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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’148Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato |
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Giorni su giorni
a riempire le sacche del tempo
che stagione su stagione
ripercorre le stesse vie.
Giorni che fuggono senza direzione,
giorni che pesano come ogni attesa,
giorni leggeri come sogni.
Giorni su giorni
fatti di lunghe brevità,
di
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 | S’ accendono speranze e desideri
di un nuovo inizio fatto di luce e colori.
È tempo di profezie, astri, pronostici
è questione di fede, di scienza
di comportamenti etici.
E’ tempo di riflessioni che non scacciano il dolore,
che non abbattono le
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| Dalla finestra guardo sul giardino
lì un tiglio rami senza foglie scheletrite
braccia come imploranti al cielo
sa che lo guardo e nasce il suo bisogno
di parlarmi oh te beato dice che al caldo
non soffri i rigori dell’inverno questa
mia nudità
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| Eventi dimostrano
quanto la vita possa essere accettabile
risolvendo ogni problematica
che insistentemente si realizza
quando l’incertezza ha il sopravvento
cercare di ovviare a ciò
non significa essere all’opposto
bensì appellarsi a
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 | Metti un ceppo sulle braci!
Che il fuoco avvampi!
Che il calore rotoli
sulla schiena e scrolli
via i pragmatici giudizi.
Asciughi i panni
del bambinello
e il volto illumini
della donna curva
che porge alle fiamme
le beate fasciature.
E’
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| Che fine avete fatto amate renne?
E dov’è la magica slitta?
Nostalgia, ti prego va’ via.
Il vocio riscalda la stanza,
nuovo eppure famigliare.
Seduti a tavola volti gioiosi
e impazienti.
Anche senza stella, mi dissi,
si può essere felici.
E al
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 | Pelle diafana di stelle avvolta
nel risveglio incantato
dei sogni lunghi della notte
innamorata del silenzio.
Fiumi di inchiostro per parlare
dell’amore che tutto incanta
in parole di velluto
o in dolori che accartocciano l’anima.
Pelle diafana
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| Nitidi obiettivi ravvivano
il camino della vita, memori
che parte d’io è negli altri.
Puoi camminare, correre nella
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Ripercorro il sentiero dei ricordi,
dipingo l’incanto delle stagioni,
ho tra le mani i frutti di quei semi
sotterrati e coltivati con amore.
Paga dell’oggi, sono riconoscente
per quello che la vita mi ha donato.
Non cambierei me stessa
se non col
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La terra ci aspetterà
con il suo abbraccio
freddo come il cuore
fermo da anni
ad ascoltare il vento
che soffia vane melodie
venute dal mare
e da altri cieli scuri.
Tutto sarà più lieve
anche il silenzio
delle lunghe notti
lontane ma
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 | In quieto uman deserto convenisti
a questa panca in sella per rilasso,
movenze in stallo e latitan fracassi
ché intorno è muto al risonar di mosche.
Ma il posto è triste, desolato e lercio
peggior lo fa il silenzio e par di morte:
“Sarei rimasto
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 | Il mio nome è Jamila,
sono una bimba africana
la cicogna si è sbagliata
e nel deserto del Sahel sono nata.
Peso cinque chili, ho cinque anni,
la pancia gonfia per la fame,
attendo i miei ultimi giorni
e in una fossa, della sabbia sarò
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Tu dillo al cielo
oppure al tuo avvocato
che il seme della vita è in comodato
e che si usa solo a primavera
col tordo che ti canta la sua sera.
Tu dillo al vento
oppure al tuo dottore
che il sale non dà senso a un grande amore
e che sia sciapo
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Ci sono poesie solitarie
poesie ai margini, abbandonate
stropicciate, accartocciate
dimenticate, vive.
Ci sono poesie senza clamore
e sono conati di vomito
pugni nello stomaco
sangue negli occhi
bisce nella mente
dolci e amare
come la vita.
Ci
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Ecco questa è per voi la mia fiaba di Natale:
“Il gran maestro dove regnan le cicogne
ad una giovane alla mission sua
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Pensando e ripensando al bene che viviamo
fa molto effetto accorgersi di come il mondo
riesca soltanto a sfuggire ad eventi
che diventano ogni volta più insicuri
tanto da elargire un pianto senza lacrime
onde non impietosire chi nell’anima vorrebbe
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Apri la finestra
è caduta
qualche goccia
mentre cercavi
le perle di fiume
nascoste
dal buio infelice
di queste mattine
così vicine al cielo.
Spegni lo sguardo
tutto è così
lontano dai passi
che ci hanno visti
insieme all’amore
morto
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Soffici scendete danzanti
tra voli di angeli festosi,
candidi fiocchi brillanti
volteggiate tra canti gioiosi
e luci gioconde
nel cielo armonioso.
Lieta, la Santa Capanna attende,
annuncia e accoglie
il Sovrano Bambino.
Teneri fiocchi
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Volerò via
un altra volta da questo corpo
non ho bisogno
delle sue tristi emozioni
dimenticherò il dolore
lascerò posto al nulla
per ricominciare
ad aprire gli occhi.
Guarderò il mondo
con sguardi da bambino
troverò in ogni cosa
la prima
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Nel vento della storia
una musica suona
nell’attesa dell’uomo
Redentore dell’umana vita.
Il Figlio dell’Altissimo
ritorna a nascere
sotto sguardi di stelle
che illuminano
le strade dei popoli.
Non si ferma l’anima mia
che ha scoperto
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Maledetto Natale
in questi giorni rovisto nei ricordi
cercando nella mente i momenti più belli
e nei cassetti le foto in bianco e nero
con in primo piano un albero modesto
ma addobbato di luci e di colori
che illuminavano la gioia
di stare tutti
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Bentornato Natale
felice tu sia
per appuntamento
coi miracoli del sentire
riaffiorare i ricordi
di ore bambine
in attese trepidanti
di doni e leccornie
Gesù ne è l’icona
e la sintesi sublime
Non passa Natale
che non si
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Sensazione strana ripensando a quei fioretti di un tempo
quando il nostro amore era tutto per il Bambinello
occasioni non mancavano
onde far sentire la nostra vicinanza
.
babbucce golfini prendevano forma nella mente
in quel voler essere presenti
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una caduta
indifferenza tanta
è un barbone
quel
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Stringo a me un pezzo di cielo
mi arrampico sull’arcobaleno,
son sicura t’incontrerò.
Abbraccerai le mie lacrime,
le stelle illumineranno i nostri sguardi,
raccolti nella nostra felicità
rincorreremo le nuvole,
giocando a nascondino.
Una
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limpida piuma che vola e viola il cielo
come una nave il mare in tempesta
attraversa il tempo
faro che illumina
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E ti porto con me
finché avrò respiro
tra ombre che crescono
e giorni che nascono
su un filo di giada
abbandonato al tempo
nel nostro cammino
rubato alle stelle.
E ti tengo con me
fra tutte le lune
che riempiono la notte
e anche il
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 | Ascolto mio tempo
percepisco l’afflizione
su ogni anima un lampo
poche gioie nel Cuore.
Bambini sparsi al mondo
ingannati dalla disumanità
implorano lor nutrimento
auspicando serenità.
Donne sole nel limbo
private sacra libertà
riflettono
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| Lungo la via
del passato
in quell’angolo
di cielo
quella chiesa
dove l’amor nostro
scolpito nell’immagine
del Cristo.
Lode e gloria
giorno dopo
giorno ci accarezza
il cuore
51 anni
di fiori sbocciati
e mai appassiti
auguri amor
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Non mi aspetto niente,
solo promesse mormorate,
cadono a terra violate,
disprezzate.
Prendo il presente della giornata
anche male allestita,
intanto tace la tempesta,
il cuore langue a distanza.
Già sento la sua assenza.
In un sussurro
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 | Prima che nevichi
devo uscire,
a ghiacciarmi il naso,
a stordirmi di rumore
per le strade avvolte
come bruma
a un’umanità frettolosa.
Lo faccio controvoglia
col fiato trattenuto
fino al rientro.
A casa attende il camino
e tre gatti
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| una tomba nuda
di fiori assenza
man pietosa
lì
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Tornando al passato
ricerchi chi ti ha amato,
sorrisi, volti, voci
ma trovi solo incroci.
Il cielo è muto e stanco,
un sol colore, il bianco
si serra nel mattino,
è tutto più vicino.
Timorosa arriva
ricopre anche la riva,
col suo danzare
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Permettimi di entrare nei tuoi sogni
nei tuoi desideri, nei tuoi deliri,
permettimi di entrare nella tua anima
nelle tue
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Vigilia incatenata al passato
vorrebbe dare una svolta al momento
non riesce in alcun modo a guardarsi attorno
carpendo quei colori che luccicando
in maniera spropositata feriscono e non poco
per una mancanza insostituibile
tirando dritto cercando
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C’è un bimbo da cullare e far sognare
con quella dolce nenia che sai tu
e se la canti bene guarda in su
dove la notte nera è in tuta blu.
C’è un bimbo da servire ed accudire
e dato che sei padre attento a te
che ricco come lui qui non ce
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Ci fu tregua, se pur breve,
nella notte di Natale,
tra due eserciti nemici
d’una guerra senza eguale.
E cantaron tutti insieme
i due fronti contrapposti,
e felici fur quei cuori,
solo pria tra loro opposti.
Pure adesso è ancor Natale,
ma non
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Boccioli bianchi
scendono sul tuo viso,
scivolano lentamente,
sembrano carezze,
sprigionano sorrisi
che cercano baci.
Sei bella come mai
io ti ho vista.
Non voglio l’ombrello,
voglio solo il tuo essermi
vicina, stretta e caldissima,
in questo
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Non sei in forma ottimale
caro vassoio verde smeraldo
quello con cui la madre serviva il caffè
agli ospiti del pranzo di
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Cullami Madre
sarò sempre un bambino,
di baci sommergimi
e al tuo seno stringimi
perché sarò spina e legno,
giudicato e giudice
di un regno eterno.
Tra le tue braccia
troverò conforto,
dalla nascita al giorno della morte.
Quando dal legno
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 | Spunta l’astro al di là del monte
tiepido si mostra al mattino
nei suoi obliqui raggi,
si fa poi più caldo al
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Non ho
che un solo cielo
da coltivare
con le mie ombre
che producono fiori
da semi scuri
come il buio
celato dai sogni.
Non ho
che un solo cuore
da far battere
e le mie piogge
piangono alba
tutte le sere
finché un nuovo
giorno di
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Nella bolgia adirata
si scontrano logori rifiuti d’amore finito.
Scandisce parole un alibi metallico
avido nel barattare
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Quella vincita “milionaria”
che ogni volta ritorna sui propri passi
condividere vorresti con chi più non c’è
seppure per un solo caffè
memore di momenti conviviali
aiuta a sottolineare attimi non sempre facili
abbracciando anche se a
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Lei sapeva
che non ci saremo
mai lasciati
e ancora si chiede
perché il buio
non ci abbia tenuti
stretti alle ombre
e al cuore
che batteva tenebra.
Lei voleva
che qualche nuvola
scorresse
nelle nostre vene
con il sangue nero
della
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Animale è il mio desiderio,
non voglio sapone ma solo il tuo odore...
Agrodolce piacere mi riempie la bocca,
quando entri nel letto vestita solo dal tuo sudore.
Nutrito dalla tua carne trovo la ragione per entrare nell’inferno.
Il tuo intrigo è
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Sei tu Natale, ad annunciar la nascita di Gesù,
nascer a vita nuova ed amor da cullare,
famiglie ad unir le mani,
vincoli di cuori e cielo ad azzurrare.
Sei tu Natale a viver di ricordi gai al cuore,
volo di Angeli ad ammantar il cielo,
anime ad
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Sogno il vecchio Natale del paese
raccolti nella vigilia della sera
ad aspettare con le luci accese
in un’intimità sempre più vera.
Vorrei un Natale sereno,
riportare sulla retta via
chi erra, niente di meno,
senza più ferire, in pace e
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Ci sono
silenzi di un giorno
senza domani.
Almeno l’illusione mi riporti da te
nel sogno che ritorna a vivere.
Nei tramonti
di malinconie e solitudini
l’anima giace nel buio del cielo.
Ingenua e timida
si nasconde di presenza
nel
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So che è solo una illusione ma così vorrei
far portare dal Ticino qualche mio desiderio
al mare affinché un pescatore nella
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Ma guarda un po’ chi si rivede
quell’amico di famiglia
che ogni volta non si perita
a lasciare traccia del suo passaggio
oserei dire che diventa anche invadente
ma l’amore per il quale vive
cancella ogni piccolezza si presenti
sia piccola o
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La facile preda nella foresta antropica
si aggira tra oscuri scranni alla ricerca
di cavalieri erranti persi nei gironi del male.
Tu che di verità perdute accendi
un cuore in cerca d’amore, e illudi.
Giro e rigiro la clessidra per fermare il
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Soffia un vento gelido,
cade nel silenzio della notte,
all’alba la bruma, come velo da sposa,
tutto inghiotte.
La terra è coperta di foglie,
l’aria frusciante, vestita di bianco,
le accoglie.
Un mantello soffice ha vestito il monte,
si sente il
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Questa strada
è solo una tomba vuota
e le luci di Natale
sembrano lumi
posati a ricordo
di qualcosa
che ormai non c’è più
da molto tempo.
Questo silenzio
è un vento malato
che soffia via
la vita ed i sogni
fra un giorno
e le notti di
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E chesta festa è doce comme ‘o mele
te piglia t’accarezza e te confonne
e tu ce sì nu sciuscio miez’e fronne
scanaglie chesta storia ‘e cannamele.
E chesta notte è santa overamente
c’a vocca ca se regne ‘e pucundria
c’a lengua ca nun dice na
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Spirale de mots,
ouverts aux lendemains;
prisme de l’espérance,
happé par le doute;
ici règne la confusion
et le chaos des funambules.
Le fil d’Ariane s’emmêlerait- il,
À l’entrée de ce labyrinthe?
Noceurs et farceurs,
Gardez vos fausses
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Verrà Hipnos,
figlio dell’Erebo e della Notte
a dare riposo
ai miei occhi d’ombra.
Ora che le Sirene del dubbio
intera hanno corroso
financo la dura pietra
dove la Sibilla spargeva
i messaggi del Dio,
grandi ali nere si sono aperte
nel cavo
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In punta di piedi per non farmi sentire entro
in un sogno in umide ali schiuse
Come farfalla vorrei volare per ritrovarti in un
andar foresto In cerca del sole che un tempo
riscaldava il mio cuore, ritrovare un colore antico
flebile,
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Sto pensando a te
I miei occhi sul tuo viso
Mentre guardi lo schermo
Mi vedi e fai finta di nulla
Il cuore impazza
Vorrei posare le mie labbra sulle tue
Ma non posso
Il momento non è fatto per noi.
Poi mi stringi la mano
È come
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Nella magia d’un involucro di tempo
quando scandisce
sensitive sintonie
dipingo sogni stravaganti
per sfumare
un
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336318 poesie trovate. In questa pagina dal n° 7361 al n° 7420.
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