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In rima mi butto
e alla piuma infliggo
i lamenti miei d’amore,
trafitto dal piumato putto
Oltremodo m’affliggo,
rimesso nel cuore,
che parmi già morto
senza mi fossi accorto
E’l bel verso un poco aita,
anco se mano trema
e avanti mi
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m avvicino all’impalpabile parola del sacro
il mio nome brilla nel silenzio di una scia di stelle
il sogno sta diventando ebro di rabbia
ho firmato una rosa di sale generoso verso di un topazio
il mio nome diventa un implacabile poeta che sale nella
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Melodrammatiche situazioni
sorvolano con fare deciso
coloro che inaspettatamente
vorrebbero porre fine ad interventi
che niente hanno di buono
imponendosi con rigore onde non risultare inutili
nella gestione che si fa ogni volta più
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Quel docil rimembrar e soffici pensier
ad ovattar mente, pensier latente ed inafferrabile,
pensier di ieri diamantati a brillar d’amor ad affinar futuro.
Pensammo illudendo illusioni,
armoniosi passi ed abbracciar vita e libertà ambita.
Riflessioni
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Nel mio dolore tacqui
senza respiro,
senza pianto.
Inerte e muta restai.
Solo un sussulto
di singhiozzo
che in gola mi
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Ogni casa sospira al primo chiarore,
tra legni stanchi e mura consumate
custodisce nei silenzi il suo calore,
memorie vive, mai dimenticate.
I vicoli tremano di passi leggeri,
finestre aperte sognano lontano,
l’aria si veste di profumi
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Non ti curare
del colore dell’innocenza
ma cancellalo
disegnalo su altri cieli
e poi muovi per gioco
i fili del dolore
resta dove non potevi
marcare i confini
di una stella che muore.
Non ti giudicare
per aver violato un sogno
l’alba
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Freddo suono
in gelidi rintocchi
brezze marine
che appannano specchi
Nebbia umida
a tratti velata
così densa d’improvviso
Pioggia che cade
su pianori di sfida
prima diluvio
e poi piovasco
a tener le fila
d’un cielo di crine
Freddo nel
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Quando si dice vivere soddisfatti
è qualcosa di “tremendo”
che ti fa sentire al settimo cielo
seppure le scale non ti si addicono
volontà non si nasconde
vuole uscire a tutti costi
pigrizia non è nel DNA
darsi una mossa è più che
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‘A museca nascette ‘mbraccio a Dio
c’ ‘o masto quanno ‘a Terra te criaie
e ‘a tanno nun te lassa stu vulio
e quanno ‘a chiamme vene e sfronna ‘e guaie.
‘A museca... cumpagna sapurita
‘a truove sempe pronta a da’ recrio...
te pogne ma te sana ogne
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Ci son momenti in cui
mi sovvengon persone
in voce ed eloqui
son volti abbinati
a frasi e parole
orizzonti perduti
al tramonto del sole
ricordi riposano
al profumo di viole
quadri rivisitati
nel cammino del giorno
dipinti colorati
che
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Se il fuoco dall’amore non rimane acceso,
quel freddo, per il cuore, diventa un peso.
Si lascia corteggiare da affabili promesse
e ascolta le utopie, da te espresse.
Di certo, non posso evitare futuri patimenti,
se il cuor tuo, non vuol ritrovare
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Settembre posa ombre leggere sui tetti,
l’aria si fa più chiara, più sottile,
le giornate si stringono tra le mani
come fogli che scivolano via.
Il mare dimentica le voci d’agosto,
sulla riva restano conchiglie e silenzi,
mentre le strade si
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Bianca Luna lucente
dal sole incoronata,
resa simile a stella d’argento,
luna da frotte di nubi obliata,
ostacolando nel buio della notte
il cammino del mondo.
Luna che a tratti si riaccende,
nelle acque si rispecchia e riappare
ancor più
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sento la soffice dolcezza salire implacabile sul dorso dell’ansia
o silenzio impalpabile che innaffi i fiori azzurri di montagna
guardo gli astri tremanti che piangono scie di stelle
il mio fiore di tormenta si scioglie nell’abbraccio gentile della
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Saprò scegliere la strada
e t’inviterò all’intentno.
Tu sarai lì, perché onnipresente,
ascolterai l’auspici e perché onnipotente,
ad essi
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Tutto di te mi rapisce,
regina segreta dell’anima,
sei approdo e mappa del viaggio,
sei la mia rotta nell’infinito.
Pensando a te...
alle tue sillabe incandescenti,
mi sollevi oltre la carne,
mi trasporti come marea d’eterno.
Sul foglio
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 | Vorrei asciugare con le mie mani
le tue lacrime, affinché la tua anima
trovi sollievo e pace.
Ti supplico, non fuggire via dall’amore
che nel mio cuore arde per te,
ardente e sincero.
Dal mio cuore attingo il rosso
intenso del fuoco,
colore di
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| A notte fonda il sole si spense,
con lui fuggisti nelle ombre scure.
Nubi di stelle lucenti, dov’è lei?
Tace il firmamento, piange con me.
Spazi nell’infinito cielo buio,
hai freddo, cerchi Dio che promise
di star con te a lenir le tue pene?
Sei
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| E’ notte, cerco i tuoi occhi neri,
il buio raccoglie i miei pensieri
forse lì fuori nuvole fosche
coprono lo scintillio vivace
che regala gioia e poi la pace.
Un sonno incerto mi spinge a te,
ora ammassi di fiocchi dorati
solcano il cielo, e
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| Addio alla giovane Luna
addio all’innocenza
che faceva commuovere
e rapire le gocce
di rugiada al mattino
sui fiori bianchi in attesa
di un perdono taciuto
nel silenzio dell’aurora.
Addio alla pelle pallida
e al vento del gioco
quando ogni
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E poi succede al tempo e alle tue cose
di consacrarsi all’anima distrutta
dal sacrificio mitico apparente
desioso di pretendere l’istante
in questa libagione da contatto
col cuore che si danna e dà di matto.
E poi succede e capita sul serio
che
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Al volteggiar di girasole
il nuvolo tace
e’l Sol si raffina,
di nuvole dimentico
Fiori di sguardi d’assoli
al seguitar di luce
serpeggiano vellutati
fra ombre stantie
Fruscio trasmuta l’arbusti,
d’odoroso giallo scoppiettante
fruscianti fra
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Essere ogni volta presenti non sempre è conveniente
quando c’è chi parla a sproposito
chissà mai cosa potrà dire
l’unico rimedio è fare finta di niente
continuando a gestire il nostro lavoro
come se nulla ci toccasse
cercando di girarsi dalla
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Nella parte impenetrabile
ha dimora la solitudine
luogo dove ognuno
negli spazi del rigo
può creare il suono migliore
nel rispetto dei propri tempi
in accordo col ritmo dell’infinito.
Armonia che non si può spiegare
perché da
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non è l’aurora è solo il fumo del caffè
tu che hai fissato i tuoi occhi colmi di lacrime
il sole di rame guarda il tuo sguardo dimesso e malinconico
sento il silenzio rumoreggiare l’impalpabile fiore di un azzurro di stelle
guardo la domenica le
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Sotto il respiro immenso della sera
mi annodo a fili invisibili di vento,
un passo oltre il sogno mi conduce
verso la tua forma di luce segreta.
Ho rubato al silenzio i suoi germogli,
li ho posati su fogli tremanti,
le parole si sono disfatte in
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Sarà una luna d’argento
a sentire i miei dolori
e attenderò il respiro
per muovere i passi
verso un sentiero scuro
dove il buio taglia la pelle
come una lama gelida
che non perdona le albe.
Sarà una stella già spenta
a dominare i miei
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posso scrivere i versi più tristi stanotte
scrivere ad esempio che gli astri tremano in lontananza
il vento della notte gira e canta nel silenzio della luna
ti tenevo tra le mie braccia guardavo i suoi occhi fissi nell’immensità
lei non è più con me
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Non ci sono catene più grandi
dell’amore disperato.
E’ un attaccamento
che ti ammanetta
fino allo stremo delle forze terrene.
Manette che ti stringono fino alle ossa
e che ti schiacciano al muro
nella più euforica follia
della passione
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Settembre torna con passi leggeri,
il cielo si abbassa, la luce si spegne,
l’estate svanisce tra sogni sinceri,
resta una calma che piano ci avvolge.
Le spiagge serbano ricordi lontani,
il mare li stende con onde tranquille
e mentre la vita
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Ed altre tetre nubi all’orizzonte
ho veduto stamane al mio risveglio,
che diventar potran lingue di fuoco
nel cielo che sereno pria appariva.
C’è un vento di tempesta inaspettato
che anticipa il rigore dell’inverno,
ma attendo pur con ansia e
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Quarant’anni bedda me oggi facisti,
pensu ancora ora a quannu nascisti,
ittasti na vuci forti forti,
nta lu spitali trimaru tutti li porti,
avii la facci rosa, bedda culurata
e subitu ti vosi dari na vasata.
Ora si granni, u ngigneri
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 | Ho cercato di catturare l’istante
nell’impegno oneroso della vita,
stringendo con cura ogni tuo passo,
nel tentativo di fermare l’onda delle stagioni,
di custodire il fremito di un sogno svelato.
Ma tu, con delicata maestra,
hai manipolato le rose
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 | Luce sospesa,
gli alberi chiedono al cielo
un respiro antico.
Fiume silente,
custode di segreti,
accoglie
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| Ti svesti all’improvviso del tuo silenzio
Tra il vento che scosta le vesti
tu riappari
ed è ancora lì la cicatrice a ricordar quel che è stato
perché quel segno che immutato rimane nel tempo
lo porterò ancorato sulla mia pelle
È un segno del
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Ti piace sognare
che il mio silenzio
ti colpisca all’improvviso
e tremare di gelo
mentre il buio scorre
sulla tua pelle di seta
segnata dal tempo
di una favola
rubata alle ombre.
Ti piace guardare il dolore
e sentirlo crescere
come fosse
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Occhi negli occhi, alta tensione delle anime,
vibrano un’orchestra di cariche corsive
che d’insidia e d’oltre ogni porta
scrivono una scintilla d’amor di nuove corde.
L’elettricità di colpo si muove,
d’un diverso calibro di strali e fulmini,
e
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Amor ancor non m’accarezza
e funesto resta il cor
in talsì amarezza,
che infino spento è ardore
E non vieppiù ebbrezza,
tal s’è in seno scorati
che tace allegrezza
e par d’essere scordati
Allor in devota prece
stanchi, ci si pone
a chieder
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Questo interstizio di tempo
rievoca il mio mutare...
Quanto è prezioso
l’essere
da cui farsi illuminare...
Un’anima
che porta alla comprensione
così da accettare ciò che
è difficile rivelare.
Trasportando il sentire
sul binario parallelo
si
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tu visionario pazzo meraviglioso Giuseppe Aletti vai dove gli altri non arrivano
hai miracolato una nuova geografia poetica con nuovi paesi che per noi sono casa
i dolcissimi abitanti dei paesi accompagnano con grazia i poeti senza patria
sento il
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Trillava il lucherino sopra il ramo
e al suo richiamo
la puzzola saltava sul giaggiolo
col topo preso a nolo
e mamma volpe lieta di stupire
distesa sotto il tralcio da spartire
tentava con il lupo
di calcolare il salto del dirupo
per scodellare
leggi

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Sotto un cielo che si scioglie in canto,
intreccio fili d’aria nel mio incanto,
mi perdo in sogno, lieve e silenzioso
a cercar te, miraggio luminoso.
Ho rubato ai venti pensieri leggeri,
dipinto i fogli di rami sinceri,
le frasi taciute, sospese
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Sempre che non sia
troppo tardi per regnare
sulle tue preghiere
e sui desideri repressi
da anni sulla pelle
segnata con le rovine
di una vita spesa
a sussurrare ombre
temute anche dalla notte.
Sempre che non sia
troppo presto per
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ho visto la gioia crescere lentamente fino al mio petto
sento la porta del frumento cullare il silenzio strisciante del respiro
voglio piangere ridere vivere in mezzo al mondo ombreggiato di noia
non mi lascerai alle rive del cuore dove ho le radici si
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Scrivendo di acqua e di vino
nelle parole cosparse di pioggia
son passate le luci
di quel treno mai fermato.
Si arrotola il tempo
nelle parole che rimangono
in queste pagine mai scritte
nel silenzio che non tace .
Il tutto si svuota
nel
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Intonava strani canti
il vibrare roseo dei petali al vento,
il frinire delle foglie secche
come cicale sparse sui rami ondeggianti.
Funesta sembrava quella atmosfera
di strana attesa,
come se il mondo fosse sullo zero
e il dondolio di un’altalena,
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Cuore d’ortica
taroccato gioiello
con luride mani
condanni tuo fratello...
Simuli virtù
offrendo in dono
riciclato orpello ...
Giramondo in vetrina
appari con ciuffo azzurro o rosa
e sorriso da vecchia babbuina.
Con convinzione
scarabocchi
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Atmosfere nitide
di velati ricordi
arrivano improvvisi e melanconici,
in nuvole oscure
fascinose di
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Rosso come l’alba che rompe il silenzio,
fuoco che accende l’anima al vento,
è grido di vita, ferita che canta,
memoria che brucia, passione che incanta.
Rossa è la rosa che trema sul cuore,
sangue che pulsa nel tempo d’amore,
è vino che danza nel
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Colorazioni intermittenti
attirano occhi volatizzandosi
onde poi tornare all’ovile
rischiando di far perdere le proprie tracce
che unilateralmente s’incontrano dandosi la mano
giochi di luce fosforescenti si rincorrono
maratona tutt’altro che
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Mentre tempo fugge via
vostra unione si rafforza
e’l cammino non si svia,
compagno di tal forza
Che gran meta è qui giunta
di color di tempi buoni
quivi insieme a voi congiunta,
che perciò ciò vi sproni
Or è tempo della festa,
che quaranta
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Hai ormai compiuto cent’anni
ma la tua coperta d’amore
riscalda sempre i miei sogni
nuvole nere al tramonto
la’ dietro c’è il tuo sorriso
brilla senza alcun confronto
dal cielo dove sei salita
ascolto ancora parole
preziosi consigli di
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Non erano che parole
e qualche gesto
distratto dalle sere
che passavano lente
come un vento freddo
da dimenticare
sulla pelle lasciata sola
ogni volta che tremavo
per uno sguardo di Lete.
Non erano che gesti
e qualche parole
leggi

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in silenzio sogno la folla sorridente del Salone
sto crescendo nelle parole interiori di padronanza
voglio far nascere il mio primo figlio di carta
sento la riva del cuore fissare la radice del poeta
guardo con le labbra tremanti l’attenzione e la
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 | Se fossi il passato, congelerei il tempo
per custodire ogni sorriso e ogni sentimento,
ma nel presente trovo il senso più profondo,
vivere il momento, il battito più fecondo.
In ogni istante, il tuo volto è il mio rifugio,
il dolce sussurro di un
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 | L’aria fresca della mattina passa lieve,
accarezza i pensieri e li riga di luce.
Ogni respiro è una finestra aperta
dove il silenzio trova pace tra i ricordi.
Culla il vento dietro ogni refolo,
sibila voce, poesia che nasce e si posa.
La luce si
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Nell’alba d’un giorno si sveglia la tua vita
e da quell’istante giochi la tua partita.
All’inizio non ti rendi conto del suo scenario
e brindi all’anno e ai giorni del calendario.
Poi ti volti indietro e vedi gli anni volar via
con amicizie e
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Si diceva che eran pazzi
con quel sorriso
che sapeva di sole
di libertà, di vento.
E correvano verso l’alba
perché di tramonti
vestivano le mani.
Si diceva che erano eroi
dal profumo che lasciava
un loro abbraccio
e lo sguardo
occhi
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336374 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 60.
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