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 | La vita
senza amore
è come il cielo
senza il sole.
Chi odia i propri fratelli
per il colore della pelle
non sa che si perde
le emozioni più belle.
Ha l’odio nel cuore
chi scatena la guerra
e di sangue sporca
la povera terra.
L’
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Eclissi di dolcezza
in cui mi son persa,
in un’eco riflessa.
Colleziono ore scalze,
anagrammi di stelle,
coltivate tra margherite e viole,
in punta di piedi
per non rompere il silenzio.
Inutile tramonto delle mie nostalgie,
ti vado cercando
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il sole nasce
inno alla aurora
canto del gallo
brocca di pesco
un cinguettio sul ramo
allegria nell’aria
spighe
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Credo proprio che la pazienza non abbia limiti
ovunque si giri il capo
riusciamo ad intravedere nozioni che frullano
senza sapere il perché
suscitando l’impulso
di voler sbattere la porta ed andarsene
atto di collaborazione non da tutti
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Agosto è già tornato
con l’afa e la calura,
per render la Natura
ricca di bei color.
I fiori son dipinti
che allegrano il Creato,
in un sentir d’afflato
pel tenero tuo cuor.
Ancor tu puoi ammirare
il cielo, il mare e il sole,
e sparger
leggi

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Restiamo soli
col nostro silenzio
non chiederò alle stelle
se ti hanno vista
morire ancora
senza di me che tenevo
il filo del cuore
troppo stretto
per poter amare.
Chiudiamo le porte
e resterà solo
un funebre lamento
da ascoltare al
leggi

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Putesse fa a cazzotte cu sta vita
stracciata comme a carta mmiez’a via
‘mpurpata cu na ponta ‘e fantasia
cusuta fra sta ggente... vecchia zita!
Putesse guverna’ sta ‘nchiavecata
cu chella freva ca me scenne ‘a pietto
ma ‘o core s’è vennuto pure
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Quando torno nei luoghi
dove sono vissuti i miei avi
il mio cuore piange a dirotto.
Come quei temporali estivi
che oscurano gli aridi pendii
della sacra Majella.
Quando torno nei luoghi
dove sono vissuti i miei avi
il mio cuore piange a
leggi
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Riuscire ad ottemperare quanto in programma
non sempre è possibile
attimi di suspense fanno in modo
che anche un solo intoppo
possa non prendere la strada giusta
affinché “terapia in atto” si trasformi e non poco
in qualcosa di rovente da far
leggi

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Nel viaggio della vita
non si è mai da soli
i respiri vivono in noi nascosti
dove la verità non è nel sapere.
No non è vanità
neanche lussuria sentirsi vivi
innamorarsi delle stelle
di una donna di un figlio di un’anima.
Dove lo sguardo si
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Certi giorni
mi sono scivolati via
e non mi accorgevo
che smettere di amare
è troppo facile
anche quando la luna
e il tramonto
sembrano sussurrare
le nuove notti.
Certe sere
sono cominciate
troppo tardi
per arrivare al mattino
con la
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E sei arrivato tu
come bacio di luna
nella notte profonda.
Tra fogli di sogni,
baci l’anima
con parole sospirate dal vento.
Un melodioso canto, frange
come onda allo scoglio
struggenti emozioni .
Bacia il cuore
il rumore di una
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O per gioco o per diletto
abbiam perduto ogni buon concetto.
Ci siam persi calcolando ipotesi e opinioni,
non siamo andati avanti, siam fermi alle parole,
ed il cuor innamorato apre alla vita la resurrezione.
Imbrigliati tra parole ed azioni,
non si
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Sembrerebbe semplice continuare a vivere
buttando dietro alle spalle
parole che hanno assunto un’immagine tutta loro
credere di fare finta di niente ancora peggio
comportandosi come se nulla fosse
seppure aiuti non siano mancati
piccola regalia
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Sembra che il veleno
sia nella terra
e nello sguardo
della luna al tramonto
quando le ombre
sono più cattive
del mare in tempesta
nel suo scuro orizzonte.
Sembra che il vento
abbia solo il male
e che le nubi
non portino pioggia
ma l’odio
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Se il cuore ti sussurrò
di arrivare qui,
non bussare, la chiave
sta sotto lo zerbino.
Apri la porta, sei a casa.
La grazia ascolta le preghiere
che non abbiamo il coraggio
di pronunciare.
Non c’è regalo più bello
di accogliere mani
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Dicevano di me di te di loro
le tristi panzanate dell’eccesso
così come si addice all’avvenire
secchiato dalla voglia di arrivare
nel posto maledetto dell’affare
con la certezza vana di stupire
il ladro di anatemi a me di presso
mossiere
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Lo ascolto sempre
il dolce suono del silenzio
che lascia un ampio spazio
ai miei pensieri.
Così mi abbandono
e seguo ciò che il cuore
sa disegnare sulla pagina
senza confine
del mio immaginario,
magari confuso ma vivo.
Si espande
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 | Nel mio vagabondare
tra pensieri e desideri
ho visto il mondo cambiare.
Paesini nelle cavità
di verdeggianti valli
e monti alti fino al cielo.
Ed ecco laggiù in fondo
un ruscello scorrer lontano
fino a diventar profondo lago.
Poi
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Ad incantar la sera son soffuse luci,
malinconia a trasparir velo di seta.
Un susseguir di lettere e parole,
inciso a dichiarar amore.
Amor di poesia, brandelli di cuore,
lembi di carne e sangue a scorrer come fiume.
Un trittico di euforia, fuoco
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Sento la tua mancanza
dentro ogni respiro.
Sento parlare anche il silenzio
che indossa la tua voce calda.
Sì, sento il tuo sorriso che mi sfiora,
ma tu
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Caro lettor coglione che credentoti Croce
Nel giudicare i versi e la forma di scrittura
Loro vatti a riveder di Giosuè il Vate
Sommo de Il Bove e di Presso una certosa
La Stesura che del giudizio tuo di coglione
Sommo su come detto e scrivo non mi
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Inutile fare di tutto
onde prendersi un attimo di pace
arriverà sempre l’imprevisto
come folgore annienterà
quel poco rimasto in piedi
nulla si può per contrastare
troppo grande la sua invadenza
riuscirà in ogni modo a ledere
quanto con
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Attratto
da
sfuggenti contiguità
come
un segugio
all’inestricabile intreccio
di piste immateriali
mi abbandono.
Mille
domande senza risposta
trepidanti
attendono
sul lato rovescio delle cose.
Abbandonate
ai margini delle
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Passerai
come un raggio di luce
nel velo dell’ombra
e non avrò ricordo
delle danze nere
che mietono dolore
fra le foglie morte
del passato autunno.
Aprirai le ali
e mi avvolgerai nel buio
come un vento
che porta via ogni cosa
anche il
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Silenziosi sogni
cercano dispersi momenti
adesso che l’ultimo passo
ha il volto dei ricordi.
Anime ancora in me
in quale cielo vivete
in quale universo cercarvi
portami tu solitudine
dove non ci sono nuvole di parole
ma soli piccoli
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Nel giardino abbandonato si china il fiore
Al cocente sole secca la radice prossimo
A morire nel giardino di Venere dolorante
E’ un
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Ricordi zoppicano fanno fatica ad uscire
qualunque sia il movente
non puoi dare partita vinta
evento neanche da pensare
conoscendo quanto negli anni si è concretizzato
un vero accantonare di quisquilie
compiacenti di fare parte di un
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dipingo la porta di verde
lasciando il pennello che coli
e mescolando colori
sorseggio una birra
per oggi basta
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Sono morto
più volte
e più volte ancora.
Altrettante volte
sono rinato.
Mi chiedo
perché morire
per poi rinascere.
Forse la
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Le stelle
non hanno detto nulla
ma qui c’è soltanto
il silenzio
che dopo la morte
riempe i confini
di un mondo vuoto
reso inutile dal tempo.
La luna
si è girata dall’altra parte
quando ha sentito
il dolore nel petto
e nessuno avrebbe
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Su una panchina sta seduto solitario
Il vecchio e di una quercia si gode
L’ombra, una ghianda case la guarda
La raccoglie e poi sospira il ricordo
Ad altre stagioni corre. Altre querce
Ghiande altre diverse le panchine
La solitudine parola
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Gitana mia gitana
promessa del mio tenero peccato
specchiata dentro un cielo grigio ambrato
nei giorni di una vecchia primavera
vissuta nel dolore alla frontiera
tra un pavido assassino
e un timido calvario pellegrino.
Gitana mia
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Tanto ci sarebbe da dire
eppur la penna si ferma lì
su quel promontorio che svetta indomito
circondato da profumi per i quali combattere
affinché niente possa mai essere d’intralcio
ad eventi ormai chiusi nello scrigno
.
la cosa più
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A lume spento
cerco il coraggio di vivere.
Nel tuono
solitudini di respiri
vivono nuvole di pioggia.
Sulle tue labbra
il
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Avrai ancora una luna
per pregare
le ombre del cielo
e per sentire
il vento soffiare via
le ultime stelle
che piangono
il lamento dei sogni.
Avrai ancora poche albe
per vedere
il sole nascere
e poi morire al tramonto
mentre la pelle
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Il mio squarcio di sentiero
è tutto in salita
cela passi e incroci del tutto imprevisti,
è colorato da spiragli di luce
che confortano,
rallegrano il pensiero, talvolta
confonde il mio andare...
Frasi gentili, premurose
eseguono accordi a più
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Dolce la siesta,
la fontana è lì,
aspetta innamorati.
Si fa specchio,
si fa mano sul volto
e carezza sul tuo corpo.
Lascio il sole
che mi ha spinto,
e faccio correre
un rigagnolo d’acqua
sulla tua fronte
per asciugarti poi
di appassionati
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Credere di essere dalla parte della ragione
non sempre è conveniente
implica quel lasciarsi adagiare
che molto spesso potrebbe sembrare deleterio
tanto da non permettere più di cercare oltre
per evitare assuefazione
riuscire ad uscirne manna per
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E sogno di diventare nuvola,
bianca e vaporosa,
leggera come piuma
mi sollevo àttera.
Volo, nel cielo azzurro
solo piccoli cirri.
Incontro un ganimede
vestito di nuvole,
mi chiede di chiamarti.
So che mi hai sentito,
che mi raggiungerai.
Ora
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Ricordo
la luna dei morti
e tu non c’eri
fra le nuvole grigie
che il cielo temeva
più del silenzio
dei giorni rimasti
a piangere i sogni.
Ricordo
tu che sei morta
una mattina d’estate
nel mare profondo
dai colori segnati
di un lugubre
leggi

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scriverò per te
le parole d’amore
del cielo alle stelle
scriverò per te
il respiro del mare
quando incontra la terra
scriverò per te
dei petali di un fiore
baciati dal volo di una farfalla
sulle ali del vento
scriverò per te
della primavera
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Passano i giorni, i mesi e gli anni
passano lenti con il cuore in apnea
passano le ore più buie tra le mani
ma non va via questa maledetta tristezza.
Vorrei tanto urlare e svuotare l’anima
vorrei sputare le ultime lacrime
quelle lacrime figlie di
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 | Ti ho spiato di nascosto in una foto, quegli occhi senza curiosità,
quelle frecce ad indicarli come fossero i più belli
tra le labbra un sorriso quasi sconosciuto
ed una schiena a cui manca la carezza dei capelli
Che fine ha fatto quel pieno di
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| E di nuovo il sole
bussa all’arco di pietra
accompagnato dalle grida della folla
E di nuovo il letto stanotte
sarà terra fredda e silenziosa
E così domani e ancora e ancora
Siamo gladiatori e
l’arena vuole il sangue dei vinti
E stringendo
leggi

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| Mese di agosto nella calura estiva
L’afa che tormenta e il respiro toglie
Sola amica al pensionato una panchina
A render meno grevi i suoi già tanti
Anni e allo stanco corpo lì a sollievo
Dare accanto all’ombra di sei querce
Disposte a semicerchio
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| Lontano, come in una pioggia di neve
ti vedo sparire dalle lunghe ombre dei miei passi
aghi di pino che spesso ci hanno ferito
durante i passi percorsi.
Noi camminavamo
io sempre sola avanti
tu dietro di me, non ti vedevo con gli occhi
ma percepivo
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| Dinamiche si rincorrono ogni dì
ovunque cambiamenti
riescono a far pensare sino all’inverosimile
dicono che il mondo evolve
e su questo non ci sono dubbi
se non quando variazioni
incidono e non poco sulla vita
passaggi che non sempre
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| Qui tra silenzi e ombre
l’anima si perde
nell’indefinita angoscia del vivere.
La notte divora il riposo delle ore
tutto svanisce la luce e l’amore.
Ascolto i ricordi
i silenzi di voci perdute
nel passato di quel che rimane
tra i rifiuti
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Scorrono fili d’argento, di notte, stella splendente, luna sorgente,
già favolosa la rendi seriosa,
noir visto e rivisto, ammicchi, esisto;
La corte di stelle, ti attende, regina del cielo lucente,
piccole tremule luci, tutte in un cerchio danzanti,
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Austo è fatto sulo p’abbrucia‘!
Coce e t’afferra pe te spertusa’
stu mese ca fa ‘a notte c’a matina
se sente sempe allero e signurina.
Austo nasce e more mmiezo ‘o mare!
Se spoglia tutto quanto e se le pare
te pogna c’a freschezza ‘e na
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Ho dimenticato il sapore di un bacio
e di lingue intrecciate e libere
che dolcemente sfiorano il palato.
Ho dimenticato il brivido
quell’attimo che bagna la pelle
mentre una mano scivola...
scivola sulla fiamma che attende.
Ho dimenticato la
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Io sono Cristiano e sono Buddista
io sono Ebreo e sono Mussulmano
io sono Indù e sono Scintoista
io sono Sunnito e sono Sciito
io sono Ortodosso e sono Copto
io sono Protestante e sono Evangelico
io sono Pentecostale e sono Spirituale
io sono
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te lo leggo negli occhi
mentre mi avvicino
è così piccolo il cielo
eppure così grande
te lo leggo negli occhi
e le tue labbra confermano
coriandoli di vorrei fosse per sempre
come per magia
si spargono sulla tua pelle
te lo leggo negli
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Torna oggi a riveder quei luoghi antichi
a respirare il profumo della giovinezza
lungo le rive del naviglio che Leonardo
progettò a favore del poter di Ludovico
molto mutato ma ancor qualche risaia
verde ancor qualche campo dove
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Sinonimo
una parola che è tutto un programma
per chi di fantasia latita
capace di aprire un varco
quando situazioni si lasciano accarezzare
affinché niente possa essere d’intralcio
ad un andirivieni di cavilli che la vita propone
seppure in
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Parlami sottovoce
perché io abbia l’illusione
del silenzio
e quando verranno le tenebre
pregherai con me
le ultime ombre
se avremo poco tempo
nel buio per morire insieme.
Parlami distrattamente
io penso ancora
a qualche nuvola maledetta
che
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Bologna non ha avuto paura
della bomba che è scoppiata
nei polmoni della gente.
È scesa in Piazza Maggiore
con disperazione.
Quella valigia non era certamente
legata con lo spago.
Bologna non ha avuto paura
e ha pianto con rabbia
sotto i
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 | Giaceva sulla più alta mensolina,
forse solo per colore catalogato,
nascosto impolverato dimenticato,
la lettura ne hai
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336147 poesie trovate. In questa pagina dal n° 8371 al n° 8430.
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