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Il digiuno uditivo
non è servito a nulla
di colpo il silenzio pesa
il cellulare lampeggia
vibrando insofferenza
ma soffoco d’orgoglio.
Pensieri nuovi
si rifugiano nella lingua.
La notte è rinchiusa
in un digrignare di denti
Sono sola, forse
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Nessuno ricorda il primo orizzonte
fatto di luce e di odori
poi imperversa il vento
siamo di terre vicine dove cadere
e di cieli lontani dove rialzarsi
cicatrici di giorni felici negli occhi
e memoria di tempeste scampate solchi nella
leggi

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Avrei potuto regnare
per tutta la notte
senza accorgermi
delle gocce d’amore
che la notte continuava
ad offrirmi sul velo
ribelle dei sogni
lasciati a metà dell’alba.
Avrei potuto amare
oppure perdermi
per sempre nella speranza
di non
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Sei nube che danza nei sogni miei quieti,
sei sorgente segreta di un cuore profeta.
Quando la luna svetta sulla collina
scende neve di pace sulla terra,
anche i pensieri riflettono di conchiglia.
Tiepido alito di magia adombra la stanza
si
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Avevo, in quei tempi, un colore-
il rosso, sui capelli, tra le mani,
nel cuore. Palpitava un respiro
anch’esso rosso.
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Alla Tua finestra
si affaccia la mia montagna,
già all’alba, sono lì,
per ascoltare, interrogare,
per sentirmi uomo, vivo.
Non nuvole, né vento
solo una lieve brezza,
ascolta, fa sue
le nostre parole,
le nostre ardite speranze.
La storia laggiù
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Aspettare di essere al completo
è sempre una situazione da gestire con difficoltà
visto quanto a volte potrebbe accadere
nel non mettere in atto significativi e no
momenti in cui tutto potrebbe risultare unico
onde arrivare a quello scopo
che
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Finalmente m’è chiaro,
tra il vetusto livore e gli orizzonti difformi,
l’urto al cuore dei numerosi affronti.
Consumate le sinapsi dell’amor nel cassetto
supero il tumulto dell’ennesimo inferno
e respingo l’idea montata di provare una volta
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Nella notte
che si alza il fieno,
ammiro io le stelle,
i miei occhi cercano
i confini dell’infinito,
ma trovano a fiumi
le parole del Creatore.
Mi lascio andare
fra i letti che tengono
strette quelle onde
luminose e straripanti.
Dio
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Acqua passata
sotto i ponti e tra le gambe
nel silenzio tuo arrivista
cose vecchie cose strambe
con al centro il citarista
che si atteggia canta e suona e fa il gradasso
e per questo col suo andare me la spasso.
Acqua marcia
con il vento in
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Il mare bacia laggiù nell’orizzonte
sfiorando il cielo e lasciando le sue impronte
Il mare accarezza qui giù nella battigia
coccola la sabbia umida vagamente grigia
Il mare passeggia avanti e indietro con la Luna
a braccetto verso la spiaggia nella
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Quell’abitudine non abitudine di attendere
chi con fare del tutto amichevole
vuole portare un sorriso sulle labbra
per le quali due fiori ignari
propendono di avere ragione su interventi
non sempre ben architettati ma capaci
di risolvere ogni
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È pur Zèfiro tornato
col soffio suo leggero,
che rallegra fiori e prati
con il dolce suo tepor.
Di violette, rose e gigli
inghirlanda il tuo giardino,
di rugiada irrora i campi
che son perle tutte d’or.
Si ridesta la natura
ed il ciel si
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Nella casa
ci sono ancora i tuoi respiri
e i veli di cenere
sui cuscini di velluto
che amavi tanto accarezzare
quasi fossero nuvole
che la pioggia ha dimenticato
nelle estati più calde.
Nel buio
si vedono ancora le ombre
delle tue mani
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 | Ognuno trattiene la sua sete.
Visioni e Pensieri.
Pensieri cupi che battono le tempie
come la pioggia batte su i balconi.
Ondoso ritmo che non quieta,
ma si riversa fra l’erba e i fiori.
Il cielo è tetro.
Il secchio lucente appeso
nella
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| Essere certi di poter condividere quello che più affligge
onde non rischiare d’inciampare in cavilli
che purtroppo fanno ogni volta la loro parte
anche se la strada potrebbe sembrare quella giusta
e che invece essendo sempre in salita
lascia un
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Mi perdo nel sospiro di un sogno,
nel brillio dei tuoi occhi.
Nuvole gonfie di emozioni
mi rincorrono attraverso il cielo rosato,
fiori dai mille colori,
viole e profumati gelsomini,
danzano nel giardino dell’amore.
A occhi chiusi ascolto
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trema la tenera emozione di una donna
muto frastuono che ruba l’anima clandestina di un silenzio che parla
eterna gentilezza che accompagni il cuore malato di singhiozzi
batte fortissimo l’anima quando carezzi il viso aquilino di una donna
hai
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 | Politica non più vecchio grigiore
ben venga parità di quote alterne,
più donne e ragionar sarà più bello,
ben venga onesta e chiara pure iin quella
più partecipazione.
Più giovani carine e più coscienti
vorrei dopo erezioni agli alti
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Non ricordo più
le nuvole che avevano
coperto quel cielo
né il tuo sorriso
triste per la pioggia
che continuava a cadere
sui giorni malati
che volevamo dimenticare.
Non disegno più
colori sulle pareti
e vivo in bianco e nero
con una
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Ho scoperto che posso vivere
senza la tua ombra
allungata sulle mie carni.
Ho scoperto che posso respirare
anche senza il tuo pugno
tra le costole.
Ho scoperto che posso camminare
- tra la gente -
senza il peso del tuo sguardo accusatore
che
leggi

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Inutile scegliere di voler cambiare quando
situazioni si fanno in quattro per deviare il percorso
sembra proprio che parole al vento si divertano
a debellare ogni mezzo che potrebbe
mettere in guardia in tal senso
divertimento per il quale non
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Acqua del tempo sorgente di vita
specchio riflesso con l’ombra sbiadita
sei tu la fonte del dare e l’avere
mentre il mio seme ti vuol possedere.
Fiore proibito canzone del cuore
note di ghiaccio col vecchio cantore
sei la promessa la sfida
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Ti cerco
annuso la vita
questa vita sempre uguale
da quando più non ci sei.
Il tuo profumo s’è nascosto nei boccioli delle rose
e al mio passare
dolce, sensuale, m’olezza il cuore.
Rose, rose, meravigliose rose!
Ne colgo una bianca,
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In vallate ventose
e intense
di verde amore
sboccerò
al mondo che ho donato a te,
getterò le mie parole
nel sole
fino
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Due semi di dolore
e una goccia di luna
per diluire il male
nelle notti di nostalgia.
Una foglia di stupore
e le nuvole in fiore
per respirare meglio
quando fuori è freddo
e anche il vento gelido
sa disegnare il male
dove qualcuno amando
ha
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Nel vento cortese che accarezza la pelle
sospiri di delizia si fanno ascoltare.
Un palpito di ali, un concerto di libertà,
l’amore si cela tra le rughe del tempo.
Tra i cromatismi vibranti della vita che danza
un sorriso timido si affaccia
leggi

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È donna
la Voce che grida
nella notte
ostentando solitudine e paura,
mentre sola sul buio sentiero
si scontra con ombre frettolose
e fuggenti.
È donna
la Luna che si oblia
dietro le nubi grigiastre,
e così velata
si sente al sicuro dal
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UNA DONNA
Post n°1414 pubblicato il 18 Aprile 2015 da luccardin
Un respiro pieno di profumi
è ciò che rimane
mentre scavo
una fossa sempre più profonda
per seppellire i giorni di tristezza.
Inutile fuggire
quando un respiro ritorna
sguardo di
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Grazie alle donne,
leggere e ossequiose al tempo,
pazienti nel cogliere il momento di volare con ali di libertà.
Donne che bagnano gli occhi nella lavanda del dolore,
non hanno segni del peccato,
ma un’impronta sottile,
di mano ferma e
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 | Ciao, ti scrivo dal fronte
da questo antro maledetto
dove si corre inesorabilmente
verso un futuro ch’é un trabocchetto.
Qui non v’è giustizia né speranza
attorniati da idioti come noi
pronti a una mattanza
in virtù dell’obbedienza.
Orge di
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| Fiocchi gialli
oggi l’alba mi ha dato
e sorrisi di donna
ho subito incontrato,
la bellezza del giorno
la voglio vivere tutta,
passeggio con mia madre
e mi sento grande,
con la mia donna,
mi par d’essere un leone,
poi, con la figlia,
sento la
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| Per scrivere attendo le mie notti.
Non serve luce ai miei ricordi per rinnovare
la sensazione amara di giorni troppo uguali,
decostruite immagini di questo
inconsapevole vivere pietrificato,
di questa quotidiana omologazione
che il tempo non
leggi

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| Tra gocce di un temporale
accesi colori di vita
parabola sentimentale
di intensa beltà fuggita
Sei tu il mio arcobaleno
due fuochi inizio e fine
l’emozione non ha confine
un vertice d’amore pieno
Ed ora rifletto ancora
nel vivere che ci
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| Volevi soltanto vivere una doppia vita
rimembrando con accuratezza con chi
si è prodigato in tutto il suo ingegno
unitamente alla forza che sprigionava
sfogliando pagine d’un tempo
quando capelli bianchi
si sarebbero uniti in un abbraccio
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| Abbiam contato insieme mille passi
ed altri mille e poi mille altri ancora,
in questo lungo viale pien di rose
sopra un selciato ruvido, bruciato.
Abbiam veduto insieme mari e monti
con alte cime ed innevate al cielo,
con onde fragorose e a volte
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Sarà una brutta stagione
l’inverno è stato lungo
e le ceneri del cielo
sono state sparse
dove il vento ha soffiato
via l’amore dei giorni
passati a dimenticare
il dolore della pelle.
Sarà una buia primavera
con le nuvole e la pioggia
che
leggi

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Riccioli di parole intersecati come perle
volano nel vento,
vecchi ritagli scivolano nel mare.
Il silenzio si fa assordante,
a occhi chiusi, sdraiato su una foglia
cullato su un fiume
senza sponde e senza foce,
scaldato dalle stelle
ascolto il
leggi

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D’istante
appari ma non sembri
come una luna pallida
corpo estraneo di una notte
d’istante in istante
spoglia di parole
è nuda la tua voce
come i giorni senza memoria
vestito consunto la tua pelle
avari anche di lacrime
si assentano
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- . -
Il tempo passa
e pian piano,
quanto ci leghi
al diuturno vivere,
sbiadisce e scompare.
Ma non ci si deve
preoccupare,
perché il senso vero
di tutto quello
che siamo
e che facciamo
è soprattutto nel capire
che la Vita non è
leggi

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Luci. Ombre. Pioggia.
Il cielo si era spalancato un solo istante,
come il singolo volo di un merlo
che si posa leggero
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Vecchio calesse
tu mi parli di lei,
dei miei anni esplosivi
così li chiamavo
mentre lei e solo lei
io amavo e nei sogni
è ancora presente.
Quante lune ho guardato
e le stelle che ho contato
e i baci che non t’ho dato
figlia dei fiori, così ti
leggi
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trema il terremoto corpulento del silenzio
scende tra le vie del cuore la verità dell’acqua purissima come memoria
chiaro furiosissimo battito del cuore che urli il ricordo di giorni passati
santa croce che piangi il destino sciolto in una voce
leggi

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Su’ viecchio comme è vecchia chesta vita
ca ancora va cercanno mille cose
e sbatte dint’a chiocca na canzona
smanianno ‘ncopp’a terra ‘o paraviso
annascunnuto areto a na guagliona
‘nfaccia a na voglia strana ‘e di’ “Sto cca”
sotto a nu cielo
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 | Polvere, niente altro che granelli,
Su nel soffitto solo carabattole e tele intessute da ragni instancabili,
Costruttori di regni argentati dalla luna baciati;
Cerco il mio ricordo, una foto ingiallita dal tempo; È vuota, sparito il ritratto di un
leggi

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Ti sei fatto arcobaleno sui miei desideri,
sorriso di speranza e di dolcezza,
pensiero riposante e cortese brezza,
solerte a bruire piano sulle ferite,
a spalancare le braccia, a stringermi la vita.
Ti sei fatto fiore in un’arida terra
contro le
leggi

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Bacio il passato
sulla bocca che il tempo di te
nascose al mio sguardo.
La terra umida affonda di solitudine
sotto il passo del mio cercare
la casa di campagna è ancora lì
silenziosa nelle ore che bussano ai ricordi.
Tra il fuoco del camino
leggi

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Nell’aria il respiro si sente
l’anima gode l’attesa festa
il colle e la valle gonfi di verde
vivono la gioia che porto in cuore
è risorto il Redentore e la sua luce
a tutti dal cielo si dona
il dolore, appena vissuto, si fa leggero
ed il mio passo,
leggi
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Mi crogiolo nella memoria di te
sino ad inebriare il riposo.
Ti rivedrò _forse_ tra colori autunnali
le foglie saranno
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Le carezze sono amorevole dolcezza
in uno slancio di bellezza,
un delicato sognare
mentre un bimbo scopre il mare.
Assordante armonia,
sboccia una poesia,
il tuo ricordo angustia e cheta la vita.
Ci sei tu nel mio mondo,
ti ritrovo nelle rughe
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Lascia stare
una carezza non è una promessa
e io lo so
che non ci vedremo più
se non nei sogni
che mi ostino a non finire
quando il mattino preme
per un nuovo giorno.
Lascia perdere
non sprecare parole
per quello che è stato
e non sarà
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Nel buio nero e duro della roccia
il freddo della sconfitta
la voce calda e piena
della verità detta e scritta
muore con l’Uomo che l’ha data
anima mia che l’avevi gustata
aggrappati ad ogni Sua parola
capirai quanto è bello il sole
e l’alba, il
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E maschera tu sei dono e mistero
su questa terra madre derelitta
coi passi contemplati da Giuditta
che ti rovina il volto e che sia vero
lo dice il libro sacro al mondo intero.
E maschera sarai falsata e abbitta
da quella forza viva mai
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Tornano le rondini a far dei giorni
libertà di respiri
primavera di sogni c’è odore di te.
Gli sguardi in fuga
verso orizzonti smarriti
nei tramonti rosati
tu che riposi nel cuore.
Chi non ha confini
conosce l’infinito respiro
del cielo.
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Interrati alcuni nomi, come fossero bulbi
posso riposare ora.
Ho l’identità di un fiore oggi
sono leggera ho la corolla bianca
il corpo- foglia che reagisce appena appena.
Nel cuore la mappa delle radici resiste
ricorda il vento alle spalle che
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L’aurora ci trova abbracciati
nell’intensità di un’emozione.
Tu, l’altra metà del mio cielo,
lo sguardo perso nel ridente infinito.
Ti ritrovo nei miei sogni,
inciso nel mio cuore,
nel verso che descrive amore.
Lampi di gioia, baci
leggi

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Entro
come un filo di spine
e cerco di essere leggero
aria assetata d’estate
che attende l’autunno
per trovare la pioggia
o l’amore alle prime luci
di un’alba incompiuta.
Esco
come un vento d’inverno
fra le porte aperte
di un lungo
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AL CALAR DEL SOLE
Ogni giorno al calar del sole
un peso qua nel petto mi divora
è come una serpe che ogni ora
distrugge tutto ciò che vuole
Niente e nessuno la può fermare
silenziosa e viscida sul mìo tetto
mentre il disgusto mi freme il
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 | Tu soltanto, se vuoi puoi disperder
quel ribaldo ch’è sempre tra i piedi,
ora basta ti prego, procedi.
Ripugnanza convinta mi desta
quando appare e repente lo schivo,
e se pur mi si presti gentile
io per nulla gli mostro riguardi
Or che a te
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| Dal legno insanguinato
alla dura pietra
dal profumo del vivere
a l’odore della morte
il panno morbido e bianco
l’ultimo atto d’amore
ora il nero lo copre
ed il buio cade pure in me
enorme un peso mi pesa
la festa del vivere
ha perso la sua
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