetto dammi accesso
fammi toccare col serico abbandono
quella giocondità avuta in dono
che fa da paracarri al tempo oppresso
crudele come un grido e lo confesso
di un lampo che non segue più il suo tuono
nella tempesta ricca di quel
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Ridursi alla sera a fare quello che la mattina
sarebbe senz’altro venuto meglio
non fa parte del mio andare
domande su domande onde trovare il perché
rimangono in sospeso
ponte prossimo ad una caduta impensabile
quando il prenderne atto riesce
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335781 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1171 al n° 1230.
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