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Le 73389 poesie pubblicate dagli autori del Club Scrivere
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Te hoo fissaa dent ai öcc,
o Signur,
e l’anima mia
s’è staccada di quij
che no vedéven.
.
Me son strins al calor
de la tò Lüs,
e lì hoo trovaa el me vertader me stess.
.
Perché Te, o Signur,
te see el fià che me fà campà,
el coeur segret
che
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Non sai neanche di avere
un filo di nostalgia
sulle labbra del cielo
e un sospiro di carne
che mi fa chiedere di più
alla pelle rimasta
a guardare le ombre
che scivolano sul pavimento.
Non preghi neanche
le ultime tracce d’amore
che la
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Da un monte celato tra pieghe del tempo,
dove l’anima umana prendeva forma,
la tristezza scorreva in ruscelli d’argento,
la rabbia si accendeva in grotte vermiglie
che pulsavano come cuori impazienti.
La gioia germogliava in piante arcane,
da cui
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La calda estate addosso
le smanie seminate sopra il petto
con le sue bianche ondate...
La febbre e l’orma dei capricci al sole
nella cocente attesa in parte arresa
mentre la sabbia complice e barbina
si avvale dei suoi sogni e nuda giace
col corpo
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La vita una pallina che corre senza requie
sino a raggiungere il traguardo prefissato
da chi possiamo soltanto immaginare
gareggia in mezzo alla pista insieme alle sue coetanee
riuscendo persino ad evitare curve
prendendole alla larga con l’aiuto
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La mente che parte
che arriva che transita
crogiolo di pensieri
idee in disparte
senza costrizioni
c’è un verso libero
sul quale ragioni
che danza
non sempre paziente
l’inizio di un parto
a volte irruente
così si incamminano
come
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La maestra raccoglie i vegetali in un verso umido
I bambin al di là della pavida grammatica
Lei che insegna la bellezza del creato nel verso sfinito
Gli fa chiudere gli occhi e sognare la bellissima campagna
Insegna la bellezza della poesia come
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Dovrei silenziare
questo mio essere convulso
domande, riflessioni
il destino che incrocia l’impossibile
anzi l’impensabile
Anzi il mai abbandonato pensiero
speranza
illusione
Sogno .
Perché?
Solo tra le righe
del Centesimo bicchiere di
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Resto qui, sulla riva
a contare le onde
che fanno da richiamo
ai mille pensieri che ho
in questo mattino,
spesso ne perdo il conto
costringendomi
a ripartire da zero
neanche fosse nuova vita
dopo ogni addio...
Immobile guardo il mare
fin
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È forte il sapore della vita,
nello scivolar d’eventi.
S’ascolta, ora, il coraggio
e l’impalpabile da cui s’è fuggiti,
nel confrontare l’altrui a se stessi.
C’è bisogno di nuova linfa vitale,
ch’impone radicali, inversioni di
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Ogni mattina un’alba da spiegare,
tra occhi spalancati come mari,
sedeva accanto a chi cercava spazio,
ricamava pazienza in ogni abbraccio.
Portava in borsa alfabeti diversi,
righelli parlanti, mappe da toccare,
trasformava gli errori troppo
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"Non è matura ancora", disse un giorno
l’astuta e ingorda volpe, quando vide
che l’uva al pergolato a lei d’intorno
competer non potea con le sue sfide.
Ciò nondimeno fece un altro salto
e poi un altro ancora in tutta fretta,
ma d’improvviso
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Brucia l’anima mia
tra le vene del cielo,
come neve che trema
sotto il soffio del nero.
Non è luce, è condanna
non è pianto, è piacere
se la notte mi prende
tra i suoi morsi di sale.
Sfioro labbra che urlano
il silenzio del cuore
mentre
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sveglia l’aurora nel silenzio del fiore
l cuneo della montagna buca la crema
il freddo del mattino soffia sui confini del foglio
il sole riscalda la spiaggia ombrosa di sale
l’onda del mare tuona il cielo di stelle
sveglia il sonno addormentato di
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Su un’ampia pianura, in luce sospesa
tra notte e giorno, due schiere avanzavano.
Nel cielo immoto, le ombre si incrociavano,
come getti di fuoco e di sorpresa.
Da un lato il Fare, in vesti scintillanti,
con l’oro e l’ambizione tra le dita.
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Si dice, di quelli come me
che sappiamo leggere le ombre
pur vivendo tra luci artificiali .
Sembriamo immobili
ma siamo tempesta
Sembriamo silenti
pur vivendo in grido di emozioni.
Si dice, di quelli come me
che siamo deboli, vinti
da
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Nel grembo azzurro il mare s’addormenta,
tra sassi antichi e il vento che racconta,
là dove l’alba il cielo si rammenta
di baciare la terra che l’ascolta.
Tra i rovi d’oro e il canto dei silenzi,
fiorisce un mondo che non sa peccato,
un volo
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Cosa importa conoscere tutto della vita
se poi non può essere messo in pratica
cavilli fanno sempre la loro parte
seppure ci sia chi per essi si batte
perché non trovare un accordo
spiattellando ogni quisquilia
chissà forse assisteremo a
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Nel fare, il pensare,
a volte s’aliena.
Svanisce quel senso del Dono
e s’assurge a lusinghe interiori,
c’annullan il senso
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Se non puoi amarmi
fammi male
fammi provare il dolore
dei giorni cupi
e senza speranza
il buio che assale la pelle
con le ferite aperte
da una parola pronunciata
sui bordi del silenzio.
Se non sai accarezzarmi
regalami crudeltà
e qualche
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Ad accompagnar l’estate è chiaror del giorno,
festose grida di bambini,
vocio a fermentar strade e viali fioriti.
Estate all’aria aperta, clorofilla e iodio.
Ricordi ad alternar voci e amicizie,
risa e gestualità, umor cordiale, diadema al
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Nel mio spirito
abita lo splendore del sole,
perché il Signore
i bigi nembi dirada,
rendendo radiosi
il mio cielo
e la mia strada.
E se bizzarra
e funesta la notte
scioglie le briglie
ai tempestosi cavalli,
spingendoli in corsa folle
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frammento di verità sogna il terremoto di parole
nel silenzio strisciante sveglia l’aurora del mattino
il brivido del veleno morde la pelle sottile
o parole ubriache di fantasia gettata di lacrima
verso nudo di clausura
madre coraggiosa di memoria
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Ti verrò a cercare, ovunque Tu sia,
giammai a lesinar salvezza.
M’accoderò a coloro i quali, in Te,
cercheranno risposte,
per quanti il male auspicano.
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E tu... ballavi nuda
ed il sole sorgeva sul mare.
I tuoi piedi sulla sabbia
disegnavano i percorsi della vita
Il vento sottile avvolgeva il tuo corpo
ed il cielo gridava.
Ballavi in silenzio
ed io immobile, come un ladro
Respiravo l’infinito
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Resta con me
come il profumo del mare nel vento d’autunno,
quando l’estate è fuggita ma ancora
le onde parlano di noi.
Resta nei miei sogni,
dove cammini scalzo tra stelle spezzate,
e la notte ti avvolge come un mantello
cucito coi frammenti del
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Parole senza nome e senza faccia
parole sconosciute e strampalate
dal vento del silenzio trasportate
che con il giusto appiglio vanno a caccia.
Parole con il nulla senza traccia
parole più di tutte progettate
a tono oppure mute o inascoltate
dal
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Cosa importa se tutto fila liscio
se dentro il cuore vive un arruffamento tale
da voler cancellare quanto sino ad oggi raggiunto
tormento in quel prendere coscienza
di cosa potersi aspettare
non bastano verbi per far comprendere
il vero senso di
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Ho sognato una landa silenziosa
dove giaceva un pozzo senza età.
Nessuno ricordava chi l’avesse
scavato, né da dove fosse nato,
ma si narrava fosse tanto fondo
quanto l’azzurro alto del suo cielo.
I viandanti, presi da stupore,
sostavano e
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Iil frammento della verità sogna i ricordi selvaggi del terremoto
Gli aquilani forzano lo spirito dii resilienza per fare
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_ oh Gosto, ma che tu lo sienti
che cardo gliè?
maremma gnuda ‘n si sa ndò stà!_
" certo anco te, tu siei proprio pesante
’ n ti va be’ nulla! l’è cardo è vero
dártra parte gliè i’ su tempo! "
_ oh mammina Gosto
’n ti si po’ dì nulla!
e
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73389 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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