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Nell’universo splendente
cantano in coro le stelle danzanti:
<< Ninna Nanna al Santo Bambino!
Ninna Nanna
al radioso Astro Divino.>>
<< Ninna Nanna al Divino splendore –
Cantano gli angeli in armonia, -
Dormi beato dolce Gesù
mio raggiante
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Nuie simmo ‘e testimone ‘e sta nuttata
addò ca ‘a storia è appena accuminciata
addò ca ‘o suonno dorme assaje priato
addò ca ‘a gente ‘ntona ‘o gloriapate.
Nuie simmo ‘e cumparielle ‘e chistu spanto
addò ca l’uocchio s’è scurdato ‘o chianto
addò
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In un remoto, sacro, freddo altrove,
tre monaci, in silenzio e contemplati,
tracciano sulla terra segni antichi,
mandala di sabbia colorata e grazia,
geometrie che danzano l’eterno.
Ogni granello è un atto di preghiera,
un simbolo che intreccia
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L’addio di una stella
stanche le membra di un giorno che si sveglia
gli occhi che giocano alla rinfusa
come una roulette bianco o nero
le parole soffici delle nuvole ai fiori
il fumo dalle case una nebbia finta e fitta che confonde
il volo di
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E non ascolti le parole
pronunciate nel buio
non provi dolore
quando il vento soffia
queste promesse
mai scritte sui vespri
e il filo dei giorni passati
a raccogliere ortiche,
nel bosco di sera
mentre le lucciole
muoiono
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Non sei tu forse il mese beato
alla Gran Festa consacrato?
Dicembre, nel tuo tenero seno
scende a tremare su gelido fieno
il Sacro Re dell’universo.
Nel tuo bianchissimo manto
di splendidi fiocchi brillanti
di luce e di dolcezza,
riposa
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lentamente si ritma la lacrima delle emozioni
si apre il valzer perfetto degli dei nel bacio del tuo cuore ardito
io ti guardo teneramente nei tuoi occhi di cervo spento
volteggiano i nostri corpi nel silenzio dolcissimo del tuono
occhi negli occhi
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Riempirsi il cuore
ammirando i presepi di una vita
è qualcosa di stupendo
riuscendo persino ad andare oltre
quando tecnologia
non aveva ancora messo piede tra le nostre mura
idee subentrano per allestire qualcosa
da avere a portata di
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 | Gesù nascerà nella grotte,
scaldato dal bue e l’asinello,
porterà la gioia nei cuori
ove nascono i veri amori.
Non sarà Natale per tutti,
chi avrà il buio nel cuore
sarà triste e incupito
come se l’avesse ferito
un mostro impazzito.
Sul suo
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Dimmi che non sarò solo
a sentire la notte
come fosse un rifugio
dove ogni cuore
può trovare speranza
e perdere un bacio in un cielo
troppo scuro
per sembrare un nemico
che colpisce e poi uccide.
Dimmi che potrò amare
e poi accarezzare
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Dimentica se puoi
tutti i dubbi e le parole
insinuati dall’amore
Comprendi se puoi
ansie e paure
alimentate dal
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Fanny |
23/12/2024 22:12| 69 |
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Allorché s’assurge in difesa,
dall’alto, ogni cosa è possibile.
Ma il libero arbitrio all’inquete alme,
ch’Egli ebbe ad addurre, concede,
iustitia propria,
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Sotto un cielo stellato
sei nato o Dio,
Tu immenso Spirito,
tu che volevi
avere un cuore,
un cuore da una donna,
che, nel cielo stellato
là non c’era e non c’è,
ma in un piccolo villaggio
che vive con lo sguardo
alle stelle lassù,
là, hai
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Nelle tue mani il freddo dell’inverno
il caldo del camino giorno e notte
la voglia di cantare un’altra vita
la tua sentenza a lato custodita.
Nelle tue mani l’agio di un teorema
il gioco esistenziale di un assunto
il solito concerto senza
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Stamani mi alzerò presto
e mi vestirò a festa per andare a messa,
anche Dio merita rispetto...
Rientrando a casa
inizierò a preparare la cucina,
le pentole sul fuoco e il frigo aperto
saranno la gioa delle pietanze
che con cura predisporrò sul
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C’è intensa ombra di nubi
ove par che luce derubi
è un cunicolo di cielo
l’alba di un nuovo disgelo
spazio di un chiaro sottile
per tutti noi fonte speciale
ritorno eta’ infantile
l’annuncio di lieto Natale
vibra nell’aria una festa
anche per
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Quando dico figlia
sono qui anche la notte
‒ la tua notte è un cristallo sottile
è una crisalide che non sboccerà
è
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Quando stanchezza ti azzanna niente si può fare
se non rimanere al suo servizio
talmente forte la rabbia
che fa desistere dalla consueta volontà
che di solito non tradisce
ancor più disappunto in simile frangente
tanto da voler scassinare quanto
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Nessuno ha mai saputo
perché hai smesso
di amarmi a primavera
mentre i fiori sbocciavano
e anche il sole sembrava
sognare una nuova estate
che desse amore e non
foglie morte di nostalgia.
Nessuno ha mai capito
se la mia colpa era amarti
di
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Oh stanchi i piedi
le mani tremanti
griggi sono gli occhi
e la mente balla,
il colle mi saluta
la valle mi accoglie
il vento mi è amico
mi aspettano le fontane,
l’anima è in pace
in una luce figlia
di un pensiero che vive
nelle notti fonde
di
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 | BRILLA UNA STELLA, POI SI SPEGNE
quando intorno ad un vecchio barbone
che stende la mano
c’è tanta gente
che cammina indifferente,
Quando manca una carezza
nel buio cielo d’un amore tradito
da false promesse ed un cuore appassito
è consumato
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 | Ai dipressi di un bosco
dal nome antico,
cosparso di muschio,
intriso di bruma,
è il mio paese,
che visse,
un tempo,
di colture e legnatico.
E in quel giorno dato
ch’è di nostro Signore,
ogni anno,
vi si fa insieme un viaggio
quasi
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| Sarà stato conseguenza della luce
oppure il momento
pareva viva quella fiamma
ancora ritorni su quell’attimo
senti che ti fa bene anche se ricordare
non sempre tutti mette d’accordo
effetto strano che tanto fa pensare
potrebbe sembrare
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| Lenta l’alba
scioglie la luce,
e fugge la notte
dalla mia strada,
lo spirito mio
quasi si abbaglia
in quei luminosi ruscelli
che silenziosi scendono
e mi donano leggera
una gioia che sa di infinito,
scelgo di fermarmi
appena oltre la
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Pulisco le mie ferite
lentamente
come si ascolta una melodia
e giro per i grumi
della casa respirando
un altro tempo
dove sono stato felice
e amato per un momento.
Rendo i pensieri al cielo
e ringrazio
per avere ricevuto stelle
quando le
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Case soleggiate,
finestre sorridenti,
occhi profondi aperti
riflettono il tuo sguardo.
Non c’è pace, non c’è guerra
nei tuoi occhi
e in un momento
sei musica nel vento.
La tua luce sfiora i ricordi,
li custodisco gelosamente
nello scrigno
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Inverno dal docile incanto,
anni passati ad altre sponde,
freddo pungente, ghiaccio brillante
ad abbellir fontane, rivoli d’acqua piovana,
affilate stalattiti a sporger dai tetti in
trasparenti grappoli, ed incantar lo sguardo.
Neve ad imbiancar
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Il mio vagare ha il cielo per traguardo
lungo è il cammino... passa per il cuore
ma parte dall’ingegno e il suo motore
se batte in testa giunge un po’ in ritardo.
Il mio vagare culla i suoi pensieri
rossastri come il sole del mattino
si invola col
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Quante cose in sospeso
tutto rimane lì alla polvere
aspettando momenti in cui
come un tempo
la voglia non si faceva attendere
tutte le scuse sono buone per rimandare
complicità pare essersi eclissata
seppure combattendo desiderio
un angolino
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Il nostro fiore è già appassito:
era sbocciato in primavera
quando il sole ancora esitava
e temeva le lunghe notti buie
perché sapeva di essere fragile
e cercava nel tramonto ogni seme
di una luce che poteva morire
o divenire speranza di
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Quando vieni a cercarmi
allora so cosa dire
ascolto il tuo due per tre
e so che ora sei per me
nell’’incerta espressione
consentì una ragione
anche nell’inverno spoglio
sussurri cosa è meglio
non sono poi così solo
mi abbracci nel tuo
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Si illuminano
i miei occhi
nella sera del suono,
della stella che si ferma,
in una stalla si sente
a Dio un canto,
torno povero io
e sono a casa mia
quella che vidi
e che credevo
mia per sempre,
ma chi mi prese per mano
in altre dimore mi
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 | L’inverno è arrivato tra refoli di vento che come carezze
di vecchi amanti, aspettano gioiosi il gioco del tempo.
I miei pensieri si lasciano andare tra soffi suadenti tra rami
languenti .
Trame dorate di foglie intrecciate, che come orditi in
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| Chissà quanti intoppi troveremmo
a riavvolgere il nastro della vita
potrebbe essere un vero cataclisma
dal quale districarsi al più presto
per non incorrere in atti
alquanto difficili da sopportare
un fuggire con forza
ancora di salvezza con la
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| Lungo il fiume
tagliato dal vento
la luce trema.
Aspetto, nascosta tra i pioppi,
mentre tu, un’ombra,
sciogli il nodo della distanza.
Cappotto nero,
bavero alzato,
il volto teso.
Non il solito tu,
un’inquietudine nella postura.
gli occhi che
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| Chi si cura del mio stonato fardello,
defunto e dannato tra le sabbie nel deserto,
che d’intelletto stretto in loco oscuro
mi pone di sofferenza con le spalle al muro?
Un viso amico, tra quelle dune buie da scalare
e il viluppo intricato del mio
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L’incanto della sera
nel rosso del tramonto
dolce atmosfera
sfida il freddo che è già pronto,
gelido e tenace
deciso a dar conflitto,
ma non spegne in cuor la brace
di un fuoco coeso e fitto
acceso nel camino.
E la notte cupa si
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Luna di pioggia
il tuo profumo mi ha ucciso,
luna di temporale
la tua luce mi ha fatto male
e sento un grande dolore
qui nel petto
dove batte la nostalgia
per tutte le cose che ho amato.
Cielo di pioggia
dove sono le preghiere
che ho rivolto
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Si riposa la luna
nella sua veste di madre
là sui miei campi arati,
aspetta la mia semina
e mi lascia dormire,
lungo è l’inverno
il cuore si fa freddo
e lei questo non vuole,
così mi chiama
una stella cometa
che mi dia la strada
dove posso
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Voce che strilla nel silenzio
il buio nasconde parole e paure
è tempo di lasciare andare ogni nota stonata
di raccontare fiabe diverse,
di ascoltare musica sacra
in un mondo dove tutto sfugge
e non si riesce a mantenere legati sentimenti.
Padrona
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Ritorna con costanza quel numero
che invece vorresti cancellare
per quanto ha saputo elargire
suscitando soltanto pena
che tramandandola ai posteri
niente di buono continuerebbe a seminare
impossibile tenergli banco
ovunque memoria si
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Mari e monti scavalca questa attesa
che, presente da oltre duemila anni,
è ognor messaggio di pace e d’amore;
ma pace e amore non sono nel mondo.
Voglio un Natale diverso dagli altri,
un Natale senza guerre e rancori,
un Natale che dia gioia e
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Eppure ti sento ancora
ascolto i passi
i respiri nel buio
e qualche volta
mi sembra che il cielo
sussurri preghiere
qui vicino al letto
dove il tuo dolore
era diventato un altare.
Eppure non mi sento solo
e ti parlo ogni
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E pe’ Natale tuorne ‘nchiett’a fede
ca cerca sulamente chi pruvvede
e a chesta vita ‘o poco ‘e verità
sapenno e nun sapenno addò starrà.
E c’ ‘o Natale fa schiuva’ ‘a speranza
ca pe’ na vota te cagnasse ausanza
mettenno dint’a sacca ‘o
leggi

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Dicembre
sei un mese triste,
la tua paura mi contaggia,
mi deprime e mi annienta,
sì, forse domani
una campana mi darà:
un ricordo di passione
che finirà debolmente
in un buio sentiero,
la luce che ti veste
lungo strade e vie
nelle tue
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È il cielo un parcheggio di nuvole
che il vento guida e sospinge
sembrano concerti di favole
una spremuta di pioggia le costringe
a dileguarsi tra monti e colline
mentre il cielo l’azzurro dipinge
muovi le palpebre dal ruo cellulare
non
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Va il ricordo a quel tempo di Natale
poche le luci poveri gli addobbi
solo il suono delle cornamuse
che non allegria inver per le vie
spandeva ma come di mestizia
annuncio che forte la povertà
regnava ma or che luci tante
variopinti addobbi babbi
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viaggiare insieme è come un tango come due strade che s incrociano
un po d’asfalto un po di fango verso l’aria della mia libertà
viaggio verso qualche cosa che è già dentro di noi
dentro tro gli sguardi e dentro le parole siamo sulla strada al freddo
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Nell’oltre andar vagando e navigando,
susseguon giorni amorfi e stanchi,
ed un pensier lascivo,
scivola, invola verso l’orizzonte.
L’oltre propaga avvenenza,
caparbia esuberanza,
in un angolo azzurro mare.
Oltre lo scorcio,
vita eleva in
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Quella fiamma che sembrava viva
ha attirato l’attenzione
procurando un senso di vicinanza
che ha fatto solo del bene
seppure il tempo volato via come fuscello
abbia riportato alla realtà
quell’istante dove prendere atto
di come siamo
leggi

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viaggiare insieme è come un tango come due strade che s incrociano
un po d’asfalto un po di fango verso l’aria della mia
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Entro senza far rumore
nel Tuo pensiero
o mio attento Dio
e mi sento di casa
simile ad un viandante
che ritorna alla sua meta
e mi riposo
e mi disseto
e mi alimento,
godo la Tua presenza,
fuori più guerre
che incontri di pace,
perché non ti
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Non sento più nulla
il freddo mi ha marchiato
col gelo dell’inverno
e il mio cuore stanco
è una scatola d’argento
che batte senza sentire
l’amore che rimane
nel vuoto del destino.
Non provo più niente
le nuvole del cielo
se ne sono andate
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Solo così potrai rimetterti in moto
non esistono altre vie da scegliere
per ritrovare quel minimo di volontà
onde portare avanti quei progetti
che ogni giorno si prospettano
panìco da non gettare
accarezzando calore
riesci ad immergerti con
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C’è un sorcio dietro l’aia della musa
che briga a far la tela notte e giorno
parando contumelie dentro il forno
con zampe peli e corna da medusa.
È un sorcio la cui mamma un po’ confusa
mettendo al mondo questo perdigiorno
si avvale del suo caso e
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Svolta
ancora una volta
lo spirito mio
è davanti alla cappella
del Cristo cadente,
non c’è un bastone
che lo sostenga,
né una pietra
con la ghiaia impastata,
a fare tappo,
tutto lì trema
mentre lo sguardo mio
vola là dove
infinite
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Stasera non chiederò il tuo amore
o fragile luna che abiti la notte
né pretenderò promesse inutili
che l’ombra non può mantenere
fra i sogni fragili di una carezza
e i baci dati a labbra socchiuse
con la paura di risvegliare i sensi
di una nuvola
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Muschio
eredità di ogni presepe,
con mio padre e i miei fratelli
con le giacche e coi cappelli,
a perlustrar sotto la siepe,
sulle pietre e nei canali,
negli spazi dove l’umido e la frescura
ne avevano gran cura.
Muschio sostanza del
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È alla sera, quando il buio
Prende il sopravvento
E l’aria si fa densa di paura,
È lì che ti ritrovo
In quell’angolo di me
Dove sovente ti nascondi
Quasi a mascherare il volto tuo
Con i contorni del tempo
Che implacabilmente va
Per i suoi
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oh dolcissimi nipoti vestiti di un affetto sacro di pioggia
io vi abbraccio stretto nelle rive del cuore orlate di lacrime
tu Sebastian vestito di un cuore aperto alla simpatia correlata alla tranquillità
tu Sofia vestita di un cuore che vive in
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335792 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1166 al n° 1225.
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