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      Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
       
      Poesie pubblicate:  363’611Autori attivi:  7’458
 Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava 
 ♦  Ernesto Di Martino    |           | 
   
 
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          | La pietra,  
rumore molesto, 
tracciava nelle mani 
un nodo 
agli occhi stanchi 
del pescatore. 
Quasi un sussulto 
nel mare antico 
dove pescare  
era il suo mestiere. 
Qualcosa suonava 
nell’odore salmastro 
al ritmo delle onde. 
La pietra,  
rumore
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         | Ho parole che non riesco a nascondere, 
perché parlano gli occhi, 
che si muovono nervosamente e, 
lucidi di gioia, raccontano emozioni e amore. 
Escono frettolosamente in un istante, 
per paura di dimenticare qualcosa: 
a volte chiare, 
a volte confuse e
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         | in silenzio ci siamo abbracciati nella stretta del cuore 
mi sono stati vicini nel mio momento di difficoltà 
è stato un pomeriggio bellissimo è venuta giù la bontà degli angeli 
io amo la semplicità dei miei amici stretti nella gioia 
verso che suona la
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         | Con falso ego  
mettevi ogni cosa a posto 
e nell’emozione interiore 
trovasti pace  
solo nella spiritualità 
di un falsificato dio,  
a ogni cosa dicesti: 
sicuramente ci sarà rimedio 
anche all’immobilità  
dell’essere umano, 
per questo ora vivi  
nel
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         | Io e te,  semplicemente così  
come le barche a remi solcano il mare  
come i pescatori attendono  
come la vita che scivola via  
la sento, ogni giorno 
Ogni giorno 
ogni istante che ti penso . 
 
Ma poi 
nel lessico linguistico  
delle domande infinite
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         | S’affievolisce il canto in su la sera 
quando la luna occhieggia alla finestra, 
e il cuore inizia tosto il suo cammino 
nel labirinto oscuro dei pensieri. 
 
E affiorano i ricordi del passato, 
che io credevo ormai dimenticati,  
come quei tanti amici
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         | Amore che non può che essere eterno 
si prende cura di sé e di chi accanto nella vita 
ha saputo elargire quella forma insolita 
di rispetto miscelato con tenerezze 
 
seppur niente avevano di umano 
riuscivano comunque nel loro curioso andare 
braccio
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        La giostra gira, 
e ogni giro ci ruba un respiro. 
Sorridiamo, 
mentre già sappiamo 
che presto dovremo scendere. 
 
Il treno corre, 
sempre nella stessa direzione. 
Non c’è ritorno, 
solo paesaggi che svaniscono 
come mani che salutano nell’aria. 
 
La
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        La sabbia del tempo 
è già passata 
da queste dita 
che ti sono entrate dentro 
 
per scavare il passato 
col nostro tormento 
coltivato 
e poi ucciso dalle tenebre 
 
rimaste a sorvegliare il cielo. 
 
Le perle sulla pelle 
hanno trovato 
sentieri di
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        Disegni un baffo a lato del tuo occhio, 
viaggi attraverso le curve del tempo. 
 
La matita incornicia il tuo sguardo e accentua il senso del tuo Essere. 
 
Ti guardo. 
 
Le ciglia arricciate nascondono l’azzurro acceso dell’iride 
e increspano il
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        Il bianco con il nero non è grigio 
il credo è fede non un cono al bacio 
come l’amore lui non è mendacio 
se poggia le sue ali nel prodigio. 
 
Uno più uno non diventa due 
l’essere informe resta tale e quale 
ed anche se ti sembra un po’ banale 
con
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        Uno schietto sorriso  
lo spirito rinfranca  
dalle tristi pene esperite,  
ed è questo il dono immenso  
che il Gran Dio  
in retaggio ci ha dato, 
fratello mio.  
 
Con te  
le nostre bizze e le contese 
si evolvono  
e si dissolvono 
nel contesto di un
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        Pedalo solitario 
in un sabato d’agosto 
nel caldo pomeriggio 
al sole bene esposto, 
la calura estiva 
afferra per il collo, 
un’afa soffocante, 
vacillo ma non mollo! 
 
Quest’anno non si parte, 
tra spese ed imprevisti 
si tira il freno a mano, 
i
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        Spuntan colorate rose nel deserto, 
oasi ad aprir boccioli, rose profumate, 
e sprazzi di luci a disegnar contorni, 
mentre la sabbia vuol coprirle. 
Spuntan gloriose ed adorne 
esercito in guerra a  
combatter battaglia di vita, 
anime a diromper
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        Viaggiare lontano, viaggiare l’Italia!  
Nubi di pece nascondono il cielo  
odori bruciati, carbone incendiato, 
ricordo di un tempo ormai sorpassato. 
 
Un treno si accosta senza fragori, 
assenza di fiotti di fumo e carbone. 
Mostro appuntito, colori
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        Cercami, 
non ti fermare, cercami. 
Setaccia ogni angolo 
-vicolo- pertugio, 
non ti stancare, cercami. 
Fino all’ultima traccia, cercami. 
Se
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        Una carezza si posa sul viso, 
segue ogni piega, ogni smorfia, 
ogni contorno indurito e scavato dal tempo. 
Ricordi di spazi senza dolore 
cullati dalla brezza di anime sincrone 
che danzano strette il loro tempo migliore. 
Raggi di luna a rischiarar
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        Or la vita è lume di candela  
che nel buio dona sempre tepore, 
tardi l’uomo s’avvede che si scura.  
Qual rio gesto sia strappar biscotto  
buono che al bambino venne offerto, 
or caramella dolce è amara. 
S’appressa tramonto, pena prevale 
sui ricordi
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        nel silenzio della dolcezza emerge un uomo sincero 
gli anni dell’amarezza e della normalità ci hanno reso amici  
la pioggia della calma ci ha voluti bene 
il futuro non so dove ci porterà io gli vorrò sempre bene 
lui per me è un fratello maggiore che
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        Ricordo, pietre 
a disegnar parole 
ambigue e fragili 
nel dolore che consuma  
nel vomito che ti libera . 
 
Si potrebbe piangere  
come quando l’anima  
colta dalla fame  
ingoia l’improbabile  
grido della morte . 
 
E ricordo, ogni parola che ho
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        Basta un niente e fantasia centrifuga 
assorbendo il passato 
una due tre quattro volte 
sensazione di ubriacatezza si pone 
 
rincorrendo grandi piccolezze tutto si fa reale 
collaborando con estrema facilità 
ad un girotondo fatto da un’infinità di
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        Gira la giostra, lenta e veloce, 
un valzer di volti, un coro di voci 
e noi, bambini e vecchi insieme, 
con le mani aggrappate ai sogni, 
temiamo il momento in cui scendere. 
 
Il vento ci spettina i pensieri, 
le luci si fanno più fioche, 
le risate si
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        Cerca solo di ferire 
la sua pelle 
ma senza lasciare 
segni di nostalgia 
 
per le lune morte 
che continuano 
a inseguire il cielo 
come fossero gocce 
 
di piacere rubato. 
 
Cerca ancora 
di pronunciare parole 
che possano tradire 
il timore degli
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        Quando in alto non vi erano ancora cieli, 
e in basso la terra non portava nome, 
quando le acque erano una sola corrente  
e il silenzio regnava, 
allora nacque il Tessitore. 
 
Egli non aveva trono, né tempio, 
solo mani di fuoco e di tenebra, 
da cui
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        qualora tu mi lasciassi io scinderei la cenere rossa e il legno verde della mia nave 
a tentoni ti dimentico abbraccio di un silenzio che fugge 
io non raggiungo più le tue isole ninfa di una roccia verde 
se tu decidi di esserci io arderei la brace del
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        Alzo gli occhi al cielo non c’è piu il sereno, 
grandi nuvole s’abbracciano si danno la 
mano ci vogliono rinfrescare, una pioggia 
gentile cade su di noi per poi morire 
 
Il sole è via tornerà un giorno a farci compagnia, 
a riscaldarci il cuore come
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        Parea ch’il nulla s’avesse a chetare, 
e m’avvidi del tempo sprecato.
 
Seppur in’ante, mea culpa, 
l’incedere insano s’erse supremo  
e s’intinse
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        Ormai è abitudine  
cronologica apparenza  
sensazione tremula  
di una mistica follia. 
 
Non è reale,  non è. 
Cio’ che t’illude,  ciò che afferma  
ciò che invero  
imputridisce l”anima. 
 
Ma tu non abiti l’anima . 
Estimi l’abito  
dedito
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        Sei il faro che veglia nell’ombra, 
tra le nebbie segrete del cuore, 
sei la voce che il silenzio ingombra 
di promesse intrecciate all’amore. 
 
Nelle vene mi scorri come fiume 
che conosce ogni sponda smarrita, 
sei il sogno che brucia senza lume, 
la
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        Sussurri Tenerezze Amore 
si osservano nella notte buia 
 
ventate improvvise onde alimentare desiderio 
 
dispettoso risveglio lascia tracce perenni 
frutto d’istanti indimenticabili 
sfruttando centellinando emozioni 
 
ritornano nel giorno
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        Partire  
per non più tornare 
là dove le sensazioni  
del tuo sguardo  
mi tormentano il meditare. 
 
Il mio nome 
non pronunciare,  
la tua voce mendace 
non starò a seguire.  
 
Non sarà  
questa splendida luna, 
luminosa come diamante 
ad impedirmi di
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        S’Amor s’oscura 
e in fioca luce induce, 
ché vita divien dura 
e al Malo adduce 
 
Allora spenta via 
diviene il cammino, 
che sì è tal ria, 
che ci si rivolge al Divino 
 
Arride la dama negata, 
in tal stato d’agonia, 
che a morte s’aspira 
 
La via è
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        Non sventrerò la tua valva 
per estrarre la perla nera 
che custodisci gelosamente 
nel tuo grembo.
 
Mi accontenterò di
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        La incontravo 
dove non c’era luce 
il il suo respiro 
la rivelava, nuda 
 
come le foglie 
che in autunno attendono 
un vento per cadere 
e morire d’amore. 
 
La accarezzavo 
prima di conoscere 
le note del suo dolore 
e suonare la pelle 
 
come fosse un
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        nel sogno più reale io sono sveglio 
nel silenzio più amaro senza medicine 
io sono pronto ad aiutare i miei genitori 
io cammino lentamente senza paura 
il vento
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        Nell’alitar del tuo desio, 
adagiato alla mia arroganza, 
s’arricchiva il tuo bellissimo volto.
 
Era forte, in te l’accoglienza 
e la tua immensità si schiudeva, 
all’agognato nettare.
 
C’al sublimar d’intenti, mi perdevo, 
nel tuo umido e caldo
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        E tu ballavi nuda  
una canzone di Vasco 
così da illuminare il cielo  
di colori mai visti. 
 
Cogliendo i tuoi respiri 
nel profumo della tua anima  
C’è questo mistero 
un sogno 
l’illusione della tua pelle  
del tuo odore,  del tuo 
Infinito potere
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        E c’è un sonetto pronto in via del mare! 
un po’ curioso birba e assai contento 
di andare avanti e indietro assieme al vento 
gradisce in acque “fute” navigare.  
 
Maldestro planimetrico sa usare 
i verbi e le parole a piacimento 
con chili di passione
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        Agosto arriva con passi di festa, 
portando sabbia, risate e calore, 
tra mare e montagna la vita si arresta, 
e il tempo profuma di sole e colore. 
 
Il sole è tamburo che batte la via, 
le onde risuonano come canzoni, 
tra ombrelloni la gente si
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        Eccolo in avanscoperta 
colui che vuole ricordare 
quel momento ad oggi lontano 
 
immedesimandosi con cura in quell’otre 
che si presentò senza preavviso 
nell’accaparrarsi frutto di un sogno 
 
i cui verbi ancora risuonano una volta una soltanto 
per
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        Mi prende per mano 
la bellezza di un sorriso, 
deciso lo voglio far mio 
e mi sento una forza 
che viene da Dio. 
Mentre parla la guerra 
con tuoni, fuochi 
e orrende devastazioni, 
Lui, il Dio passa e ripassa 
nel sorriso dei bambini 
che vanno a
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        Su un ramo di pino, d’aghi ben guarnito  
un pettirosso, di paglia il nido aveva fornito.  
Con l’occhio, da dietro i vetri d’un infisso 
seguivo un andirivieni di vita assai prolisso.
 
In ogni dì d’aprile, il canto suo ascoltavo 
ed a maggio, un coro
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        si sentì la furia del festival pianto dal silenzio 
tanti poeti si scambiarono le poesie assolute 
quell’anno il potere vietò la loro piazza con arroganza 
i poeti sussurrarono in silenzio la loro protesta e coinvolsero Aletti e Quasimodo 
si trovò una
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        S’erge una luce,  
quando l’umani sanno ascoltare, 
e la speme s’intona di colori audaci.
 
Nutro d’infinito, ora ch’al cuore, 
un cantico pregna la vita.
 
M’intingo di forza e d’insperati orizzonti, 
ora che l’anima s’apre alla vita 
ed assurge a
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        Piantai un seme di un albero, 
sapevo che non avrei mai visto  
l’albero che sarebbe diventato. 
 
Ma mio figlio si: un giovane albero. 
E suo figlio:
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        E ti racconterò il passato 
per renderti partecipe  
di tutta la follia  
 
Ti lascerò sorridere  
di tutte quelle facili 
emozioni inutili . 
 
E tu,  intanto 
ballando nuda  
su tutte quelle bottiglie rotte 
mi chiedi domande  
colori,
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        Essere con il cervello di fuori 
implica momenti turbolenti da gestire con pacatezza 
onde non perdere di vista la situazione 
che diventerebbe ingestibile 
 
sicuramente difficoltà non mancheranno 
seppure in maniera totalmente casuale 
significativi
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        Sotto il velo di luna argentata, 
ti cerco nel silenzio del mare, 
sei la rosa nel vento incantata, 
che fiorisce senza mai sfiorare. 
 
Il tuo sguardo è una luce di seta, 
che disegna sentieri nel cuore, 
un respiro che lento si acquieta 
come il raggio
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        Non è ancora andato 
e puoi sentire 
brividi di sale caduto 
sull’altare del mondo 
 
mentre la luna prega. 
 
Non è ancora perduto 
potremmo sognare 
o aprire le porte 
che separano il buio 
 
dai suoi respiri stanchi. 
 
Forse sarà per poco 
parole
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        Non è ancora andato 
e puoi sentire 
brividi di sale caduto 
sull’altare del mondo 
 
mentre la luna prega. 
 
Non è ancora perduto 
potremmo sognare 
o aprire le porte 
che separano il buio 
 
dai suoi respiri stanchi. 
 
Forse sarà per poco 
parole
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        Fra languidi sogni 
d’essere e non essere 
si distorce la vita 
rapita da mesto destino 
 
Segnata è la via 
trasmutata da mille pensieri, 
tormento del tempo che fu 
e d’un tempo che viene 
 
L’umore cerca rinsaldo 
in quiete illusoria, 
in cerca di chi
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        Nell’anima muta dove il mare tace, 
vive il cetaceo figlio dell’oscuro. 
Non è il più grande, né il più temuto, 
ma porta in sé l’eco del profondo. 
 
Scivola lento tra le fredde correnti, 
cerca nel buio il suono della vita, 
respira l’ombra come fosse
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        Parlami e raccontami di te 
della tua distanza dal cuore 
che in te non è solo battito 
ma anche vita  
che trasfigura ogni attimo 
vissuto assieme.  
 
Parlami, dimmi di noi 
e di quanto il vivere  
ci rende distanti,  
ti prego parlami 
poiché è il
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        ho sognato l’airone rosso del silenzio 
nel sonno più profondo vive l’aquila delle stelle 
ho raccolto un piccolo fiore che suona la lira 
madre che suona il flauto traverso nell’infinito 
la bellezza del creato sorride tra i denti bianchi di neve 
sogno
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        Piccoli passi su lucida strada 
bagnata di pioggia: luci giallastre, 
nell’umida sera pallida nebbia. 
Piccolo cuore ripensa alla nonna, 
al tepore del braccio che consola. 
A ciminiera senza fumo nero,  
alla gioia di un giorno di luce. 
Giorni, ricordi
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        Largito d’un intimo desio,  
s’affacciava alla vita, 
un cuore di donna.
 
Che nulla chiedeva, 
se non l’amor negato. 
 
L’allunghi d’un conscio tardivo,
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        Sotto un mantello di seta profonda 
la notte respira, paziente e leggera, 
traccia nel cielo una scia che s’inonda 
di fuoco e silenzio, promessa sincera. 
 
Ogni stella che cade somiglia a un pensiero 
che scivola lento dal cuore alla mano, 
è un soffio
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        Essere indipendenti implica un bel peso da sopportare 
quando il tutto si presenta in maniera inaspettata 
al contrario invece quando possiamo aggrapparci 
a chi sostentamento riesce ad elargire 
 
aiuto difficilmente rifiutabile non significa 
prendere e
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        Breve  
e’ quell’attimo che hai voluto eterno, 
Tu che nel silenzio hai voluto far rumore. 
Non senti?  
Il profumo del muschio  
dell’abete accarezzato dal fiume . 
Del sole del mattino  
che fa brillare le gocce di rugiada . 
Cosa? Cosa vuoi rendere
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        Di un Padre del cielo scuro 
che non vuole sapere 
se sua figlia vorrà 
anche le pieghe del vento 
 
dove una parola  
è scomparsa senza lasciare 
amore o altri desideri 
da scolpire nella pelle fredda. 
 
Di un amante sorpreso 
da uno sguardo
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                 336781 poesie trovate. In questa pagina dal n° 621 al n° 680.
  
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